Enrico Giovannini, chi è il nuovo Ministro delle Infrastrutture?
di Redazione tecnica - 18/02/2021
È arrivato l'ok dal Senato per il nuovo esecutivo guidato da Mario Draghi. Oggi il voto di fiducia della Camera dei Deputati sul nuovo esecutivo composto da una squadra di Ministri molto equilibrata tra volti noti della politica e tecnici. Tra questi c'è Enrico Giovannini, nominato nuovo ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
Vita privata e "mal di social"
Giovannini è nato a Roma nel 1957. Sposato, ha due figli, della sua vita privata tende sempre a far conoscere poco, anzi pochissimo. Non ama i social, tanto che non possiede nessun account nei principali social, come Facebook, Twitter o Instagram.
Una carriera da docente e l'incarico con Letta
Giovannini è un volto già visto nel mondo della politica italiana. Non solo per il suo incarico da presidente dell'Istat che ha ricoperto dal 2009 al 2013, ma anche per essere stato ministro del lavoro e delle politiche sociali tra il 2013 e il 2014 quando a capo del governo c'era Enrico Letta. Ma Giovannini "nasce" docente. E', infatti, professore ordinario di statistica economica all'Università di Roma "Tor Vergata". Qui insegna Statistica e Analisi e Politiche per lo Sviluppo Sostenibile. M è anche docente di Sviluppo Sostenibile presso l'Università Luiss e la Scuola Nazionale di Amministrazione (Sna), Senior Fellow della Luiss School of European Political Economy, Associate Senior Research Fellow del Centre for European Policy Studies. Collabora con il Joint Research Centre della Commissione Europea. Tra le sue pubblicazioni "L’Utopia Sostenibile" (Laterza, Bari, 2018), "Le statistiche economiche" (il Mulino, Bologna, 2015), "Scegliere il futuro. Conoscenza e politica al tempo dei Big Data" (Il Mulino, 2014), "Understanding Economic Statistics. An OECD Perspective" (OECD, Paris, 2008).
Gli studi e gli inizi della carriera
Giovannini ama l'economia e la statistica. Si è laureato nel 1981 in Economia e Commercio a La Sapienza di Roma e poco dopo è stato assunto come ricercatore presso l'Istituto Nazionale di Statistica (Istat), occupandosi di contabilità nazionale e analisi economica. Istat che guiderà per quasi 4 anni dal 20019 al 2013. Nel dicembre del 1989 si trasferisce presso l'Istituto Nazionale per lo Studio della Congiuntura (Isco) con l'incarico di dirigente di ricerca. Qui si occupa di analisi di carattere monetario e finanziario. Nel gennaio del 1992 torna all'Istat come responsabile del servizio studi econometrici e nel dicembre dell'anno successivo è nominato responsabile del Dipartimento di contabilità nazionale e analisi economica. Dal gennaio 1997 al dicembre 2000 assume la direzione del Dipartimento delle statistiche economiche. Giovannini si occupa, principalmente dello sviluppo di modelli econometrici dell'economia italiana. E' anche consulente del Centro Studi Confindustria e del Ministero del Tesoro per lo sviluppo di modelli econometrici dell'economia italiana e per la previsione del bilancio pubblico.
Giovannini e l'Ocse
Per ben otto anni, e quindi dal 2001 al 2009, il ministro Giovannini è stato "Chief Statistician e Director of the Statistics Directorate" all'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) di Parigi. Sotto la sua direzione l'Ocse ha realizzato una riforma complessiva del proprio sistema statistico, sviluppato un sistema informativo statistico i cui componenti sono utilizzati da altre istituzioni internazionali (Onu, Fondo Monetario Internazionale, Unesco, ecc.) e profondamente innovato i propri prodotti. Nel 2004 ha organizzato il primo Forum Mondiale su "Statistica, Conoscenza e Politica", a partire dal quale ha lanciato il "Global Project on Measuring the Progress of Societies", progetto di ricerca globale sulla "Misurazione del progresso delle società", condotto dall'Ocse in collaborazione con la Commissione europea, la Banca Mondiale e le Nazioni Unite, avente lo scopo di promuovere lo sviluppo di indicatori chiave (in campo economico, sociale ed ambientale), per fornire un quadro completo di come si evolve il benessere di una società. Il Global Project ha stimolato la nascita di un movimento mondiale per andare "oltre il Pil", grazie al quale sono nate numerose iniziative nazionali ed internazionali di natura scientifica e politica.
Gli incarichi in politica
Giovannini è un volto noto al mondo della politica italiana. Fu l'ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi a volerlo nel 2011 a capo del "Gruppo di lavoro Economia non osservata e flussi finanziari" che si occupava delle misure di contrasto all'evasione fiscale. Sempre nello stesso periodo ha guidato la "Commissione governativa per il livellamento retributivo Italia-Europa", per studiare il taglio dei costi della politica e la differenza fra gli stipendi dei parlamentari italiani e quelli del resto d'Europa. Nel 2013 l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo nominò tra i "saggi" con il compito di indicare le priorità per uscire dalla crisi economica e istituzionale. Poi, come detto, l'incarico da ministro del Lavoro nel governo Letta e il ritorno alla "cattedra" prima di tornare come ministro con Mario Draghi.
Codice dei contratti e Testo Unico Edilizia
Ancora non conosciamo le intenzioni del nuovo Ministro in merito al Codice dei contratti e al Testo Unico Edilizia. Nel primo caso la situazione è abbastanza ingarbugliata e non semplice da gestire. La normativa sugli appalti pubblici si scontra con la riforma del 2016 non ancora completata, in stand by nell'attesa di un Regolamento unico che non vedrà mai la luce ma che ha bloccato molti provvedimenti attuativi.
La situazione del Testo Unico Edilizia, invece, è diversa. In questo caso recentemente il Tavolo tecnico istituito presso il Consiglio Superiore dei lavori pubblici (CSLP) ha completato il percorso di revisione del DPR n. 380/2001 con una nuova proposta di legge definita "Disciplina delle Costruzioni" che ha lo scopo di migliorare e innovare una normativa edilizia.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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