Fondi europei per le libere professioni: Tajani scrive a Delrio
22/04/2014
Antonio Tajani, Commissario per l'Industria e vicepresidente
della Commissione ha recentemente inviato una nota al
sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano
Delrio con cui ha raccomandato il Governo italiano di
adoperarsi affinché i liberi professionisti possano essere
destinatari dei fondi europei. La raccomandazione fa seguito
all’adozione da parte della Commissione europea, nel quadro delle
politiche per la crescita, di un piano per i liberi
professionisti (clicca qui).
Ma mentre a Bruxelles decollava il piano d’azione a favore dei liberi professionisti, a Roma il sottosegretario Delrio aveva convocato il Forum del Partenariato economico e sociale per definire le linee guida per la programmazione 2014/2020 dei finanziamenti comunitari. Ma all’incontro non sono stati invitati né Confprofessioni né le rappresentanze dei professionisti.
"I liberi professionisti possono essere beneficiari anche di fondi strutturali e spero quindi che l'Italia - scrive Tajani a Delrio - sappia riconoscere il loro ruolo nell'ambito della conclusione degli accordi di partenariato per il periodo finanziario 2014-2020".
La lettera di Tajani è giunta sul tavolo di Delrio in concomitanza di un’intesa condizionata da parte della Conferenza unificata Stato-Regioni sull’accordo di partenariato per l’impiego dei fondi comunitari 2014-2020.
In particolare, il Commissario Tajani nella nota inviata a Delrio ricorda che, per quanto riguarda i fondi Ue"ho già chiesto alla mia Direzione generale di fare in modo che i liberi professionisti siano a tutti gli effetti soggetti che possono beneficiare delle risorse previste in programmi quali ad esempio Orizzonte 2020 e Cosme".
Ricordiamo che le professioni liberali sono considerate, ormai, alla stregua di imprese ed necessario che per le stesse siano previste azioni sui fronti dell'accesso al credito e ai mercati, semplificazione e educazione all'imprenditorialità ma, econdo il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, si apre ora una fase estremamente delicata e precisamente: “il confronto con le Regioni per definire i piani che possano sviluppare l’attività dei professionisti e l’occupazione”.
Il presidente di Confprofessioni ha annunciato, anche, che il prossimo 7 maggio si terrà a Roma il vertice con gli assessori regionali competenti sulla gestione di flussi comunitari per definire le modalità operative che consentiranno ai professionisti italiani di accedere ai bandi regionali che gestiranno i finanziamenti comunitari nel ciclo di programmazione.
© Riproduzione riservata
Ma mentre a Bruxelles decollava il piano d’azione a favore dei liberi professionisti, a Roma il sottosegretario Delrio aveva convocato il Forum del Partenariato economico e sociale per definire le linee guida per la programmazione 2014/2020 dei finanziamenti comunitari. Ma all’incontro non sono stati invitati né Confprofessioni né le rappresentanze dei professionisti.
"I liberi professionisti possono essere beneficiari anche di fondi strutturali e spero quindi che l'Italia - scrive Tajani a Delrio - sappia riconoscere il loro ruolo nell'ambito della conclusione degli accordi di partenariato per il periodo finanziario 2014-2020".
La lettera di Tajani è giunta sul tavolo di Delrio in concomitanza di un’intesa condizionata da parte della Conferenza unificata Stato-Regioni sull’accordo di partenariato per l’impiego dei fondi comunitari 2014-2020.
In particolare, il Commissario Tajani nella nota inviata a Delrio ricorda che, per quanto riguarda i fondi Ue"ho già chiesto alla mia Direzione generale di fare in modo che i liberi professionisti siano a tutti gli effetti soggetti che possono beneficiare delle risorse previste in programmi quali ad esempio Orizzonte 2020 e Cosme".
Ricordiamo che le professioni liberali sono considerate, ormai, alla stregua di imprese ed necessario che per le stesse siano previste azioni sui fronti dell'accesso al credito e ai mercati, semplificazione e educazione all'imprenditorialità ma, econdo il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, si apre ora una fase estremamente delicata e precisamente: “il confronto con le Regioni per definire i piani che possano sviluppare l’attività dei professionisti e l’occupazione”.
Il presidente di Confprofessioni ha annunciato, anche, che il prossimo 7 maggio si terrà a Roma il vertice con gli assessori regionali competenti sulla gestione di flussi comunitari per definire le modalità operative che consentiranno ai professionisti italiani di accedere ai bandi regionali che gestiranno i finanziamenti comunitari nel ciclo di programmazione.
A cura di Gabriele
Bivona
© Riproduzione riservata