Emergenza Covid-19, OICE: 'Per la fase 2 assicurare sicurezza nei cantieri e procedure semplificate'

di Redazione tecnica - 17/04/2020

Com'era prevedibile il mese di lockdown ha portato un forte calo nelle gare di progettazione di marzo 2020 che nell'ultimo Osservatorio OICE/Informatel hanno subito un rallentamento in numero (-17,6%) e in valore (-38,8%) rispetto al mese di febbraio.

Complessivamente, il primo trimestre 2020 si è chiuso con un +49,7% in numero e un -11,7% in valore, con una sospensione o proroga del 34,9% delle gare (324) per un valore di 12 milioni di euro.

I dati dell'Osservatorio OICE/Informatel confermano, dunque, quanto tutti già ci aspettavamo: il rallentamento delle gare di progettazione, i cui effetti saranno ancora più devastanti nei mesi che seguiranno...sempre che la fase 2 di cui si comincia a parlare sempre più insistentemente non porti in dote delle modifiche al Codice dei contratti che consentano da una parte una maggiore capacità di spesa delle pubbliche amministrazioni e dall'altra procedure più snelle.

Gare di progettazione: i numeri dell'Osservatorio OICE/Informatel

Entrando nel dettaglio dei numeri, l'Osservatorio OICE/Informatel ha registrato per il mese di marzo:

  • 351 gare pubblicate (di cui 63 sopra soglia);
  • importo complessivo 43 milioni di euro (27 sopra soglia);
  • rispetto a febbraio 2020 -17,6% in numero e -38,8% in valore;
  • rispetto a marzo 2019 +31,5% in numero e -55,1% in valore.

Complessivamente il primo trimestre si chiude con:

  • 1.021 gare bandite;
  • importo complessivo di 161,2 milioni di euro;
  • +49,7% in numero e -11,7% in valore rispetto al primo trimestre 2019 (erano +61,4% nel numero e +35,9% nel valore nel primo bimestre).

Le dichiarazioni del Presidente OICE

“Tra i dati del mese di marzo si leggono i segnali della tempesta perfetta che rischia di travolgere il nostro settore - ha dichiarato Gabriele Scicolone, Presidente OICE - e tutta l’economia del nostro Paese. Adesso occorre reagire con velocità e fermezza: ampliare il parco dei progetti immediatamente cantierabili a disposizione degli enti locali, liquidare subito i crediti delle imprese immettendo liquidità concreta, stipulare e attuare contratti aggiudicati. La sfida più importante da affrontare riguarda però la c.d. fase 2: si devono definire subito regole cogenti per la riapertura dei cantieri privati e pubblici nella piena sicurezza dei lavoratori, anche mettendo a disposizione presidi sanitari dedicati e DPI sufficienti e rivalutando opportunamente gli oneri della sicurezza. Questa è la sfida più importante e per questo stiamo lavorando ad alcune best practices frutto delle esperienze maturate dalle nostre società in questo mese di lockdown. Per il mercato pubblico occorre intervenire con decisione prevedendo l’utilizzo massiccio, sia pure temporaneo, di procedure semplificate e snelle per avere progetti esecutivi da appaltare ad inizio 2021, rafforzando i controlli a valle e garantendo la qualità progettuale. Siamo invece contro la sospensione tout court del codice appalti che aprirebbe vuoti normativi e ancora maggiore incertezza, con il rischio di bloccare davvero tutto il settore; vediamo poi i commissari straordinari più che altro come strumento di accelerazione dei procedimenti approvativi. Saranno inoltre fondamentali decisi interventi di riduzione di termini, sburocratizzazione, eliminazione di inutili balzelli e spinta alla digitalizzazione dei processi amministrativi".

Il mercato dei servizi di ingegneria e architettura

Anche il mercato di tutti i servizi di ingegneria e architettura nel mese di marzo mostra forti rallentamenti: le gare pubblicate sono state 591 con un valore di 111,3 milioni con un -11,9% nel numero e 38,6% nel valore su febbraio. Rispetto al mese di marzo 2019 il numero cresce del 16,6% ma il valore cala del 17,3%. Nel primo trimestre 2019 per tutti i servizi di ingegneria e architettura il mercato mostra ancora una deriva positiva, infatti sono state bandite 1.757 gare per un importo complessivo di 445,5 milioni di euro che, confrontati con il primo trimestre 2019, mostrano incrementi del 41,5% nel numero (+56,3% il sopra soglia) e del 37,7% nel valore (+43,3% sopra soglia).

I ribassi delle gare

Sono sempre molto alti i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate, in base ai dati raccolti fino alla fine del mese di marzo il ribasso medio sul prezzo a base d'asta per le gare indette nel 2016 è al 42,8%, per quelle indette nel 2017 il ribasso arriva al 40,9%. Le notizie sulle gare pubblicate nel 2018 attestano un ribasso del 40,2%, mentre le prime notizie sulle aggiudicazioni di gare bandite nel 2019 danno un ribasso medio del 39,2%, in leggero calo rispetto agli anni precedenti.

Le gare sulla Gazzetta UE

Le gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria sono passate dalle 254 unità del primo trimestre 2019, alle 397 del trimestre appena trascorso, con un aumento del 56,3%. Nell’insieme dei paesi dell’Unione Europea il numero dei bandi presenta, nello stesso trimestre, una crescita del 7,9%. E’ sempre modesta, anche se in crescita, l’incidenza del nostro paese che si attesta al 4,7%, un dato di gran lunga inferiore rispetto a quello di paesi di paragonabile rilevanza economica: Germania 28,2%, Francia 20,5%, Polonia 11,7%.

Gli appalti integrati

Nel mese di marzo 2020 il valore delle gare miste, cioè di progettazione e costruzione insieme (appalti integrati, project financing, concessioni di realizzazione e gestione) ha raggiunto i 518,8 milioni di euro, con 56 bandi, rispetto a febbraio il valore scende del 23,6% e il numero del 17,6%. Gli appalti integrati da soli in marzo sono 31 per 190,5 milioni di euro di lavori, -34,0 in numero e -41,5% in valore su febbraio. Il valore dei servizi di ingegneria incluso negli appalti integrati nel mese di marzo 2020 è stimabile in 4,9 milioni di euro, era stato di 2,2 milioni di euro nel 2019, è quindi cresciuto del 123,1%.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it



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