FRENATA DEL CARO-MATTONE
04/09/2007
Dopo la crescita “alle stelle” dei prezzi degli immobili e degli
affitti il mercato immobiliare sembra registrare una “temporanea”
inversione. Lo conferma, sulla scia delle previsioni su una frenata
del caro-mattone per il secondo semestre dell'anno, l'Agenzia
ricerche economiche sociali (Ares), che ha effettuato un'indagine
sul campo, calcolando le variazioni di prezzi e di canoni d'affitto
tra giugno 2006 e giugno 2007.
Dall'indagine, che prende come parametro un'abitazione tipo di 90 metri quadri situata in una zona intermedia di tre città ad alta tensione abitativa (Roma, Milano e Napoli), emerge che i prezzi delle abitazioni sono calati in un anno con percentuali che variano dal 10-12% a Roma al 6-9% a Napoli. Anche i canoni di affitto si sono ridotti nell'arco di un anno, con una differenza che va dai 200 euro in meno a Roma ai 100 euro in meno a Napoli.
L'analisi, condotta attraverso una serie di intervista ad operatori del settore, evidenzia anche che, per le tre città prese in considerazione, si sarebbero verificate sostanziali riduzioni anche nelle realtà abitative periferiche (con cali dal 5 all'8%). “Immutati” restano invece i prezzi e i canoni degli stabili in vendita o in affitto nei centri storici, per i quali “la domanda - precisa l'Ares - proveniente soprattutto da ceti privilegiati, è meno elastica”.
L'inversione di rotta del mercato immobiliare, secondo l'Ares, “può costituire un primo passo per far comprendere agli amministratori pubblici l'importanza e la necessità di intervenire decisamente sulla politica della casa, senza più lasciare libero sfogo al mercato selvaggio”.
Fonte: www.demaniore.com
© Riproduzione riservata
Dall'indagine, che prende come parametro un'abitazione tipo di 90 metri quadri situata in una zona intermedia di tre città ad alta tensione abitativa (Roma, Milano e Napoli), emerge che i prezzi delle abitazioni sono calati in un anno con percentuali che variano dal 10-12% a Roma al 6-9% a Napoli. Anche i canoni di affitto si sono ridotti nell'arco di un anno, con una differenza che va dai 200 euro in meno a Roma ai 100 euro in meno a Napoli.
L'analisi, condotta attraverso una serie di intervista ad operatori del settore, evidenzia anche che, per le tre città prese in considerazione, si sarebbero verificate sostanziali riduzioni anche nelle realtà abitative periferiche (con cali dal 5 all'8%). “Immutati” restano invece i prezzi e i canoni degli stabili in vendita o in affitto nei centri storici, per i quali “la domanda - precisa l'Ares - proveniente soprattutto da ceti privilegiati, è meno elastica”.
L'inversione di rotta del mercato immobiliare, secondo l'Ares, “può costituire un primo passo per far comprendere agli amministratori pubblici l'importanza e la necessità di intervenire decisamente sulla politica della casa, senza più lasciare libero sfogo al mercato selvaggio”.
Fonte: www.demaniore.com
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