Edilizia: al congresso ERMCO per rilanciare il futuro delle costruzioni

19/06/2012

Un evento che accoglie i protagonisti del mondo delle costruzioni a livello internazionale in un momento di crisi globale in cui il settore edile paga un prezzo molto caro e cerca una via d'uscita. Il Congresso ERMCO, che si terrà a VeronaFiere dal 21 al 22 giugno prossimi, costituirà in primis un' occasione di confronto sui programmi europei e italiani per le infrastrutture e per scattare una fotografia sullo stato di salute del mercato delle costruzioni e del calcestruzzo preconfezionato.

All'iniziativa parteciperanno, tra gli altri, Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria; Vicente Leoz Argüelles, capo del Dipartimento Costruzioni nella Direzione Generale Imprese e Industria della Commissione Europea; Thomas Schleicher, neopresidente della FIEC, Associazione europea costruttori edili, per il quale quella di Verona sarà la prima uscita pubblica con il nuovo incarico; Andrea Bolondi, presidente ERMCO; Paolo Buzzetti, presidente ANCE, Associazione nazionale costruttori edili; Silvio Sarno, presidente Atecap, Associazione tecnico economica del calcestruzzo preconfezionato Daranno il benvenuto il presidente di VeronaFiere Ettore Riello e il sindaco della città Flavio Tosi. In collaborazione con Ance ed Atecap, ERMCO con il suo Congresso tornerà in Italia dopo 26 anni e si porrà come un punto di riferimento per analizzare i diversi orientamenti del mercato e le proposte per scardinare un sistema in difficoltà e rilanciarlo.

"Sui tempi e le modalità della ripresa peserà la capacità dell'Unione Europea e dei singoli Paesi a saper coniugare politiche di riequilibrio finanziario con politiche di crescita", ha dichiarato il presidente di ERMCO Andrea Bolondi. "Infatti, al centro del nostro Congresso - ha aggiunto - metteremo l'esame dei programmi infrastrutturali strategici che possono costituire il potenziale maggior mercato per la nostra industria e rappresentano una leva fondamentale per la ripresa dell'economia. Egualmente siamo certi e condividiamo le proposte che provengono da molte associazioni dell'imprenditoria edile e dei produttori di calcestruzzo industriale per rilanciare programmi di riqualificazione urbana, soprattutto in Paesi dove la crisi è più acuta, ad esempio quelli del bacino del Mediterraneo. Seguiremo con la massima attenzione da un lato il dibattito all'interno della Commissione Europea sulla revisione del Piano delle reti Ten, dall'altro il dialogo tra mondo delle costruzioni e governi nazionali sulle politiche di sviluppo".

"La crisi sta modificando rapidamente il mercato delle costruzioni: da un approccio quantitativo si sta passando a uno qualitativo. Le imprese devono quindi adeguarsi a questo nuovo paradigma in cui i principi della qualità del costruito, dell'efficienza energetica e della riqualificazione dell'esistente diventano i punti cardine", ha aggiunto il presidente dell'Ance Paolo Buzzetti. "Tutte le crisi - ha precisato - portano a una maggiore selettività del mercato e questa può essere l'occasione di far emergere le imprese qualitativamente migliori, che innovano nei prodotti. Il rischio che stiamo correndo, però, è che senza regole chiare che premino la qualità piuttosto che la convenienza di prezzo si assista a una selezione avversa del mercato dove le imprese migliori vengono tagliate fuori da una concorrenza agguerrita giocata sui ribassi che avvantaggia solo l'inefficienza e la bassa qualità. Porteremo, dunque, questi temi al Congresso - ha concluso Buzzetti - anche per confrontarci con gli altri Paesi del mondo e con le istituzioni europee".

"Siamo di fronte ad un anno ancora difficile perché non si percepiscono, almeno in Italia, segnali di reale inversione di tendenza. In cinque anni, dal 2008 al 2012, il settore delle costruzioni ha perso il 24,1% in termini reali, riportandosi ai livelli di produzione osservati a metà degli anni '90. E le perdite produttive hanno coinvolto tutti i comparti di attività, compreso il settore del calcestruzzo preconfezionato". Lo ha dichiarato il presidente di Atecap Silvio Sarnoaggiungendo che, però, "l'industria italiana è consapevole che proprio in una fase critica come l'attuale è possibile riconfigurarsi su obiettivi di qualità e offrire prodotti e soluzioni sempre più rispondenti alla domanda del mercato che verrà. Occorre tuttavia porre grande attenzione a questo particolare momento di grave crisi recessiva per evitare che la naturale concorrenza fra imprese possa portare a una guerra dei prezzi a tutto danno dei livelli di qualificazione degli operatori e di qualità dei prodotti. Al Congresso Ermco che siamo felici di ospitare in Italia porteremo le nostre esperienze e sono certo daremo un contributo importante al dibattito sul futuro delle costruzioni".

"Dopo 26 anni - ha commentato Ettore Riello, presidente di Veronafiere - Ermco torna in Italia scegliendo la città di Verona e la sua Fiera per fare il punto sullo stato del settore. Veronafiere, primo organizzatore diretto di manifestazioni nel Paese e ai vertici in Europa, rappresenta il palcoscenico ideale dove affrontare il tema del futuro delle costruzioni, grazie al proprio ruolo di riferimento internazionale e consolidato nel campo del building con eventi di successo come Marmomacc e Samoter, senza dimenticare il valore aggiunto dei servizi offerti dal quartiere espositivo e dal Centro congressi".

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