Emilia Romagna: in arrivo 150 milioni per la difesa del suolo
08/11/2010
Sui finanziamenti statali ripartiti dal Ministero, all’Emilia-Romagna compete una quota di oltre 90 milioni di euro mentre la Regione metterà a disposizione un cofinanziamento per oltre 60 milioni di risorse del bilancio regionale finalizzati a interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico.
Il presidente della Regione Vasco Errani ha commentato la firma dell’accordo sottolineando “il positivo approccio di intervento a sistema che ha caratterizzato il lavoro compiuto” e ha auspicato che i finanziamenti “siano messi presto a disposizione da parte del Governo anche perché in questo accordo la Regione Emilia-Romagna si è fortemente impegnata mettendo a disposizione risorse proprie”.
“E’ un lavoro che abbiamo iniziato da tempo - ha aggiunto Errani - e che vogliamo proseguire con forza e coerenza per prevenire il più possibile e mettere in sicurezza il territorio. E’ chiaro che questo è un primo passo.
E’ necessario fare molto di più ed è per questo che continuo a insistere sulla necessità di definire a livello nazionale - Governo, Regioni ed Enti locali - un piano decennale che faccia fare un salto di qualità al paese e dove ciascun livello istituzionale faccia la propria parte. E’ questo quello di cui ha bisogno l’Italia”.
Con la sottoscrizione dell’accordo con il Governo e partendo
dalle criticità presenti nel territorio, la Regione si è mossa per
poter accedere in tempi rapidi sia ai finanziamenti che sono
già nella disponibilità del Ministero sia a quelli previsti
dalla finanziaria 2010.
L’assessore regionale alla Difesa del suolo Paola
Gazzolo, condividendo quanto dichiarato dal ministro
all’Ambiente Stefania Prestigiacomo a margine dell’inaugurazione di
Ecomomdo alla Fiera di Rimini, sulla necessità che le risorse per i
fondi per il piano contro il dissesto idrogeologico siano
effettivamente accreditate, ha ribadito però la necessità che
“queste risorse siano al di fuori del patto di stabilità per poter
essere prontamente utilizzate.
Con tali finanziamenti - ha detto Gazzolo - si potranno portare a
conclusione alcuni importanti interventi strutturali, come
le casse di espansione sugli affluenti del Po e nel bacino del
Reno, e attuare interventi di manutenzione diffusa dei versanti,
del reticolo idrografico e della costa in una visione pluriennale
che veda la manutenzione e la prevenzione come vero strumento per
uscire dalla logica dell’intervento di riparazione post
evento”.
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