Emilia Romagna: in arrivo 2 milioni per la tracciabilità dei rifiuti
08/02/2010
E´stato firmato un contratto di programma tra Regione
Emilia–Romagna e Confservizi, associazione delle aziende di
servizio pubblico locale per gli investimenti in nuove tecnologie
che migliorino il monitoraggio e il controllo di tutta la filiera
dei rifiuti urbani con l’obiettivo di prevenirne il traffico e lo
smaltimento illegale.
In base all´accordo la Regione, che nel Piano di azione ambientale si è impegnata a stanziare 2 milioni di euro per questo tipo di interventi, finanzierà i progetti di investimento presentati dalle aziende di gestione dei servizi ambientali associate a Confservizi, che consentano un’attenta e puntuale tracciabilità dei rifiuti, dalla produzione fino alla smaltimento. In particolare, saranno ammessi al finanziamento i progetti di investimento in tecnologie e software che permetteranno di tracciare i conferimenti e i flussi di rifiuti urbani avviati a recupero, il percorso degli automezzi utilizzati per il trasporto anche attraverso sistemi di controllo satellitari, mappare i contenitori.
Si potrà così conoscere con precisione il percorso seguito dai rifiuti, dal cassonetto all’impianto di trattamento e di capire esattamente ciò che, dalla raccolta differenziata, viene poi recuperato. L´accordo darà un significativo contributo al raggiungimento dell’obiettivo, fissato dalle direttive comunitarie, di avviare a recupero, entro il 2020, il 50% dei rifiuti complessivamente prodotti. L’accordo dura tre anni: un comitato paritetico, formato da rappresentanti della Regione e di Confservizi avrà il compito di individuare i progetti finanziabili, che dovranno coprire in maniera omogenea tutto il territorio regionale.
“Sulla tracciabilità dei rifiuti in Emilia-Romagna non partiamo certo da zero, – sottolinea l’assessore all’Ambiente Lino Zanichelli – grazie alla forza di un sistema industriale di gestione che si basa su trasparenza e legalità. Ora questo contratto di programma ci consentirà di realizzare assieme a Confservizi i migliori progetti e di fare un passo avanti: più controllo pubblico dei percorsi e del territorio e coinvolgimento del sistema privato a garanzia di una trasparenza che deve riguardare tutti i rifiuti, compresi quelli produttivi.”
© Riproduzione riservata
In base all´accordo la Regione, che nel Piano di azione ambientale si è impegnata a stanziare 2 milioni di euro per questo tipo di interventi, finanzierà i progetti di investimento presentati dalle aziende di gestione dei servizi ambientali associate a Confservizi, che consentano un’attenta e puntuale tracciabilità dei rifiuti, dalla produzione fino alla smaltimento. In particolare, saranno ammessi al finanziamento i progetti di investimento in tecnologie e software che permetteranno di tracciare i conferimenti e i flussi di rifiuti urbani avviati a recupero, il percorso degli automezzi utilizzati per il trasporto anche attraverso sistemi di controllo satellitari, mappare i contenitori.
Si potrà così conoscere con precisione il percorso seguito dai rifiuti, dal cassonetto all’impianto di trattamento e di capire esattamente ciò che, dalla raccolta differenziata, viene poi recuperato. L´accordo darà un significativo contributo al raggiungimento dell’obiettivo, fissato dalle direttive comunitarie, di avviare a recupero, entro il 2020, il 50% dei rifiuti complessivamente prodotti. L’accordo dura tre anni: un comitato paritetico, formato da rappresentanti della Regione e di Confservizi avrà il compito di individuare i progetti finanziabili, che dovranno coprire in maniera omogenea tutto il territorio regionale.
“Sulla tracciabilità dei rifiuti in Emilia-Romagna non partiamo certo da zero, – sottolinea l’assessore all’Ambiente Lino Zanichelli – grazie alla forza di un sistema industriale di gestione che si basa su trasparenza e legalità. Ora questo contratto di programma ci consentirà di realizzare assieme a Confservizi i migliori progetti e di fare un passo avanti: più controllo pubblico dei percorsi e del territorio e coinvolgimento del sistema privato a garanzia di una trasparenza che deve riguardare tutti i rifiuti, compresi quelli produttivi.”
a cura di www.regione.emilia-romagna.it
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