Fotovoltaico: il Terzo Conto Energia penalizza le nuove installazioni

12/02/2010

Preoccupazioni e malumori tra gli operatori del settore fotovoltaico. Recentemente, infatti, il Ministero dello Sviluppo Economico ha reso nota la bozza di decreto che definirebbe il Terzo Conto Energia ed in cui viene messa seriamente in discussione l?erogazione degli ecoincentivi statali per l?acquisto di pannelli solari.

Il Terzo Conto Energia, tra le altre cose, prevede pesanti agli eco-incentivi, con riduzioni anche del 14% rispetto alle attuali tariffe per gli impianti fino a 3kW posizionati a terra. Di seguito i nuovi incentivi:

L'energia elettrica prodotta da impianti entrati in esercizio nel 2010 e 2013 avranno diritto alla tariffa di cui alla colonna C della suddetta tabella, decurtata del 6% all'anno, con arrotondamento commerciale alla terza cifra decimale.

Cambiano anche le procedure per l'accesso alle tariffe incentivanti che, in virtù del principio di snellimento delle pratiche amministrative, saranno esclusivamente telematiche con conseguente riduzione dei tempi. Il soggetto responsabile dell'impianto dovrà far pervenire al soggetto attuatore la richiesta di concessione entro 90 giorni dalla data di entrata in esercizio dell'impianto e il mancato rispetto dei tempi comporterà la non ammissibilità alla tariffa incentivante per il periodo intercorrente fra la data di entrata in esercizio e la data della comunicazione al soggetto attuatore. Quest'ultimo, verificata la correttezza della richiesta, determina e assicura l'erogazione degli incentivi entro 120 giorni dalla data di ricevimento della richiesta stessa.

Il decreto definisce, inoltre, la cumulabilità della tariffa incentivante con altri incentivi, ovvero con:
  • contributi in conto capitale in misura non superiore al 30% del costo di investimento per impianti fotovoltaici realizzati su edifici aventi potenza nominale superiore a 3kW;
  • contributi in conto capitale fino al 100% del costo di investimento per impianti fotovoltaici che siano realizzati su scuole pubbliche o paritarie di qualunque ordine e grado ed il cui soggetto responsabile sia la scuola ovvero il soggetto proprietario dell'edificio;
  • contributi in conto capitale in misura non superiore al 30% del costo di investimento per impianti fotovoltaici realizzati su edifici pubblici, ovvero su edifici di proprietà di organizzazioni riconosciute non lucrative di utilità sociale che provvedono alla prestazione di servizi sociali affidati da enti locali, ed il cui soggetto responsabile sia l'ente pubblico o l'organizzazione non lucrativa di utilità sociale;
  • contributi in conto capitale in misura non superiore al 30% del costo di investimento per impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative;
  • contributi in conto capitale in misura non superiore al 30% del costo di investimento per impianti fotovoltaici a concentrazione;
  • finanziamenti a tasso agevolato erogati in attuazione dell'art. 1, comma 1111, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.

Ma l'aspetto più criticato dagli operatori del settore è stata proprio la riduzione degli incentivi che non sarebbe affatto in linea con il costante aumento del silicio e quindi dei pannelli. In una lettera aperta indirizzata ai Presidenti di tutte le Regioni d'Italia, Assosolare, Associazione Nazionale dell'Industria Solare Fotovoltaica, ha evidenziato le proprie osservazioni in merito alle nuove tariffe. In particolare, Assosolare ha evidenziato come l'attuale impianto incentivante abbia sostenuto in maniera bilanciata un settore trainante per l'economia del nostro Paese e riconoscendo l'utilità in qualche modifica al provvedimento, ciò di cui ha più bisogno questo mercato sono stabilità e regole chiare che ne stimolino gli investimenti.

Come evidenziato "L'ultima bozza di decreto afferente la revisione del Conto Energia 2011-2013, pur accogliendo molte delle indicazioni contenute nella posizione che Assosolare ha condiviso con le altre realtà associative di categoria, Aper e il gruppo Gifi di Anie, non tiene conto di un punto estremamente importante, ossia la necessità di contenere al 14% il taglio complessivo degli incentivi del 2011, rispetto alle tariffe 2010, e riservati agli impianti di taglia superiore ai 200kWp".

Inoltre, in base ad uno studio realizzato da esperti delle tre realtà associative (Assosolare, Aper e il gruppo Gifi di Anie) un taglio superiore della tariffa ridurrebbe la convenienza economica dell'investimento portando il tasso interbi di rendimento di un progetto fotovoltaico al di sotto della soglia critica del costo del debito al sud e ancora di più al nord Italia.

Per tale motivo, allegato alla lettera, Assosolare ha presentato una proposta sullo schema di decreto per le nuove tariffe in conto energia a sostegno del settore fotovoltaico e che alleghiamo alla presente notizia affinché se ne possano leggere i contenuti.

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A cura di Ilenia Cicirello


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