Emilia-Romagna e sicurezza territorio: 80 interventi con investimenti per 10,5 milioni di euro
12/08/2016
Nuovo impegno della Regione Emilia-Romagna per la salvaguardia del territorio. Si tratta di un consistente pacchetto di 80 interventi, per un investimento pari a circa 10 milioni e mezzo di euro, destinati a risolvere situazione problematiche in diverse realtà emiliano-romagnole. Di questi, 16 sono opere di ripristino di erosioni spondali e della sezione di deflusso di fiumi e torrenti che saranno svolte "in compensazione", per un valore complessivo di 1 milione 22 mila euro. Il programma, deliberato dalla Giunta regionale, comprende lavori di difesa del suolo, manutenzione idraulica e opere urgenti di protezione civile. Oltre alle opere “in compensazione” (cioè ad interventi di messa in sicurezza dei fiumi, in cui l’appaltatore potrà utilizzare, a titolo di compenso, il materiale prelevato), il Piano stanzia 6,43 milioni di fondi regionali - tra cui 2 milioni destinati al piacentino per continuare la sistemazione dei corsi d'acqua in seguito all'alluvione del settembre 2015 - e 3 milioni resi recentemente disponibili dal Piano clima nazionale. Tra gli altri, sono finanziati due importanti cantieri di mitigazione del rischio idrogeologico e adattamento al cambiamento climatico: il consolidamento della parete est della rupe di San Leo in provincia di Rimini (2 milioni di euro) e il movimento franoso dei Sassi Neri nel comune di Farini (Pc) per 1 milione di euro. Questi ultimi lavori si affiancano ai 107 cantieri per 9,2 milioni già programmati dalla Regione in seguito alle piogge del febbraio e marzo scorsi, per i quali il Dipartimento nazionale di protezione civile ha dato il via libera nei giorni passati. Complessivamente nelle prossime settimane saranno pronte a partire 187 nuove opere per circa 20 milioni di euro.
I cantieri, provincia per provincia
Tra i finanziamenti più rilevanti rientrano, in provincia di Piacenza, 1 milione di euro destinato al ripristino della viabilità provinciale; 170 mila euro per un intervento urgente sulla strada che congiunge Ferriere a Centenaro e 120.000 euro per la viabilità di accesso alla frazione di Lisore nel comune di Cerignale.
In provincia di Parma gli investimenti maggiori riguardano il ripristino del ponte di via Casello sul fiume Taro a Santa Maria del Taro nel comune di Tornolo (110 mila euro), della provinciale 80 di Scurano e dell'abitato di Ruzzano a Palanzano (85 mila euro).
Nel reggiano, con 190 mila euro verrà realizzato un primo stralcio di lavori per la messa in sicurezza e il consolidamento della rupe di Canossa; 156 mila euro saranno destinati al ripristino statico del ponte Lonza e della strada comunale di collegamento all'abitato di Gottano di Vetto, e 140 mila euro alla demolizione e successivo consolidamento di lame rocciose della Pietra di Bismantova nel comune di Castelnovo ne' Monti.
Nel modenese, 70 mila euro saranno destinati al completamento dei lavori di sistemazione del versante, all’esecuzione di drenaggi e alla ricostruzione totale della massicciata stradale di via Lamalunga in comune di Palagano e alla messa in sicurezza della comunale “La Merizzana” in comune di Pievepelago.
A Casalfiumanese, in provincia di Bologna, 485.000 euro saranno investiti per il primo stralcio dell'intervento urgente di demolizione dell'impalcato del ponte sul fiume Santerno di via di Macerato in località Carseggio, con la successiva ricostruzione di spalle e raccordi stradali.
A Ravenna con 90 mila euro si procederà al rialzo della strada e dell'argine di collegamento dell'area militare di Casalborsetti.
Per il territorio forlivese-cesenate sono finanziati tra l'altro lavori per assicurare il funzionamento delle Porte Vinciane di Cesenatico (160.000 euro) e il ripristino della strada provinciale 9 nel comune di Montiano (280.000 euro).
In provincia di Rimini, gli interventi più significativi, oltre a quelli sulla rupe di San Leo, riguardano la messa in sicurezza del serbatoio idrico e della stazione di pompaggio nella località di Fontebuona nel comune di Poggio Torriana, interessati da un movimento franoso (150.000 euro).
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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