Demolizione e ricostruzione con aumento di volumetria: sisma bonus e asseverazione tardiva

di Redazione tecnica - 07/08/2020

La demolizione e ricostruzione con aumento di cubatura può beneficiare del sisma bonus? Cosa accade nel caso in cui l'asseverazione degli interventi non sia presentata contestualmente alla richiesta del titolo abilitativo?

Demolizione e ricostruzione con aumento di volumetria: la domanda all'Agenzia delle Entrate

Ha risposto a queste due domande l'Agenzia delle Entrate con la risposta n. 244 del 5 agosto 2020 con la quale ha fornito interessanti chiarimenti in merito ad un intervento di demolizione e ricostruzione con aumento di volumetria in zona sismica 1.

In particolare, il contribuente istante ha rappresentato stare per presentare la richiesta di rilascio dell'autorizzazione sismica, a cui contestualmente sarà allegata l'asseverazione del Direttore dei lavori prevista dall'art. 3 del D.M. n. 58 del 28/2/2017. A questa seguirà la stipula degli atti di trasferimento delle unità residenziali che edificherà mediante fruizione da parte dei clienti dei benefici previsti dall'articolo 16 D.L. 4 giugno 2013 n. 63 (c.d. sisma bonus).

A tal fine chiede di conoscere:

  • se la demolizione di edifici esistenti e la conseguente ricostruzione con aumento di cubatura possa beneficiare della detrazione sisma bonus;
  • se abbia rilevanza la presenza di due titoli abilitativi rilasciati dal Comune, e allegati in sede di documentazione integrativa:
    1. la SCIA per la demolizione totale dei fabbricati e manufatti esistenti nell'area;
    2. il permesso a costruire per la realizzazione di fabbricati residenziali.

Demolizione e ricostruzione con aumento di volumetria: si al Sismabonus

In riferimento alla prima domanda, l'Agenzia delle Entrate, dopo aver richiamato la normativa in materia, ha risposto che gli acquirenti hanno la possibilità di fruire del sisma bonus anche per gli interventi realizzati "mediante demolizione e ricostruzione di interi edifici, allo scopo di ridurne il rischio sismico, anche con variazione volumetrica rispetto all'edificio preesistente". Rientra, quindi, nel concetto di demolizione e ricostruzione anche la ricostruzione dell'edificio che determina un aumento volumetrico rispetto a quello preesistente, sempreché le disposizioni normative urbanistiche in vigore permettano tale variazione; di conseguenza, non rileva la circostanza che il fabbricato ricostruito abbia una volumetria maggiore dell'edificio demolito.

Demolizione e ricostruzione con aumento di volumetria: occhio all'asseverazione

In riferimento all'Asseverazione tardiva, benché in un caso analogo ma in zona a rischio sismico 2 e 3 con risposta n. 196/2020, l'Agenzia delle Entrate ha ricordato che nel caso di vendita di unità immobiliari inserite in un fabbricato sottoposto a demolizione e ricostruzione con miglioramento della classe di rischio sismico, l'ottenimento del sisma bonus spetterebbe anche se l'asseverazione di cui all'articolo 3 del D.M. n. 58 del 2017 non sia stata presentata contestualmente alla richiesta del titolo abilitativo. Secondo l'Agenzia delle Entrate, la richiamata asseverazione deve essere presentata dall'impresa entro la data di stipula del rogito.

Risposta diversa nel caso di zona a rischio sismico 1. In questo caso la risposta dell'Agenzia delle Entrate è stata lapidaria affermando che nel caso l'asseverazione non sia stata presentata in sede di richiesta del titolo abilitativo urbanistico presso lo sportello unico competente, non è possibile fruire della detrazione prevista dall'articolo 16, comma 1-septies del d.l. n. 63 del 2013, per gli acquirenti delle unità immobiliari.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it



© Riproduzione riservata