Edifici a energia zero: Periti Industriali parte attiva del progetto Mise-Enea
17/08/2017
I periti industriali scendono in campo a supporto delle strategie di efficientamento energetico. La competenza dei professionisti, infatti, sarà messa a disposizione del programma di “Ricerca di sistema elettrico” voluto dal Ministero dello sviluppo economico, in accordo con l’Unità tecnica efficienza energetica dell’Enea, e finalizzato a conseguire l’obiettivo di edifici a “consumo quasi zero” richiesti dall’Unione europea. La Direttiva 2010/31/, Energy Performance Building Directive, infatti, impone agli Stati Membri requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici o delle unità immobiliari in un’ottica di raggiungimento dei livelli ottimali costo-benefici.
In particolare la direttiva prevede la realizzazione del Nearly Energy Zero Building (NEZB), edifici a “energia quasi zero”, ad altissima prestazione energetica cioè, in cui il fabbisogno energetico, molto basso o quasi nullo, è coperto in misura significativa da energia da fonti rinnovabili. Questi dovranno essere realizzati dal dicembre 2018 per gli edifici pubblici e dal dicembre 2020 per tutti gli edifici, pubblici e privati.
Proprio con l’obiettivo di monitorarne l’esistenza o la realizzazione e di guidare progettisti e decisori con esempi di tecnologie e buone pratiche, l’Enea intende avviare un osservatorio degli edifici a energia quasi zero, una mappa cioè di tutti gli edifici costruiti e certificati come Nzeb in cui è contenuta la definizione di Indicatori rappresentativi, la Raccolta dati relativi ad edifici Nzeb (prestazioni globali e dei singoli componenti e sistemi) in una apposita banca dati, l’elaborazione di schede-tipo e una mappatura degli edifici a energia quasi zero.
L’osservatorio conterrà, quindi, utili schede informative per ciascun edificio, in cui saranno evidenziati i nomi dei professionisti impegnati nella realizzazione e dei soggetti che faciliteranno l’acquisizione delle informazioni.
“Un piano complesso e di straordinaria portata ed effetto come quello dell’efficientamento energetico - ha dichiarato il vicepresidente del Cnpi Renato D’Agostin - non può prescindere dalla conoscenza dello stato di fatto dei nostri edifici e delle esperienze per migliorarli. Per questa ragione la nascita di questo osservatorio, grazie all’apporto conoscitivo di professionisti esperti, sarà fondamentale per completare e ampliare tutte quelle informazioni necessarie e a programmare misure e azioni per ridurre gli sprechi energetici. Non possiamo non ricordare che l’efficienza energetica rientra tra i più importanti obiettivi di crescita e di sviluppo sostenibile per il Paese e per il Governo”.
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