Decreto Rinnovabili: Il Capo dello Stato ha firmato il provvedimento
08/03/2011
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitamo ha
firmato ieri il decreto legislativo di attuazione della
direttiva 2009/28/CE del 23 aprile 2009 sulla promozione
dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili.
Ricordiamo che il Consiglio dei Ministri aveva approvato definitivamente il decreto giovedì scorso del il provvedimento, che sarà pubblicato nei prossimi giorni sulla Gazzetta ufficiale; le associazioni fotovoltaiche italiane (APER, Assosolare, Asso Energie Future e Gifi) che rappresentano la quasi totalità del settore fotovoltaico, avevano contestato, nei giorni passati la costituzionalità del decreto ed avevano lanciato un appello al Presidente della Repubblica al fine di evitare la firma di un decreto che, a loro parere, getta il settore delle rinnovabili nell'incertezza, aprendo la strada a una crisi che non si fermerà alle aziende del fotovoltaico e dell'eolico.
Ma venerdì scorso, prima della firma del Capo dello Stato, sul dibattito relativo all'approvazione del provvedimento sulle fonti rinnovabili, era intevento il Ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani che aveva dichiarato: "Con questo decreto abbiamo finalmente dato inizio ad una stabilizzazione del mercato dell'energia da fonti rinnovabili".
"Eravamo entrati in una bolla che sarebbe esplosa al raggiungimento della quota UE al 2020 di 8.000 mw da fotovoltaico, quota che siamo in grado di raggiungere invece in pochi mesi. Proprio per questo siamo dovuti intervenire tempestivamente per garantire continuità e stabilità per un mercato di lungo periodo. Nessun blocco degli investimenti: chi ha già investito è in grado di rispettare la scadenza di entrata in esercizio al 31 maggio e rientrerà come previsto negli incentivi previsti dal 3° conto energia; chi ha intenzione di investire, avrà con il decreto ministeriale di prossima emanazione, un quadro preciso di quote, parametri e livelli di incentivazione per un piano industriale dall'orizzonte finalmente ampio e non più limitato ad uno o due anni."
"La rapida definizione dei nuovi incentivi è la mia priorità, e per questo voglio prima incontrare direttamente i principali protagonisti tra banche e imprese interessate al settore."
E sabato scorso, poi, il Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo aveva sottolineasto la necessità di avviare subito un tavolo sui nuovi incentivi per le energie rinnovabili, per garantire così stabilità e continuità degli investimenti dichiarando che choederà "al ministro Romani di avviare sin dalla prossima settimana il tavolo per la definizione dei nuovi incentivi per le energie rinnovabili, che scatteranno dal giugno prossimo".
Il Ministro Prestigiacomo, in una notam ha, anche, precisato l’importanza di "definire al più presto i termini della nuova disciplina per dare stabilità e continuità agli investimenti nel settore, e confermare il sostegno a un comparto che dà lavoro a decine di migliaia di addetti e in cui si sviluppano tecnologie importanti per il futuro energetico del nostro Paese".
© Riproduzione riservata
Ricordiamo che il Consiglio dei Ministri aveva approvato definitivamente il decreto giovedì scorso del il provvedimento, che sarà pubblicato nei prossimi giorni sulla Gazzetta ufficiale; le associazioni fotovoltaiche italiane (APER, Assosolare, Asso Energie Future e Gifi) che rappresentano la quasi totalità del settore fotovoltaico, avevano contestato, nei giorni passati la costituzionalità del decreto ed avevano lanciato un appello al Presidente della Repubblica al fine di evitare la firma di un decreto che, a loro parere, getta il settore delle rinnovabili nell'incertezza, aprendo la strada a una crisi che non si fermerà alle aziende del fotovoltaico e dell'eolico.
Ma venerdì scorso, prima della firma del Capo dello Stato, sul dibattito relativo all'approvazione del provvedimento sulle fonti rinnovabili, era intevento il Ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani che aveva dichiarato: "Con questo decreto abbiamo finalmente dato inizio ad una stabilizzazione del mercato dell'energia da fonti rinnovabili".
"Eravamo entrati in una bolla che sarebbe esplosa al raggiungimento della quota UE al 2020 di 8.000 mw da fotovoltaico, quota che siamo in grado di raggiungere invece in pochi mesi. Proprio per questo siamo dovuti intervenire tempestivamente per garantire continuità e stabilità per un mercato di lungo periodo. Nessun blocco degli investimenti: chi ha già investito è in grado di rispettare la scadenza di entrata in esercizio al 31 maggio e rientrerà come previsto negli incentivi previsti dal 3° conto energia; chi ha intenzione di investire, avrà con il decreto ministeriale di prossima emanazione, un quadro preciso di quote, parametri e livelli di incentivazione per un piano industriale dall'orizzonte finalmente ampio e non più limitato ad uno o due anni."
"La rapida definizione dei nuovi incentivi è la mia priorità, e per questo voglio prima incontrare direttamente i principali protagonisti tra banche e imprese interessate al settore."
E sabato scorso, poi, il Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo aveva sottolineasto la necessità di avviare subito un tavolo sui nuovi incentivi per le energie rinnovabili, per garantire così stabilità e continuità degli investimenti dichiarando che choederà "al ministro Romani di avviare sin dalla prossima settimana il tavolo per la definizione dei nuovi incentivi per le energie rinnovabili, che scatteranno dal giugno prossimo".
Il Ministro Prestigiacomo, in una notam ha, anche, precisato l’importanza di "definire al più presto i termini della nuova disciplina per dare stabilità e continuità agli investimenti nel settore, e confermare il sostegno a un comparto che dà lavoro a decine di migliaia di addetti e in cui si sviluppano tecnologie importanti per il futuro energetico del nostro Paese".
A cura di Ilenia
Cicirello
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