Documento di Gara Unico Europeo (DGUE) e Rettifiche al Codice Appalti: la precisazione del MIT
29/07/2016
Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato stampa inviatoci dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) in merito alle notizie da noi pubblicate recentemente sul Documento di Gara Unico Europeo (DGUE) ed sulle rettifiche al Codice dei contratti.
Ricordiamo, infatti, che sul DGUE avevamo segnalato alcune incongruenze del primo modello pubblicato e successivamente la rettifica che ne modificava il contenuto inserendo le parti mancanti. Raggiunti dal MIT, sul DGUE siamo stati informati che si è trattato di “un errore del programma informatico della stessa GU” mentre per quanto concerne le rettifiche al nuovo Codice dei contratti rileviamo che “era un atto previsto già in fase di redazione, stanti i tempi ristretti per il rispetto della Direttiva e la necessità di evitare le ben peggiori conseguenze della pubblicazione fuori tempo massimo”.
Di seguito il comunicato del MIT che vi invitiamo a leggere.
AL DIRETTORE DI LAVORIPUBBLICI.IT
COMUNICATO STAMPA DEL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI
TRASPORTI CON RICHIESTA DI RETTIFICA
RIPUBBLICAZIONE IN TEMPI BREVI DEL DGUE DOPO L’ERRORE PER CAUSE
TECNICHE DEL SITO
Egregio direttore,
con riferimento agli articoli di Lavoripubblici.it sul Documento di
gara unico europeo, si precisa quanto segue.
Lunedì 18 luglio è stato emanato dal Mit un provvedimento recante
Linee guida per la compilazione del Documento di gara unico europeo
(in seguito, DGUE), molto atteso dagli operatori di settore, sia
pubblici che privati, in quanto è la risposta italiana al
Regolamento comunitario in materia (n.7/16), calibrato alla luce
delle disposizioni del nuovo Codice. Lo stesso Regolamento
comunitario ha previsto le Linee guida come unico strumento con cui
gli Stati membri possono personalizzare il modello di DGUE europeo.
Nella stessa giornata la PCM ha inviato il nulla osta per la
pubblicazione alla GU.
Subito dopo la pubblicazione di venerdì 22 luglio sulla GU on-line
il Mit ha constatato che la pubblicazione delle Linee guida era
purtroppo inficiata dai seguenti errori:
- era stata pubblicata nella sezione Comunicati della GU e non come circolare recante Linee guida;
- era stato omesso il numero di protocollo e la data del provvedimento;
- mancava l’ultima pagina del formulario di DGUE allegato alle Linee guida.
Risulta al Mit che si sia trattato di un errore del programma
informatico della stessa GU, fortuito e occasionale, a prescindere
dall’impegno e dalla dedizione di chi ha operato in merito.
Nella stessa mattinata del 25 luglio il Mit si è attivato per
richiedere la ripubblicazione integrale delle Linee guida, che è
avvenuta integralmente in un solo giorno e mezzo, a fronte del
tempo necessario per la prima pubblicazione.
Facciamo presente che se l’errore è commesso dall’Amministrazione
che ha adottato l’atto, la rettifica successiva avviene sotto forma
di errata corrige. Nel caso di specie NON è stata pubblicata
un’errata corrige, ma è avvenuta la ripubblicazione integrale e
completa del provvedimento, a conferma che l’errore NON è stato
commesso dall’Amministrazione che ha emanato l’atto.
Visto che l’articolo di Lavoripubblici.it riconosce, nel merito, la
completezza e l’efficacia del contenuto della circolare, atto assai
rilevante e complesso che consente un’evidente semplificazione dei
procedimenti ad evidenza pubblica, unitamente ad un risparmio di
risorse economiche di tutti gli operatori economici che partecipano
alle gare, evidenziamo però che la "satira" si basa su un
presupposto errato e su un fatto di natura tecnica rapidamente
risolto.
Si chiede quindi rettifica per la ricostruzione dei fatti, oltre
che per l’onorabilità del Ministero.
Infine, quanto all’articolo di Lavoripubblici.it di oggi, con la richiesta di precisazione, si fa presente che la circolare è unicamente lo strumento giuridico prescelto per la veicolazione di un determinato contenuto che può avere valenza normativa, interpretativa o altro (lo stesso rapporto che insiste tra contenitore e contenuto e la giurisprudenza al riguardo è unanime e consolidata. Ex multis, Consiglio di Stato, Sez.V, sent. 15.10.2010 n.7521; Tar Lazio sent. n.7393 del 2012). La denominazione di Linee guida da adottare a cura degli Stati membri, discende direttamente dal Regolamento comunitario n.7/16
Cogliamo l’occasione per sottolineare che la pubblicazione rettificata del Codice dei Contratti pubblici e Concessioni, che non ha inficiato la sostanza del codice e tantomeno la pubblicazione di bandi pubblici, contrariamente a quanto scritto nei giorni scorsi da Lavoripubblici.it, era un atto previsto già in fase di redazione, stanti i tempi ristretti per il rispetto della Direttiva e la necessità di evitare le ben peggiori conseguenze della pubblicazione fuori tempo massimo.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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