Emergenza Covid-19: Accordo Governo - Regioni sulle linee comuni di indirizzo nella Fase 2A
di Redazione tecnica - 16/05/2020
Il Governo stabilirà l’apertura già preannunciata di alcune attività (servizi alla persona, vendite al dettaglio) e saranno le Regioni a stabilire quali altre attività aprire a partire dal nuovo provvedimento del Governo, sulla base dei dati tecnici quotidianamente raccolti, sulla base di protocolli regionali discendenti da linee guida nazionali omogenee e condivise. "L’obiettivo è quello di dare certezza agli operatori e ai consumatori, assicurando allo stesso tempo un’applicazione il più possibile omogenea su tutto il territorio nazionale", chiarisce il presidente Stefano Bonaccini.
Linee di indirizzo comuni
Queste linee di indirizzo comuni riguardano:
- la ristorazione;
- le attività turistiche (balneazione);
- le strutture ricettive;
- i servizi alla persona (parrucchieri ed estetisti);
- il commercio al dettaglio;
- le piscine;
- le palestre;
- gli uffici aperti al pubblico;
- la manutenzione del verde;
- musei archivi e biblioteche.
Accordo con il Governo
“Accordo pieno con il Governo sulla fase di partenza che prende il via il 18 maggio. Il Presidente del Consiglio, nelle more del Consiglio dei Ministri impegnato nell'approvazione del decreto legge che disciplinerà il regime delle nuove aperture dal prossimo lunedì, ha espresso un primo orientamento positivo sulla proposta avanzata dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che coniuga responsabilità, sicurezza, flessibilità e autonomia”. Lo dichiara il Presidente della Conferenza delle Regioni, Bonaccini: “La collaborazione istituzionale sta portando a costruire un decreto legge che risponde alle esigenze dei territori e a un accordo che si basa sull’applicazione delle linee guida omogenee formulate dalle Regioni per una riapertura sicura delle attività economiche fin qui sospese".
"È un documento che verrà richiamato o recepito negli stessi provvedimenti che il Governo si appresta a varare, riconoscendone la coerenza con i criteri fissati dall'Istituto superiore di sanità e da Inail. Un contributo - conclude il Presidente della Conferenza delle Regioni - che testimonia il grande senso di responsabilità ed il pragmatismo con cui le Regioni hanno impostato il confronto con il Governo, consentendo ora la riapertura sicura di tante attività sospese”.
In allegato le Linee di indirizzo.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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