Formazione continua Architetti: Linee guida e Piattaforma telematica CNAPPC

18/09/2013

Il Consiglio nazionale degli Architetti PPC, ha dato notizia ieri della pubblicazione sul Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia n. 17 del 16/9/2013 del “Regolamento per l'aggiornamento professionale continuo in attuazione dell'art. 7 del DPR 7/8/2013 n. 137”.
Con l’occasione ha precisato che la riforma della professione ha introdotto anche l'obbligo per gli architetti della formazione permanente, ovvero l'acquisizione di crediti formativi obbligatori annuali e che ha messo a punto una piattaforma telematica che permette la gestione e l'erogazione di qualsiasi tipologia formativa prevista dalle norme di riferimento o richieste dagli iscritti con una metodologia didattica che offre la possibilità di erogare formazione a distanza, elettronicamente attraverso internet o reti intranet.
E’ possibile collegarsi con le pagine dedicate alla formazione continua all’indirizzo internet http://formazione.archiworld.it ed attraverso la prima pagina è possibile accedere ai corsi liberi ed ai propri piani formativi.
Il CNAPPC precisa che tutto il sistema è stato realizzato con “Semplicità, efficacia e velocità per rendere facilmente accessibile e praticabile un obbligo di legge, che può invece trasformarsi in un'opportunità di crescita, per aumentare la competitività degli architetti italiani”.
I corsi liberi già attivati sono i seguenti:
  • La gestione del tempo
  • Introduzione alla comunicazione
  • Moodle Vademecum
ma non è stato possibile individuare quanti crediti formativi siano assegnati a tali corsi.

Ricordiamo che oltre al Regolamento pubblicato sul Bollettino del Ministero della Giustizia, sono disponibili, anche, le linee guida approvate dal CNAPPC il 30 luglio scorso dalle lettura delle quali è possibile rilevare le attività formative devono avere ad oggetto le aree inerenti all’attività professionale dell’architetto, pianificatore, paesaggista e conservatore nel rispetto delle rispettive competenze con particolare riferimento a:
  1. architettura, paesaggio, design, tecnologia;
  2. gestione della professione;
  3. norme professionali e deontologiche;
  4. sostenibilità;
  5. storia, restauro e conservazione;
  6. strumenti, conoscenza e comunicazione;
  7. urbanistica, ambiente e pianificazione nel governo del territorio.

In particolare i crediti formativi complessivi nel trienni pari a 90 a regime ed a 60 nel primo triennio 2014-2017 sono conseguibili mediante partecipazione:
  • a corsi di aggiornamento e sviluppo professionale (punto 2, lettere a, b delle linee guida) con l’attribuzione di un credito formativo per ogni ora di corso, con il limite massimo nel caso di corsi di durata superiore a 20 ore (15 ore nel triennio 2014÷2016), di n° 20 crediti (n° 15 crediti nel triennio 2014÷2016), per la partecipazione ad ogni singolo corso;
  • a seminari, convegni, giornate di studio, tavole rotonde, conferenze, workshop et similia (punto 2 lettera f) con l’attribuzione da 2 a 6 crediti formativi in funzione della tipologia come meglio specificato al punto 5.2 delle linee guida:
  • a master universitario di primo e secondo livello e dottorato di ricerca (punto 2 lettere d ed e) con 10 crediti formativi per ogni anno di corso e con un massimo di 30 crediti formativi come specificato al punto 5.3 delle linee guida;
  • di iscritti all’ordine, ad eccezione degli organi eletti, alle commissioni, gruppi di lavoro e commissioni di studio del C.N.A.P.P.C. e degli Ordini territoriali, docenti formatori se non retribuiti, attività di responsabilità e coordinamento di eventi formativi con l’attribuzione di 1 credito fromativo per per ogni singola seduta con il limite massimo di n° 5 crediti formativi annuali e con le limitazioni indicate al punto 5.4 delle linee guida;
  • attività particolari validabili a posteriori da parte dell’Ordine territoriale (visite a mostre, monografie e articoli scientifici, viaggi di studio, ecc.) (punto 2lettera m) con l’attribuzione di di 1 credito fromativo per per ogni singola seduta con il limite massimo di n° 5 crediti formativi annuali e con le limitazioni indicate al punto 5.5 delle linee guida;
  • ad attività di aggiornamento e sviluppo professionale continuo sui temi della Deontologia e dei Compensi professionali (comma 3 articolo 6 del Regolamento pubblicato) con il limite minimo di n° 4 crediti formativi annuali.

Per quanto concerne i pubblici dipendenti, gli stessi, ai fini del rispetto degli obblighi formativi previsti per tutti gli iscritti dal Regolamento per l’aggiornamento e sviluppo professionale continuo e dalle presenti linee guida, in attuazione dell’art. 7 del D.P.R. 137/2012, devono sottoporre all’autorizzazione dell’Ordine i progetti di formazione predisposti dai propri datori di lavoro che saranno valutati in termini di crediti formativi, conformemente a quanto stabilito dal Regolamento e dalle presenti linee guida.
Gli iscritti che non esercitano la professione neanche occasionalmente per tre anni, non sono tenuti a svolgerel’attività di formazione professionale continua. Al tal fine gli aventi titolo devono presentare all’Ordine, per l’attività di verifica di competenza del medesimo, una dichiarazione nella quale l’iscritto, sotto la propria personale responsabilità, sostenga di:
  • non essere in possesso di partita IVA, personale o societaria, né soggetto al relativo obbligo in relazione ad attività rientranti nell’oggetto della professione;
  • non essere iscritto alla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza, né soggetto al relativo obbligo;
  • non esercitare l’attività professionale neanche occasionalmente e in qualsiasi forma.

Ricordiamo, per ultimo, che nelle linee guida, già predisposte dal CNAPPC è previsto che i singoli Consigli territoriali procedano entro il 31 ottobre di ogni anno, a deliberare, anche di concerto tra loro, un piano dell’offerta formativa (POF) che intendono proporre nel corso dell’anno successivo, indicando i crediti formativi attribuibili per la partecipazione a ciascun evento evidenziando gli eventuali costi per i partecipanti, segnalando i soggetti attuatori e indicando i criteri e le finalità cui l’Ordine si èattenuto nella predisposizione del programma stesso.

A cura di arch. Paolo Oreto


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