FUMATA BIANCA AL CONSIGLIO DEI MINISTRI
26/01/2007
Fumata bianca per le modifiche al Codice dei contratti nella seduta
del Consiglio dei Ministri di ieri 25 gennaio.
L’esecutivo su proposta del Ministro delle infrastrutture, Antonio Di Pietro, e del Ministro per le politiche europee, Bonino sono stati approvati:
Tutto come avevamo previsto, quindi, e, saltata (dopo le audizioni del Ministro di Pietro alle competenti Commissioni di camera e Senato) la possibilità di inserire nel primo decreto correttivo le ulteriori modifiche predisposte dal Ministro stesso con un ulteriore decreto correttivo, il Governo ha scelto la strada più ovvia e rispettosa delle norme e cioè quella di approvare definitivamente il decreto legislativo relativo al primo correttivo in cui sono state inserite anche le proroghe degli istituti a suo tempo sospesi sino al 3 gennaio, con on l’art. 1-octies della legge n. 228/2006, che modifica il Decreto legislativo n. 163/2006 e precisamente quelli relativi:
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L’esecutivo su proposta del Ministro delle infrastrutture, Antonio Di Pietro, e del Ministro per le politiche europee, Bonino sono stati approvati:
- un decreto legislativo, sul quale sono stati acquisiti i pareri della Conferenza unificata, del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari, che garantisce il pieno rispetto del dettato del recente Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, apportando alcune necessarie modifiche che rideterminano l’efficacia temporale di istituti nuovi (lasciando inalterato quanto previsto come obbligatorio dagli indirizzi comunitari) e apportano correzioni formali in funzione di una maggiore razionalizzazione della normativa, sia in termini di costi sia di semplificazione delle procedure;
- uno schema di decreto legislativo, sul quale verranno acquisiti i pareri prescritti, che contiene ulteriori norme modificative e correttive del medesimo Codice dei contratti pubblici (in materia di procedura negoziata con e senza bando, accordi quadro, misure per rafforzare la vigilanza in materia di contratti pubblici), finalizzate ad accrescere la trasparenza, a snellire le procedure, a garantire una maggiore aderenza al dettato comunitario.
Tutto come avevamo previsto, quindi, e, saltata (dopo le audizioni del Ministro di Pietro alle competenti Commissioni di camera e Senato) la possibilità di inserire nel primo decreto correttivo le ulteriori modifiche predisposte dal Ministro stesso con un ulteriore decreto correttivo, il Governo ha scelto la strada più ovvia e rispettosa delle norme e cioè quella di approvare definitivamente il decreto legislativo relativo al primo correttivo in cui sono state inserite anche le proroghe degli istituti a suo tempo sospesi sino al 3 gennaio, con on l’art. 1-octies della legge n. 228/2006, che modifica il Decreto legislativo n. 163/2006 e precisamente quelli relativi:
- all’appalto integrato nei settori ordinari (art. 53, commi 2 e 3);
- al dialogo competitivo (art. 58);
- al divieto di subappalto per l’impresa ausiliaria in caso di avvalimento (art. 49);
- all’accordo quadro nei settori ordinari (art. 59);
- all’ampliamento della trattativa privata ( artt. 56 e 57);
- alle centrali di committenza (art. 33);
- all’abrogazione del criterio per l’aggiudicazione dei contratti relativo alla maggiore entità di lavori e servizi che il general contractor si impegna a subaffidare a terzi (art. 177, comma 4, lettera f),
A cura di Paolo
Oreto
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