Emilia Romagna: oltre 15 milioni per interventi immediati su edifici religiosi inagibili
12/12/2012
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La spesa complessiva, di 15.142.800 euro, trova copertura finanziaria nell’ambito dello stanziamento previsto dall’articolo 2 del decreto legge n. 74 del 6 giugno scorso.
Con lo stesso atto vengono finanziati anche gli interventi relativi alla riparazione o ripristino di chiese (S. Mamante di Medicina, S. Giovanni Battista di Copparo, Natività di Maria Vergine di Voghiera, S. Clemente e S. Giovanni Decollato di Portomaggiore, S. Vito di Ostellato, S. Rocco di Campegine) che, pur presentando un nesso di causalità con gli eventi sismici, si trovano in comuni che non fanno parte del cosiddetto “cratere”, considerato che l’agibilità venuta meno a seguito degli eventi sismici.
La quasi totalità degli edifici religiosi situati nei territori
interessati dal terremoto è stata dichiarata, con ordinanze
sindacali, inagibile. La struttura commissariale si è basata anche
su indicazioni fornite da un report della Conferenza Episcopale
Emilia Romagna, Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici.
Il provvedimento e i suoi allegati sono consultabili
sul sito www.regione.emilia-romagna.it/terremoto
nella sezione ‘Atti per la ricostruzione’. L’ordinanza sarà
pubblicata sul Bollettino ufficiale telematico della Regione
Emilia-Romagna (Burert).
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