EFFETTO BCE PORTA EURIBOR A MINIMI STORICI
23/03/2009
Tassi medi sui mutui sotto il 5% e risparmi sulla rata fino a oltre
400 euro mensili.
E’ l'effetto Bce, scattato dopo che le massicce iniezioni di liquidità da parte dell'Eurotower, unite al taglio dei tassi di riferimento che sono scesi al minimo record dell'1,5%, hanno provocato una caduta verticale dei tassi di mercato. Discesa che ormai è evidente anche sulle rate sui mutui, tipicamente all'Euribor trimestrale, il cui tasso medio, a gennaio, è sceso ai minimi dall'ottobre del 2006 secondo il supplemento al Bollettino statistico di Bankitalia, toccando sui nuovi prestiti il 4,78% dal 5,08% di dicembre.
Certo, la crisi del credito si fa sentire anche in Italia: le sofferenze (i crediti che le banche non riescono a riscuotere da famiglie e imprese), sempre a gennaio, sono aumentate del 2,82% a 26,768 miliardi di euro dai 26,032 miliardi di fine 2008. Ma le decisioni prese dalla Banca centrale europea, che dallo scorso ottobre ha tagliato i tassi di 2,75 punti percentuali, cominciano ad alleggerire anche nella Penisola la bolletta di chi si rivolge in banca per un prestito. Proprio in Italia, peraltro, il taglio dei tassi di Eurolandia all'1,5% deciso giovedì scorso dalla Bce ha portato a un costo del denaro che non era mai stato così basso.
Chi vuole contrarre un mutuo in Italia, oggi, o chi deve pagarne uno erogato in passato, lo fa a condizioni molto più vantaggiose rispetto a pochi mesi fa. Secondo una simulazione di Mutui Online, considerando il tasso Euribor all'1,76% raggiunto la scorsa settimana, rispetto ai picchi di ottobre (quando lo stesso tasso viaggiava al 5,39%) c'è un risparmio che va dagli oltre 200 euro mensili sulla rata di un mutuo da 100.000 euro, fino ai 325 euro mensili per i mutui trentennali da 150.000 euro. Su un mutuo da 200.000 euro si arriva a un risparmio di 394 euro mensili se il finanziamento ha durata ventennale, fino ai 433 euro se di durata trentennale. E c'è ancora spazio di discesa, visto che nel frattempo l'Euribor a tre mesi è continuato a scendere fino a raggiungere, oggi, l'1,70%, nuovo minimo storico che promette un ulteriore abbassamento delle rate.
Anche nel complesso di Eurolandia - secondo le ultime statistiche della Bce - i tassi applicati dalle banche sono in calo, a dimostrazione che le banche, sia pur lentamente, stanno trasferendo sui loro clienti il beneficio di poter pagare tassi inferiori: il tasso medio sui mutui a tasso variabile nel solo mese di gennaio è sceso di 70 punti base al 4,39% nella media dei Sedici. Quello sui prestiti al consumo è al 7,02% (-4 centesimi), mentre il tasso medio sui prestiti alle imprese non finanziarie si è collocato a gennaio al 4,73% (-65 centesimi). In questi giorni peraltro Juergen Stark, membro del comitato esecutivo della Bce, ha confermato che l'Eurotower ha ancora spazio di manovra per tagliare i tassi, ma anche anche avvertito: non aspettatevi tassi di riferimento a zero, come in Giappone e negli Usa.
Fonte: www.demaniore.com
© Riproduzione riservata
E’ l'effetto Bce, scattato dopo che le massicce iniezioni di liquidità da parte dell'Eurotower, unite al taglio dei tassi di riferimento che sono scesi al minimo record dell'1,5%, hanno provocato una caduta verticale dei tassi di mercato. Discesa che ormai è evidente anche sulle rate sui mutui, tipicamente all'Euribor trimestrale, il cui tasso medio, a gennaio, è sceso ai minimi dall'ottobre del 2006 secondo il supplemento al Bollettino statistico di Bankitalia, toccando sui nuovi prestiti il 4,78% dal 5,08% di dicembre.
Certo, la crisi del credito si fa sentire anche in Italia: le sofferenze (i crediti che le banche non riescono a riscuotere da famiglie e imprese), sempre a gennaio, sono aumentate del 2,82% a 26,768 miliardi di euro dai 26,032 miliardi di fine 2008. Ma le decisioni prese dalla Banca centrale europea, che dallo scorso ottobre ha tagliato i tassi di 2,75 punti percentuali, cominciano ad alleggerire anche nella Penisola la bolletta di chi si rivolge in banca per un prestito. Proprio in Italia, peraltro, il taglio dei tassi di Eurolandia all'1,5% deciso giovedì scorso dalla Bce ha portato a un costo del denaro che non era mai stato così basso.
Chi vuole contrarre un mutuo in Italia, oggi, o chi deve pagarne uno erogato in passato, lo fa a condizioni molto più vantaggiose rispetto a pochi mesi fa. Secondo una simulazione di Mutui Online, considerando il tasso Euribor all'1,76% raggiunto la scorsa settimana, rispetto ai picchi di ottobre (quando lo stesso tasso viaggiava al 5,39%) c'è un risparmio che va dagli oltre 200 euro mensili sulla rata di un mutuo da 100.000 euro, fino ai 325 euro mensili per i mutui trentennali da 150.000 euro. Su un mutuo da 200.000 euro si arriva a un risparmio di 394 euro mensili se il finanziamento ha durata ventennale, fino ai 433 euro se di durata trentennale. E c'è ancora spazio di discesa, visto che nel frattempo l'Euribor a tre mesi è continuato a scendere fino a raggiungere, oggi, l'1,70%, nuovo minimo storico che promette un ulteriore abbassamento delle rate.
Anche nel complesso di Eurolandia - secondo le ultime statistiche della Bce - i tassi applicati dalle banche sono in calo, a dimostrazione che le banche, sia pur lentamente, stanno trasferendo sui loro clienti il beneficio di poter pagare tassi inferiori: il tasso medio sui mutui a tasso variabile nel solo mese di gennaio è sceso di 70 punti base al 4,39% nella media dei Sedici. Quello sui prestiti al consumo è al 7,02% (-4 centesimi), mentre il tasso medio sui prestiti alle imprese non finanziarie si è collocato a gennaio al 4,73% (-65 centesimi). In questi giorni peraltro Juergen Stark, membro del comitato esecutivo della Bce, ha confermato che l'Eurotower ha ancora spazio di manovra per tagliare i tassi, ma anche anche avvertito: non aspettatevi tassi di riferimento a zero, come in Giappone e negli Usa.
Fonte: www.demaniore.com
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