Emergenza Covid-19: Dall’Interno indicazioni ai Prefetti su accesso al credito e prevenzione antimafia
di Redazione tecnica - 06/05/2020
Diventa ancora più strategica, nella fase 2 della gestione emergenziale da Covid-19, l'azione di monitoraggio antimafia sul territorio da parte delle prefetture per intercettare eventuali segnali di rischio infiltrazione da parte della criminalità organizzata a fronte dell'immissione di liquidità prevista a sostegno delle imprese dal decreto legge 8 aprile 2020, n.23.
Nell'ottica di contemperare la necessità di intervenire tempestivamente a favore delle imprese sostenendo la liquidità e quelle altrettanto primaria di prevenire infiltrazioni e condizionamenti mafiosi sulle aziende beneficiarie degli interventi, i ministeri dell'Interno e dell'Economia e Finanze e la Sace di Cassa Depositi e Prestiti, ente che rilascia e garanzie statali fornite alle banche per erogare i finanziamenti alle imprese, hanno siglato un protocollo che mette a punto un modello di collaborazione orientato ad assicurare l'immediata liberazione delle risorse fatte salve le verifiche antimafia sulle imprese beneficiarie, svolte dalle prefetture.
Nella circolare del Ministero dell’Interno 4 maggio 2020, alla quale è allegato il protocollo, il capo di Gabinetto fornisce ai prefetti le linee operative per rendere efficace il sistema di monitoraggio legato al protocollo, e imperniato sulla combinazione tra autocertificazione da parte del richiedente, accesso di Sace alla Banca dati nazionale unica della documentazione antimafia (BDNA), gestita dall'Interno, e verifiche della prefettura.
Tra i meccanismi "anti-infiltrazioni" più importanti previsti dal sistema approntato la circolare evidenzia la clausola risolutiva inserita per legge nel contratto di finanziamento, per la quale in caso di interdittiva antimafia da parte della prefettura scatta l'immediata revoca del finanziamento con le conseguenti iniziative di recupero del credito.
In questo quadro viene sottolineata la "strategica rilevanza" di "una preliminare ed accurata azione di monitoraggio degli specifici contesti territoriali, finalizzata a far emergere eventuali indicatori di rischfo da approfondire in seno ai Gruppi interforze" e l'importanza della circolarità di informazioni per avere il polso del reale grado di rischio di condizionamenti da parte della criminalità organizzata, diretti o indiretti, sulle attività di impresa.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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