Fondo per l'adeguamento prezzi dei materiali da costruzione: riaperti i termini per le domande
03/06/2010
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 123 del 28 maggio scorso è stato
pubblicato il decreto 2 marzo 2010, con il quale il
Ministero delle Infrastrutture ha disposto la "Riapertura dei
termini per l’invio delle richieste di accesso al Fondo per
l’adeguamento dei prezzi di materiali da costruzione, di cui
all’articolo 1, comma 11 del decreto legge 23 ottobre 2008, n.
162".
Si ricorda, infatti, che, al fine di far fronte alle eccezionali variazioni dei prezzi di alcuni materiali da costruzione intervenute nel corso del 2008, con la norma sopra citata era stata disposta l’istituzione di un Fondo ad hoc presso il Ministero delle Infrastrutture, con una dotazione di 300.000 milioni di euro per il 2009, al quale le stazioni appaltanti potevano chiedere di accedere, per fronteggiare le istanze di compensazione avanzate dalle imprese, in caso di insufficienza di risorse proprie utilizzabili (somme disponibili nel quadro economico, ribassi d’asta o rimodulazione dei lavori).
Con successivo decreto 19 agosto 2009 sono state disciplinate le modalità di accesso al Fondo e, in particolare, è stato disposto l’obbligo per le Amministrazioni di allegare alle richieste di accesso la documentazione giustificativa prodotta dalle imprese a corredo dell’istanza di compensazione, e la necessità di inoltrare le stesse, a pena di decadenza, entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto, termine questo che scadeva il 16 dicembre 2009.
L’Ance, con una nota del dicembre scorso, aveva evidenziato al Ministro l’opportunità di provvedere ad una proroga del termine di scadenza sopra indicato, al fine di evitare che in molti casi questo non potesse essere rispettato per motivazioni di carattere meramente formale. Infatti, in assenza di una specifica previsione normativa sul punto, molte imprese non hanno allegato fin da subito la documentazione giustificativa alle proprie istanze ed i tempi tecnici necessari al recupero ed alla successiva trasmissione della stessa alle stazioni appaltanti, avrebbero di fatto potuto pregiudicare il rispetto della scadenza fissata, con evidente pregiudizio del principio di parità di trattamento.
Con il decreto 2 marzo 2010 il Ministero, condividendo le perplessità sollevate dall’Ance, ha ritenuto di procedere alla riapertura dei termini per la presentazione delle richieste di accesso al Fondo da parte delle stazioni appaltanti, proprio al fine di evitare potenziali disparità di trattamento tra i diversi soggetti interessati dal provvedimento.
Le nuove istanze dovranno essere presentate entro 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta del decreto medesimo, termine che scadrà il prossimo 27 giugno. Ovviamente, la riapertura dei termini riguarda le nuove richieste di accesso che le Amministrazioni ritengano di formulare e non anche quelle già validamente presentate entro il precedente termine del 16 dicembre 2009, per le quali non sussiste un obbligo di ripresentazione.
Si evidenzia che il decreto ribadisce l’obbligo per le Amministrazioni richiedenti di allegare alle istanze di accesso al Fondo la documentazione giustificativa prodotta dalle imprese; pertanto, si invitano tutti coloro che non avessero ancora provveduto a trasmettere tale documentazione alle proprie stazioni appaltanti ad attivarsi tempestivamente, in vista dell’imminente scadenza.
Fonte: ANCE
© Riproduzione riservata
Si ricorda, infatti, che, al fine di far fronte alle eccezionali variazioni dei prezzi di alcuni materiali da costruzione intervenute nel corso del 2008, con la norma sopra citata era stata disposta l’istituzione di un Fondo ad hoc presso il Ministero delle Infrastrutture, con una dotazione di 300.000 milioni di euro per il 2009, al quale le stazioni appaltanti potevano chiedere di accedere, per fronteggiare le istanze di compensazione avanzate dalle imprese, in caso di insufficienza di risorse proprie utilizzabili (somme disponibili nel quadro economico, ribassi d’asta o rimodulazione dei lavori).
Con successivo decreto 19 agosto 2009 sono state disciplinate le modalità di accesso al Fondo e, in particolare, è stato disposto l’obbligo per le Amministrazioni di allegare alle richieste di accesso la documentazione giustificativa prodotta dalle imprese a corredo dell’istanza di compensazione, e la necessità di inoltrare le stesse, a pena di decadenza, entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto, termine questo che scadeva il 16 dicembre 2009.
L’Ance, con una nota del dicembre scorso, aveva evidenziato al Ministro l’opportunità di provvedere ad una proroga del termine di scadenza sopra indicato, al fine di evitare che in molti casi questo non potesse essere rispettato per motivazioni di carattere meramente formale. Infatti, in assenza di una specifica previsione normativa sul punto, molte imprese non hanno allegato fin da subito la documentazione giustificativa alle proprie istanze ed i tempi tecnici necessari al recupero ed alla successiva trasmissione della stessa alle stazioni appaltanti, avrebbero di fatto potuto pregiudicare il rispetto della scadenza fissata, con evidente pregiudizio del principio di parità di trattamento.
Con il decreto 2 marzo 2010 il Ministero, condividendo le perplessità sollevate dall’Ance, ha ritenuto di procedere alla riapertura dei termini per la presentazione delle richieste di accesso al Fondo da parte delle stazioni appaltanti, proprio al fine di evitare potenziali disparità di trattamento tra i diversi soggetti interessati dal provvedimento.
Le nuove istanze dovranno essere presentate entro 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta del decreto medesimo, termine che scadrà il prossimo 27 giugno. Ovviamente, la riapertura dei termini riguarda le nuove richieste di accesso che le Amministrazioni ritengano di formulare e non anche quelle già validamente presentate entro il precedente termine del 16 dicembre 2009, per le quali non sussiste un obbligo di ripresentazione.
Si evidenzia che il decreto ribadisce l’obbligo per le Amministrazioni richiedenti di allegare alle istanze di accesso al Fondo la documentazione giustificativa prodotta dalle imprese; pertanto, si invitano tutti coloro che non avessero ancora provveduto a trasmettere tale documentazione alle proprie stazioni appaltanti ad attivarsi tempestivamente, in vista dell’imminente scadenza.
Fonte: ANCE
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