Decreto #CuraItalia: la manovra da 25 miliardi a beneficio del sistema economico italiano

di Redazione tecnica - 16/03/2020

"Il Governo è vicino alle tante imprese, ai commercianti ai liberi professionisti, alle famiglie, ai nonni e alle mamme, ai papa, ai giovani, che stanno facendo tutti grandi sacrifici per il bene comune, per il bene più alto che è quello della salute: la salute dei cittadini, la salute pubblica. Nessuno deve sentirsi abbandonato. È stato questo il nostro obiettivo fin dall’inizio e oggi questa approvazione del dl lo dimostra".

Con queste parole il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha anticipato i contenuti del Decreto #CuraItalia che sblocca 25 miliardi a beneficio del sistema economico italiano. "Con questo decreto, forte e deciso nei numeri delle misure - afferma il Premier Conte - noi non esauriamo il nostro compito per quanto riguarda gli interventi in campo economico. Siamo consapevoli che questo decreto non basterà ma voglio dire ai lavoratori, alle imprese e alle famiglie che oggi il governo risponde presente e risponderà presente anche domani".

Alla fine del suo intervento e prima di passare la parola ai Ministri dell'Economia, Roberto Gualtieri, e del Lavoro, Nunzia Catalfo, il Presidente ha ringraziato tutti i cittadini per il loro sacrificio: "Concludo dicendo che sono davvero orgoglioso perché sono partecipe di questa grandiosa comunità che addirittura ho l'onore di guidare in questo frangente così complesso, così delicato per la nostra storia. Tanti italiani sono direttamente in trincea negli ospedali, nelle fabbriche, nelle farmacie, dietro le casse di un supermercato. Tanti rimangono a casa ma non rimangono inerti. Li sostengono da un balcone, da una finestra, cantano con loro, cantano l'inno nazionale. Possiamo essere davvero orgogliosi di essere italiani. Insieme ce la faremo".

I 5 assi del Decreto #CuraItalia

Il decreto ha l'obiettivo di dare una prima risposta alla crisi coronavirus dal punto di vista economico, utilizzando il limite di indebitamento netto autorizzato dal Parlamento e che si articola in 5 assi:

  • il primo è quello di finanziamento aggiuntivo di 3,5 miliardi di euro per il sistema sanitario nazionale, della protezione civile e degli altri soggetti pubblici impegnati nell'emergenza;
  • il secondo da 10 miliardi di euro è riservato per il sostegno all'occupazione, mediante l'estensione degli ammortizzatori sociali a tutte le tipologie di lavoro dipendente, un assegno di 600 euro per il mese di marzo per i lavoratori autonomi, estensione del congedo parentale, un voucher baby sitter, un sostegno aggiuntivo al reddito per quei lavoratori che lavoreranno;
  • un terzo riguarda l'accesso al credito che può mobilitare circa 340 miliardi di finanziamenti all'economia reale con la sospensione delle rate di prestiti e mutui per i lavoratori autonomi o per chi perderà il lavoro;
  • un quarto riguarda la sospensione o la proroga degli obblighi di versamento per tributi e contributi;
  • un quinto che contiene norme che danno sostegno aggiuntivo ad una serie di settore economici.

Viene anche anticipata la pubblicazione di un prossimo decreto con nuove misure straordinarie per fronteggiare la necessaria crisi economica che scaturirà dalle sospsensioni delle attività commerciali e professionali.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it



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