Esperto del giudice e CTU: compensi legati alla complessità della prestazione
11/01/2016
Che sia necessario rivedere le norme sui compensi dell'esperto o
dello stimatore nominato dal giudice o dall'ufficiale giudiziario e
definire dei correttivi che assicurino il giusto riconoscimento
professionale e un'equa remunerazione, è ormai stato evidenziato un
po' da tutti.
Le modifiche apportate dall'art. 13 del D.L. n. 83/2015 (convertito
dalla Legge 6 agosto 2015, n. 132 - S.O. n. 50 della G.U. n.
192/2015) all'art. 161 delle disposizioni per l'attuazione del
codice di procedura civile hanno, infatti, causato malumore agli
esperti stimatori che hanno contestato una norma che lega il
compenso al prezzo ricavato dalla vendita dell'immobile, prevedendo
acconti non superiori al 50% del compenso calcolato sulla base del
valore di stima.
Su questa norma è intervenuto:
- l'arch. Graziano Castello, professionista esperto del giudice per il Tribunale di Imperia e per la Corte d'Appello di Genova, autore di numerose pubblicazioni in tema di valutazione immobiliare e manuali per il CTU, tra le quali Esecuzioni Immobiliari e Il nuovo Manuale del CTU, che ha subito richiesto la revisione di una norma da lui ritenuta "assurda" (leggi articolo)
- l'ing. Giovanni Margiotta, Presidente dellOrdine degli Ingegneri di Palermo, che ha parlato di una norma che "lede la dignità del professionista, che sarà sempre meno motivato a rendere, anche in tale ambito, prestazione di qualità" (leggi articolo);
- l'ing. Fabio S. Corvo, Presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Caltanissetta, che ha definito la questione "gravissima" perché la tariffa professionale viene legata ad una vendita all'asta che, vista la crisi immobiliare, potrebbe non avvenire mai" (leggi articolo);
- la Rete delle Professioni Tecniche, che ha parlato di una "ingiusta e rischiosa dilazione del termine di pagamento dell'esperto o dello stimatore immobiliare, che sarà costretto ad attendere il perfezionamento della vendita per ottenere la liquidazione del proprio compenso" e di una "quasi certa riduzione permanente della misura del compenso spettante a tale categoria di professionisti, dovuta al frequente fenomeno delle vendite "al ribasso" rispetto al valore del bene inizialmente stimato" (leggi articolo);
- l'arch. Salvo Garofalo, Presidente di Inarsind, che ha definito "umiliante, avvilente e mortificante" l'attuale onorario dei CTU (leggi articolo);
- l'associazione Geomobilitati, che ha parlato di una norma che "offende la dignità professionale e impoverisce l'assoluta importanza del nostro ruolo" (leggi articolo).
Da segnalare la petizione lanciata da E-Valuations,
associazione nata nel 2007 e promossa da un gruppo di valutatori,
costituito da accademici ed esperti professionisti, al fine di
promuovere ed affermare le figure specialistiche del Valutatore
Indipendente e del Rilevatore di Dati Immobiliari, soggetti in
grado di applicare principi e criteri estimativi univoci, che
possono condurre a risultati certi, condivisibili e replicabili,
nel rispetto degli International Valuation Standards (IVS), degli
European Valuation Standards (EVS), dei Principi Contabili
Internazionali (IAS/IFRS) e delle Linee Guida per la valutazione
degli immobili.
La petizione riDare DIGNITÀ all'Esperto Stimatore
(CTU), indirizzata la Presidente del Consiglio,
Matteo Renzi, al Ministro della Giustizia, Andrea
Orlando, al Viceministro della Giustizia, Enrico Costa,
al Coordinatore della Rete delle Professioni Tecniche, Armando
Zambrano e al responsabile del settore credito dell'Abi
(Associazione Bancaria Italiana), Angelo Peppetti, si poggia
su 3 capisaldi:
- affidare gli incarichi per meritocrazia non soggettiva ma oggettiva, utilizzando la norma UNI 11558:2014 Valutatore Immobiliare Requisiti di conoscenza, abilità e competenza;
- richiedere all’esperto stimatore l'applicazione delle migliori pratiche estimative internazionali sia per la determinazione del Valore di mercato, come previsto dalla norma UNI 11612:2015 Stima del valore di mercato degli immobili;
- disancorare definitivamente il compenso dell’esperto stimatore sia dal valore sia dal prezzo del bene periziato, legandolo esclusivamente alla complessità dell'attività svolta (in modo da garantire l'assoluta indipendenza del perito)
Come indicato nella petizione "il compenso dell'Esperto
Stimatore del Giudice non può essere legato al prezzo di vendita
degli immobili. Le modifiche introdotte dalla Legge 6 agosto 2015,
n. 132 agli Art. 568 c.p.c. e Art. 161 disp. att. c.p.c. hanno
evidenziato in questi mesi la loro contraddizione, pur avendo posto
la necessaria attenzione sui temi della giusta durata del processo
di esecuzione immobiliare, sulla dicotomia fra valore e prezzo,
nonché sul giusto compenso da riconoscere al perito estimatore
ausiliario del giudice e hanno di fatto tolto la
“dignità”all’attività dell’Esperto Stimatore".
Secondo E-Valuations "Una corretta e affidabile
valutazione svolta da un professionista qualificato e certificato
in applicazione delle migliori pratiche estimative internazionali
il cui giusto compenso è completamente svincolato dal valore o dal
prezzo consente di tutelare gli interessi di tutte le parti
coinvolte: creditore procedente (spesso Istituti Bancari),
creditori intervenuti, debitore esecutato e comproprietari
(Cittadini e Consumatori), custode e delegato alla
vendita".
Per firmare la petizione CLICCA QUI.
© Riproduzione riservata
- Tag: