Energie rinnovabili: la regione Umbria presenta cartografia siti inidonei per impianti
29/09/2011
Con lo scopo di individuare le aree non idonee all'istallazione di
impianti per la produzione di energia elettrica da fonti
rinnovabili, la Regione Umbria ha realizzato delle cartografie
consultabili anche attraverso pagine web dedicate. L'iniziativa è
stata illustrata stamani a Perugia dall'assessore regionale
all'Ambiente, Silvano Rometti, ai rappresentanti degli enti locali,
agli operatori e ai cittadini interessati.
""La Regione Umbria - ha spiegato l'assessore Rometti - ha approvato il regolamento sulla 'Disciplina regionale per l'installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili', concludendo un lungo iter partecipativo che ha visto un confronto serrato con tutti i soggetti interessati, sia con il Tavolo dell'Alleanza, sia con gli Enti locali competenti del governo del territorio. La disciplina regionale individua le 'aree non idonee' in ragione dei diversi valori paesaggistici riconosciuti e tutelati, stabilendo specifici vincoli per gli ambiti del territorio umbro di notevole pregio, volti quindi ad escludere o limitare la realizzazione di nuovi impianti, avendo cura, in ogni caso, di attenuare l'impatto negativo degli interventi ammessi".
L'assessore, dopo aver evidenziato l'importanza della green economy - che lo scorso anno, solo per il fotovoltaico, ha visto in Umbria investimenti per un miliardo e mezzo di euro - ha precisato che "l'installazione di tali impianti comporta una significativa modificazione dell'uso del suolo, per cui era necessario stabilire limiti e regole certe. Tutto ciò - ha aggiunto - si basa sulla convinzione ispiratrice della politica energetica regionale e cioè sulla convinzione che l'innalzamento della competitività del territorio non deve prescindere dalla sostenibilità ambientale e territoriale del sistema energetico". "In questo contesto - conclude Rometti - la cartografia che presentiamo oggi, offre una ricognizione per l'individuazione territoriale delle aree non idonee a scala regionale. Si tratta di uno strumento che faciliterà il lavoro degli enti locali e degli operatori e che risulterà utile ai cittadini che vogliono investire in questo settore dinamico, ma ancora 'giovane', dell'economia".
La cartografia regionale - è stato detto durante l'incontro - è pubblicata all'indirizzo www.umbriageo.regione.umbria.it ed è ricognitiva per l'individuazione territoriale delle aree non idonee a scala regionale. La sua rappresentazione è alla scala 1:100.000 ed è disponibile on line anche nella versione sovrapposta alla mappa topografica. La scala di origine degli strati informativi rappresentati è variabile nel rapporto 1:10.000 e 1:25.000. Pertanto nella localizzazione puntuale degli impianti sarà necessario effettuare approfondimenti negli strumenti urbanistici a scala comunale. Alcuni strati informativi non sono presenti nelle cartografie pubblicate in quanto sono nella disponibilità dei Comuni, che sono tenuti a delimitare nel dettaglio ambiti di interesse, sulla base di specifiche disposizioni normative regionali.
© Riproduzione riservata
""La Regione Umbria - ha spiegato l'assessore Rometti - ha approvato il regolamento sulla 'Disciplina regionale per l'installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili', concludendo un lungo iter partecipativo che ha visto un confronto serrato con tutti i soggetti interessati, sia con il Tavolo dell'Alleanza, sia con gli Enti locali competenti del governo del territorio. La disciplina regionale individua le 'aree non idonee' in ragione dei diversi valori paesaggistici riconosciuti e tutelati, stabilendo specifici vincoli per gli ambiti del territorio umbro di notevole pregio, volti quindi ad escludere o limitare la realizzazione di nuovi impianti, avendo cura, in ogni caso, di attenuare l'impatto negativo degli interventi ammessi".
L'assessore, dopo aver evidenziato l'importanza della green economy - che lo scorso anno, solo per il fotovoltaico, ha visto in Umbria investimenti per un miliardo e mezzo di euro - ha precisato che "l'installazione di tali impianti comporta una significativa modificazione dell'uso del suolo, per cui era necessario stabilire limiti e regole certe. Tutto ciò - ha aggiunto - si basa sulla convinzione ispiratrice della politica energetica regionale e cioè sulla convinzione che l'innalzamento della competitività del territorio non deve prescindere dalla sostenibilità ambientale e territoriale del sistema energetico". "In questo contesto - conclude Rometti - la cartografia che presentiamo oggi, offre una ricognizione per l'individuazione territoriale delle aree non idonee a scala regionale. Si tratta di uno strumento che faciliterà il lavoro degli enti locali e degli operatori e che risulterà utile ai cittadini che vogliono investire in questo settore dinamico, ma ancora 'giovane', dell'economia".
La cartografia regionale - è stato detto durante l'incontro - è pubblicata all'indirizzo www.umbriageo.regione.umbria.it ed è ricognitiva per l'individuazione territoriale delle aree non idonee a scala regionale. La sua rappresentazione è alla scala 1:100.000 ed è disponibile on line anche nella versione sovrapposta alla mappa topografica. La scala di origine degli strati informativi rappresentati è variabile nel rapporto 1:10.000 e 1:25.000. Pertanto nella localizzazione puntuale degli impianti sarà necessario effettuare approfondimenti negli strumenti urbanistici a scala comunale. Alcuni strati informativi non sono presenti nelle cartografie pubblicate in quanto sono nella disponibilità dei Comuni, che sono tenuti a delimitare nel dettaglio ambiti di interesse, sulla base di specifiche disposizioni normative regionali.
a cura di www.regione.umbria.it
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