Danilo Toninelli (MIT): 'Cercheremo la massima collaborazione con Anac'
08/06/2018
"Semplificazione per far ripartire gli investimenti e liberare le energie del Paese. Trasparenza per garantire legalità ed efficacia alla lotta anti-corruzione. Il settore degli appalti pubblici può e deve coniugare sburocratizzazione e rigore etico".
Queste le parole del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), Danilo Toninelli, nel corso di un incontro con il Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), Raffele Cantone, in cui si è parlato del D.Lgs. n. 50/2016 (c.d. Codice dei contratti).
"Oggi ho incontrato Raffaele Cantone, presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione - ha affermato Toninelli - per uno scambio di vedute importante e costruttivo. Abbiamo parlato in particolar modo del nuovo Codice dei contratti e di quello che in esso va migliorato per far partire e ripartire tante opere pubbliche oggi bloccate. Il mio Ministero intende aprire un tavolo di confronto per le migliorie legislative che servono. Cercheremo la massima collaborazione con Anac, nella convinzione che bisogna voltare pagina rispetto ai troppi scandali del passato".
"La corruzione - conclude il Ministro delle Infrastrutture - fiorisce soprattutto laddove c’è eccessiva discrezionalità nelle decisioni, accompagnata da complessità e opacità nelle regole. Ecco perché una reale semplificazione, a favore soprattutto degli enti locali che devono investire per migliorare le loro infrastrutture e i servizi ai cittadini, può e deve coniugarsi con controlli più penetranti, in maniera da colpire non solo la pratica della mazzetta, ma anche e soprattutto quell’area grigia in cui prospera la collusione tra colletti bianchi, imprenditori compiacenti e criminalità organizzata”.
Ricordiamo che l'incontro tra Toninelli e Cantone, pianificato da giorni, arriva all'indomani delle dichiarazioni del Premier Giuseppe Conte che sull'ANAC aveva affermato “Cercheremo di valutare bene il ruolo dell'ANAC, che non va depotenziato, evidentemente, ma, sicuramente, in questo momento, non abbiamo dall'ANAC quei risultati che ci attendevamo, forse avevamo investito troppo. Possiamo valorizzare l'ANAC ma in una funzione e anche in una prospettiva diverse di prevenzione. Per esempio, per quanto riguarda il precontenzioso che attualmente è davanti all'ANAC, che giace davanti all'ANAC, possiamo rafforzare questa fase, in modo da avere una sorta di certificazione anticipata per i funzionari, per gli amministratori pubblici, onde poter procedere, poi, alle gare più speditamente”.
Parole che non avevano fatto piacere al Presidente Cantone che davanti agli studenti della Luiss durante un convegno dal titolo "Legalità e merito" aveva replicato rilevando che "Possiamo anche essere insoddisfatti ma abbiamo fatto grandi passi in avanti come paese, non mettendo la spazzatura sotto il tappeto, ma buttandola fuori di casa" e affermando "Io mi sento tranquillissimo, non mi sento sotto attacco, continuo a fare il mio lavoro che finirà nel 2020".
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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