Edilizia sostenibile: Accordo tra UNI e ITACA
22/10/2012
UNI e ITACA hanno firmato il protocollo sulla valutazione
della sostenibilità ambientale ed energetica degli edifici. La
sottoscrizione dell'accordo, a cui seguirà la stesura di una
"prassi di riferimento" che avrà il sigillo dell'UNI, si è svolta
il 18 ottobre nell'ambito di MADE Expo, la Fiera internazionale
dell'architettura e dell'edilizia, in programma a Rho (Milano) dal
17 al 20 ottobre 2012.
Lo scopo del protocollo, firmato dal presidente UNI Piero Torretta e dal presidente di ITACA Ugo Cavallera è, in primis, quello di riunificare in un solo documento di riferimento i diversi approcci ed esperienze di certificazione di sostenibilità ambientale delle costruzioni sviluappate, nel corso degli anni, dalle Regioni con riferimento al "Protocollo ITACA". Il sistema, avviato circa dieci anni fa, è stato utilizzato dalle Regioni secondo criteri e modalità diverse. Dalle articolate applicazioni del Protocollo, declinate dalle diverse Regioni, è utile arrivare oggi ad un consolidamento del sistema Itaca unitario.
Il documento, frutto dell'accordo sottoscritto da ITACA e UNI, rappresenterà dunque il riferimento nazionale (basato proprio sulle peculiarità nazionali del settore) per la valutazione della sostenibilità energetica ed ambientale degli immobili, non solo quelli residenziali, ma anche uffici, scuole, edifici industriali e commerciali. L'intento è quello di coprire tutte le tipologie edilizie più rappresentative.
"Utilizzando gli strumenti oggi disponibili - dichiara Piero Torretta, presidente UNI - verificata l'assenza di norme nazionali, europee e internazionali sull'argomento e stante la necessità di dare risposte veloci al mercato, abbiamo pensato di consolidare l'argomento in una "prassi di riferimento", documento paranormativo - ovvero che viene prima della norma - che può essere presentato e sostenuto anche da un solo soggetto, e alla cui elaborazione possono partecipare tutti coloro che hanno interesse alla materia. Un sistema snello e veloce che non sostituisce la norma, ma che rappresenta una prassi di riferimento che metta a disposizione di tutti le conoscenze relative al modo con il quale si tratta una determinata materia".
"Oggi, in tema di sostenibilità, c'è necessità di trovare punti di convergenza che soddisfino tutti gli stakeholder del settore - continua Torretta - La sostenibilità edilizia comprende diversi aspetti, da quello ambientale a quello sociale ed economico; di questi, alcuni sono già definiti per legge, come nel caso dell'efficienza energetica, altri devono trovare ancora una definizione, condizione che non permette nemmeno di quantificare la reale consistenza attuale del mercato dell'edilizia sostenibile".
"La firma del protocollo è il primo gradino per l'inserimento del Protocollo ITACA nella famiglia UNI - afferma Ugo Cavallera, Presidente di ITACA - il protocollo sarà un utile riferimento per la regolamentazione dell'economia del Paese: l'Italia ha un patrimonio edilizio diffuso, ma critico dal punto di vista dell'efficienza energetica e della qualità. Con l'accordo firmato oggi si arriverà velocemente anche ad una norma UNI a tutela del ciclo produttivo e del consumatore, con benefici per tutto il Paese. In prospettiva della ripresa economica, il settore delle costruzioni potrà quindi trovarsi nella condizione di offrire al mercato prodotti di maggiore valore poiché progettati, realizzati e gestibili secondo criteri di sostenibilità, i cui eventuali maggiori oneri - tutti da definire - saranno ampiamente ripagati."
La prassi di riferimento UNI-ITACA, si inserisce nel solco già tracciato dal Regolamento europeo 305/2011 sui prodotti da costruzione, approvato nel gennaio 2011 dal Parlamento Europeo. Il Regolamento ha applicazione immediata nei Paesi membri, anche se alcune previsioni in esso contenute avranno validità a partire da luglio 2013 per dare tempo ai Governi di adeguarsi. Tra le novità di questo regolamento vi è il maggiore impegno alla salvaguardia dell'ambiente e alla salute dei cittadini, con particolare attenzione all'uso sostenibile delle risorse nei processi di realizzazione dei prodotti da costruzione. Proprio la definizione di cosa si debba intendere per "sostenibilità dei materiali di costruzione" è un nuovo argomento sul quale ITACA - coerentemente con le competenze ambientali delle Regioni, delle quali ITACA è espressione - sta lavorando in collaborazione con Federcostruzioni.
© Riproduzione riservata
Lo scopo del protocollo, firmato dal presidente UNI Piero Torretta e dal presidente di ITACA Ugo Cavallera è, in primis, quello di riunificare in un solo documento di riferimento i diversi approcci ed esperienze di certificazione di sostenibilità ambientale delle costruzioni sviluappate, nel corso degli anni, dalle Regioni con riferimento al "Protocollo ITACA". Il sistema, avviato circa dieci anni fa, è stato utilizzato dalle Regioni secondo criteri e modalità diverse. Dalle articolate applicazioni del Protocollo, declinate dalle diverse Regioni, è utile arrivare oggi ad un consolidamento del sistema Itaca unitario.
Il documento, frutto dell'accordo sottoscritto da ITACA e UNI, rappresenterà dunque il riferimento nazionale (basato proprio sulle peculiarità nazionali del settore) per la valutazione della sostenibilità energetica ed ambientale degli immobili, non solo quelli residenziali, ma anche uffici, scuole, edifici industriali e commerciali. L'intento è quello di coprire tutte le tipologie edilizie più rappresentative.
"Utilizzando gli strumenti oggi disponibili - dichiara Piero Torretta, presidente UNI - verificata l'assenza di norme nazionali, europee e internazionali sull'argomento e stante la necessità di dare risposte veloci al mercato, abbiamo pensato di consolidare l'argomento in una "prassi di riferimento", documento paranormativo - ovvero che viene prima della norma - che può essere presentato e sostenuto anche da un solo soggetto, e alla cui elaborazione possono partecipare tutti coloro che hanno interesse alla materia. Un sistema snello e veloce che non sostituisce la norma, ma che rappresenta una prassi di riferimento che metta a disposizione di tutti le conoscenze relative al modo con il quale si tratta una determinata materia".
"Oggi, in tema di sostenibilità, c'è necessità di trovare punti di convergenza che soddisfino tutti gli stakeholder del settore - continua Torretta - La sostenibilità edilizia comprende diversi aspetti, da quello ambientale a quello sociale ed economico; di questi, alcuni sono già definiti per legge, come nel caso dell'efficienza energetica, altri devono trovare ancora una definizione, condizione che non permette nemmeno di quantificare la reale consistenza attuale del mercato dell'edilizia sostenibile".
"La firma del protocollo è il primo gradino per l'inserimento del Protocollo ITACA nella famiglia UNI - afferma Ugo Cavallera, Presidente di ITACA - il protocollo sarà un utile riferimento per la regolamentazione dell'economia del Paese: l'Italia ha un patrimonio edilizio diffuso, ma critico dal punto di vista dell'efficienza energetica e della qualità. Con l'accordo firmato oggi si arriverà velocemente anche ad una norma UNI a tutela del ciclo produttivo e del consumatore, con benefici per tutto il Paese. In prospettiva della ripresa economica, il settore delle costruzioni potrà quindi trovarsi nella condizione di offrire al mercato prodotti di maggiore valore poiché progettati, realizzati e gestibili secondo criteri di sostenibilità, i cui eventuali maggiori oneri - tutti da definire - saranno ampiamente ripagati."
La prassi di riferimento UNI-ITACA, si inserisce nel solco già tracciato dal Regolamento europeo 305/2011 sui prodotti da costruzione, approvato nel gennaio 2011 dal Parlamento Europeo. Il Regolamento ha applicazione immediata nei Paesi membri, anche se alcune previsioni in esso contenute avranno validità a partire da luglio 2013 per dare tempo ai Governi di adeguarsi. Tra le novità di questo regolamento vi è il maggiore impegno alla salvaguardia dell'ambiente e alla salute dei cittadini, con particolare attenzione all'uso sostenibile delle risorse nei processi di realizzazione dei prodotti da costruzione. Proprio la definizione di cosa si debba intendere per "sostenibilità dei materiali di costruzione" è un nuovo argomento sul quale ITACA - coerentemente con le competenze ambientali delle Regioni, delle quali ITACA è espressione - sta lavorando in collaborazione con Federcostruzioni.
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