Emilia Romagna seconda in Italia per raccolta rifiuti RAEE
16/06/2015
Emilia-Romagna seconda in Italia per la raccolta dei
rifiuti da apparecchiature elettriche ed
elettroniche, i cosiddetti Raee. Con quasi 22 mila
tonnellate (21.918.935 chilogrammi), l’1% in più rispetto al
2013, mantiene la posizione anche nel 2014. Risultati superiori
alla media nazionale anche per la raccolta pro capite e per il
numero dei centri di raccolta.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti - ha affermato Gazzolo - che rendono merito alla sensibilità dei cittadini della nostra regione e alle attività finora intraprese. Proprio perché consideriamo questo settore strategico oggi siamo i primi in Italia a siglare un accordo green, che punta a dare ancora maggiore impulso alla raccolta e a raggiungere il traguardo che l’Europa ci pone: arrivare entro il 2019 a raddoppiare la raccolta dei Raee. Con questa intesa - ha concluso - aggiungiamo un tassello importante al Piano regionale per la gestione dei rifiuti, con cui puntiamo alla riduzione del 20% della produzione e al 70% del riciclo”.
I dati emergono dal Dossier annuale Emilia-Romagna realizzato dal Centro di coordinamento Raee, illustrato alla stampa dall’assessore regionale alle Politiche ambientali Paola Gazzolo, dal direttore generale del Centro di Coordinamento Raee Fabrizio Longoni e dal direttore di Atersir (Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti) Vito Belladonna.
I Raee sono rifiuti particolari per il loro potenziale impatto ambientale: si tratta di ciò che rimane degli elettrodomestici, grandi e piccoli, e degli oggetti tecnologici come computer e telefoni cellulari che vengono buttati via. Rifiuti che, se adeguatamente trattati, rappresentano invece una fonte di risorse di elevato valore economico, che possono essere riutilizzati nei cicli produttivi.
Cosa prevede l'accordo
Siglato tra Regione, Atersir e Centro di Coordinamento Raee ha l’obiettivo primario di favorire la consegna dei Raee domestici nei centri di raccolta pubblici mediante la semplificazione delle modalità di accesso e di promuovere specifiche campagne di sensibilizzazione e di informazione tra cittadini e operatori della filiera, come manutentori e installatori di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Tra le finalità anche quella di incentivare la tracciabilità dei flussi di raccolta e il riciclo dei rifiuti, obiettivo in linea con il Piano regionale di gestione dei rifiuti - in fase di approvazione - che punta alla gestione sostenibile da realizzare attraverso prevenzione, raccolta differenziata e recupero di materia. L’accordo si colloca nell’ambito di analoghe iniziative già attivate dalla Regione e finalizzate a sostenere lo sviluppo dell’industria green, a fare impresa e a creare nuova occupazione.
© Riproduzione riservata
“Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti - ha affermato Gazzolo - che rendono merito alla sensibilità dei cittadini della nostra regione e alle attività finora intraprese. Proprio perché consideriamo questo settore strategico oggi siamo i primi in Italia a siglare un accordo green, che punta a dare ancora maggiore impulso alla raccolta e a raggiungere il traguardo che l’Europa ci pone: arrivare entro il 2019 a raddoppiare la raccolta dei Raee. Con questa intesa - ha concluso - aggiungiamo un tassello importante al Piano regionale per la gestione dei rifiuti, con cui puntiamo alla riduzione del 20% della produzione e al 70% del riciclo”.
I dati emergono dal Dossier annuale Emilia-Romagna realizzato dal Centro di coordinamento Raee, illustrato alla stampa dall’assessore regionale alle Politiche ambientali Paola Gazzolo, dal direttore generale del Centro di Coordinamento Raee Fabrizio Longoni e dal direttore di Atersir (Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti) Vito Belladonna.
I Raee sono rifiuti particolari per il loro potenziale impatto ambientale: si tratta di ciò che rimane degli elettrodomestici, grandi e piccoli, e degli oggetti tecnologici come computer e telefoni cellulari che vengono buttati via. Rifiuti che, se adeguatamente trattati, rappresentano invece una fonte di risorse di elevato valore economico, che possono essere riutilizzati nei cicli produttivi.
Cosa prevede l'accordo
Siglato tra Regione, Atersir e Centro di Coordinamento Raee ha l’obiettivo primario di favorire la consegna dei Raee domestici nei centri di raccolta pubblici mediante la semplificazione delle modalità di accesso e di promuovere specifiche campagne di sensibilizzazione e di informazione tra cittadini e operatori della filiera, come manutentori e installatori di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Tra le finalità anche quella di incentivare la tracciabilità dei flussi di raccolta e il riciclo dei rifiuti, obiettivo in linea con il Piano regionale di gestione dei rifiuti - in fase di approvazione - che punta alla gestione sostenibile da realizzare attraverso prevenzione, raccolta differenziata e recupero di materia. L’accordo si colloca nell’ambito di analoghe iniziative già attivate dalla Regione e finalizzate a sostenere lo sviluppo dell’industria green, a fare impresa e a creare nuova occupazione.
a cura di www.regione.emilia-romagna.it
© Riproduzione riservata
- Tag: