ENERGIA: NUOVE INFRASTRUTTURE
24/02/2009
Un disegno di legge regionale che disciplina la localizzazione di
nuove infrastrutture energetiche e che pone fine alla deregulation
nel settore. Uno strumento normativo che, con le sue previsioni,
rende, di fatto, impraticabile l'ipotesi di realizzazione del
Centro Oli di Ortona. Stamane il disegno di legge è stato
presentato dall'assessore all'Agricoltura, Mauro Febbo, dal
senatore Fabrizio Di Stefano e dal consigliere regionale,
Gianfranco Giuliante, capogruppo del Pdl all'Emiciclo, nel corso di
una conferenza stampa. I firmatari del disegno di legge, con Febbo
e Giuliante, sono i consiglieri regionali Luigi De Fanis, Emilio
Nasuti e Nicola Argirò. "La finalità del disegno di legge è duplice
- ha spiegato l'assessore Febbo - infatti la prima finalità della
nuova disciplina proposta è quella di rendere gli enti locali
compartecipi delle decisioni relative alla costruzione e
all'ampliamento degli stabilimenti di lavorazione e stoccaggio
degli oli minerali, laddove invece la disciplina vigente non impone
la partecipazione alla conferenza dei servizi dei Comuni confinanti
con quello nel quale è ubicato l'impianto, mentre la seconda
finalità è quella di subordinare lo sfruttamento di idrocarburi nel
territorio regionale al versamento di un contributo integrativo in
favore degli enti territoriali". La disciplina riguardante il
rilascio dell'autorizzazione all'installazione ed esercizio di
stabilimenti di lavorazione e stoccaggio di oli minerali e
l'ammontare ed i criteri di ripartizione tra gli enti interessati
delle misure compensative alle quali può essere subordinata
legittimamente la coltivazione di idrocarburi nel territorio
regionale, spetterà alla Regione. Il contributo compensativo a
titolo di ristoro ambientale, spettante non solo al Comune del
territorio di localizzazione degli impianti ma anche ai Comuni dei
territori confinanti, sarà determinato nella misura massima
prevista dalla legge, pari al 15% delle aliquote di prodotto
estratto spettanti alla Regione ed al Comune. "Già nella scorsa
legislatura il centrodestra, all'epoca all'opposizione, aveva
presentato analogo disegno di legge - ha ricordato l'assessore
Febbo - adesso mi auguro che su questa proposta converga l'unanime
consenso del Consiglio regionale, accelerando i tempi di
approvazione ed entrata in vigore della nuova disciplina di questo
settore". La legge statale 239 del 2004 che attribuisce al Governo
la delega per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di
energia, prevede che le Regioni esercitino le funzioni
amministrative in materia di lavorazione, stoccaggio e
distribuzione di oli minerali. Nel dettaglio sono sottoposti ad
autorizzazione della Regione l'installazione e l'esercizio di nuovi
stabilimenti di lavorazione e stoccaggio di oli minerali; la
dismissione degli stabilimenti di lavorazione e stoccaggio di oli
minerali; la variazione della capacità complessiva di lavorazione
degli stabilimenti di oli minerali e la variazione di oltre il 30%
della capacità complessiva autorizzata di stoccaggio di oli
minerali. Il disegno di legge regionale, di cui è primo firmatario
l'assessore Mauro Febbo, prevede che il contributo compensativo del
15% (le cosidette royalties) sia ripartito tra la Regione ed i
Comuni interessati e confinanti nei cui territori è prevista la
coltivazione di idrocarburi. In particolare il 20% andrà a
beneficio della Regione, il 60% a beneficio del Comune nel cui
territorio è prevista la coltivazione di idrocarburi mentre il
restante 20% verrà assegnato ai Comuni confinanti.
© Riproduzione riservata
a cura di www.regione.abruzzo.it
© Riproduzione riservata
- Tag: