Decreto-legge sul Mezzogiorno: approvata in via definitiva dal Senato la conversione in legge
24/02/2017
L'Assemblea di Palazzo Madama, nella seduta di mercoledì 22 febbraio, ha approvato in via definitiva con 122 voti favorevoli, 44 contrari e 50 astenuti il disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 29 dicembre 2016, n. 243, recante interventi urgenti per la coesione sociale e territoriale, con particolare riferimento a situazioni critiche in alcune aree del Mezzogiorno.
Nella definitiva conversione in legge è confermata, in particolare, la modifica della norma sull’applicazione della procedura negoziata senza bando di cui ai commi 1 e 6 dell'art. 63 del D.Lgs 50/2016, per l’affidamento degli appalti per gli interventi connessi al G/7. Nella nuova formulazione, viene previsto che la predetta procedura si applica sulla base di motivazione che dia conto, per i singoli interventi, delle ragioni di urgenza e della necessità di derogare all'ordinaria procedura di gara, per motivi strettamente correlati ai tempi di realizzazione degli stessi nei termini necessari a garantire l'operatività della strutture a supporto della medesima Presidenza italiana del G7.
Il testo del comma 1 dell’articolo 7 modificato dopo la definitiva approvazione del Senato è, adesso, il seguente:
“1. Per gli appalti pubblici di lavori, forniture e servizi da aggiudicare da parte del Capo della struttura di missione «Delegazione per la Presidenza Italiana del Gruppo dei Paesi più industrializzati» per il 2017, istituita con decreto del Presidente del Consiglio del 24 giugno 2016, confermata con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 dicembre 2016, e del Commissario straordinario del Governo per la realizzazione degli interventi infrastrutturali e di sicurezza connessi alla medesima Presidenza italiana, nominato ai sensi dell’articolo 11 della legge 23 agosto 1988, n. 400, si applica la procedura prevista dai commi 1 e 6 dell’articolo 63 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, sulla base di motivazione che dia conto, per i singoli interventi, delle ragioni di urgenza e della necessità di derogare all’ordinaria procedura di gara, per motivi strettamente correlati ai tempi di realizzazione degli stessi nei termini necessari a garantire l’operatività delle strutture a supporto della medesima presidenza italiana del G7.”
Ricordiamo, poi, che nel provevdimenti sono inserite importanti misure tra le quali:
- quella che consente di dare stabilità alla rete di ammortizzatori sociali che, a tutela dei lavoratori, sta accompagnando il processo di transizione e cessione del complesso aziendale Ilva;
- quella che destina 70 milioni di euro al rinnovo e al potenziamento della dotazione delle strutture sanitarie dell’area di Taranto in termini di apparecchiature e dispositivi medici di diagnostica e cura nel quadro di un progetto che sarà definito da Ministero della salute e Regione Puglia nell’ambito del Tavolo istituzionale permanente per Taranto;
- quella che prevede che l’Amministrazione straordinaria dell’Ilva debba sottoporre al Ministero dello sviluppo economico un piano di misure di carattere assistenziale e sociale per le famiglie disagiate dell’area di Taranto. Tale piano, che ha a disposizione 30 milioni di euro su 3 anni, verrà concordato con i Comuni del territorio e monitorato dal Mise;
- quella che introduce l’istituzione, da parte delle rispettive Autorità portuali, di una Agenzia di transhipment nel Porto di Taranto e nel Porto di Gioia Tauro al fine di fornire una rete di sicurezza ai lavoratori interessati ai processi di ricollocazione nell’ambito dei piani di rilancio delle attività terminalistiche in corso;
- quella che stabilisce la figura di un Commissario unico nazionale alla depurazione che acceleri, nel Mezzogiorno e nelle altre Regioni in ritardo rispetto agli standard europei, la realizzazione degli impianti necessari al trattamento ecologicamente avanzato delle acque reflue.
In allegato il provvedimento approvato le Schede di lettura del Servizio Studi di Camera e Senato ed il testo a fronte dell’articolo 7.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
© Riproduzione riservata