Deposito nazionale rifiuti radioattivi: al via la campagna informativa
28/07/2015
"Ogni giorno in Italia si producono rifiuti radioattivi:
negli ospedali, nelle industrie, nei laboratori di ricerca e nei
vecchi impianti nucleari dismessi, oggi in via di smantellamento.
Sullo smaltimento di questi rifiuti, tuttavia, il nostro Paese non
è andato avanti. Non esiste, infatti, un'infrastruttura che
permetta la loro messa in sicurezza definitiva. Oggi è possibile
ripartire insieme, in quanto la legge ha previsto anche per
l'Italia, come per la maggior parte degli altri Paesi europei, la
realizzazione di un Deposito Nazionale unico, che permetterà di
sostituire le decine di depositi temporanei che al momento
custodiscono in via provvisoria i rifiuti radioattivi italiani. Che
cos'è il Deposito Nazionale? Perché è necessario? Dove sarà
realizzato? E come puoi partecipare alla scelta? Entra nel sito e
trova tutte le risposte alle tue domande".
Così si apre l'intro del sito web www.depositonazionale.it
E iniziata ieri la campagna pubblicitaria informativa sul
progetto del Deposito Nazionale. Partendo dalle principali
reti televisive, ed allargandosi nel corso dei giorni, a carta
stampata, radio e web per un periodo che ci condurrà fino alla fine
del mese di novembre 2015, il lungo percorso di consultazione
pubblica per la ricerca di un deposito nazionale unico per lo
stoccaggio dei rifiuti radioattivi, ha avuto il proprio avvio ad
opera della Sogin.
La campagna pubblicitaria, di per sé molto particolare, mira a
sottolineare il problema che da sempre affligge l'Italia in tutte
le circostanze, ossia il non aver saputo andare avanti (difatti
quasi tutto il video, ad eccezione dell'ultima scena sono in slow
motion ed al contrario) nella ricerca di una soluzione ai propri
problemi.
Qualcuno potrebbe porsi il quesito, lecito, circa la provenienza
dei rifiuti radioattivi dato che in Italia non esistono
centrali nucleari. Questi provengono dagli ospedali, industrie,
laboratori di ricerca e vecchi impianti nucleari ancora non
completamente smantellati (purtroppo si, l'Italia ha deciso di non
dotarsi di impianti nucleari molti anni or sono ma poco ha fatto
per smantellarli completamente, ad ulteriore conferma della
pigrizia che attanaglia il nostro paese).
Ciò premesso, è importante partecipare attivamente a questa
campagna che è aperta a tutti i cittadini i quali possono
interagire attraverso il sito web: www.depositonazionale.it
L'obiettivo della campagna è quella di adeguarsi agli altri
paesi europei individuando un sito definitivo presso il quale
stoccare definitivamente i rifiuti radioattivi anziché appoggiarsi
a siti di stoccaggio provvisorio.
Nonostante quando si parli di rifiuti radioattivi, la polemica
inerente la scelta del sito presso il quale stoccarli impazzi, è
bene prendere coscienza del fatto che il problema c'è e deve
essere risolto. Certamente, ed in primis lo scrivente, si può
essere contrari al semplice seppellimento dei rifiuti radioattivi
in cave per lasciarli in eredità alle generazioni rifiuti, ma ad
oggi a meno che non si decida di finanziare un sistema di trasporto
dal pianeta terra al sole, altre soluzioni non sembrano essere a
portata di mano.
Il processo entrerà nel vivo con la pubblicazione della Carta
Nazionale delle Aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito
nazionale. Tale documento sarà pubblicato dalla Sogin, insieme
al progetto preliminare, una volta ottenuto il nulla osta dai
Ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo Economico, direttamente
sulla piattaforma di cui abbiamo scritto prima.
La campagna pubblicitaria non è però che la punta dell'iceberg in
quanto è sulla piattaforma web che attraverso testi e materiale
multimediale e canali di interazione che l'intero percorso di
consultazione si svilupperà. La piattaforma sarà quindi un punto di
incontro tra chi desidera informazioni e chi vuole suggerire
proposte tecniche.
Entro la fine del mese di Agosto i Ministeri dell'Ambiente e dello
Sviluppo Economico dovranno dare il proprio nulla osta, ed
eventuali osservazioni, alla lista di diverse decine di siti
potenzialmente idonei ad ospitare il deposito nazionale.
Da quel momento si avvierà un processo caratterizzato da fasi
consultazione pubblica che prevedono il coinvolgimento di Regioni
ed enti locali interessati, cittadini, comunità scientifica. Il
culmine di queste consultazioni dovrebbe rappresentare la scelta
del sito presso il quale realizzare il deposito nazionale.
L'invito da parte è quello di consultare il sito web in quanto
molto organizzato ed esplicativo. E' ricco di informazioni e
facilmente usufruibile in tutti i suoi contenuti.
Dal perché il deposito nazionale è necessario a quali siano i costi
da sostenere per la sua realizzazione, fino alla consultazione dei
criteri che gli altri paesi hanno adottato per la scelta del
proprio deposito nazionale.
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