GLI ORDINI FUORI DAGLI STATUTI REGIONALI
28/11/2006
“C’è in atto una campagna diffamatoria verso gli Ordini tendente a
escludere i liberi professionisti, come architetti o geologi, dai
tavoli governativi, dall’esame di Leggi e Riforme su argomenti che
toccano la realtà delle nostre professioni sin nelle loro
fondamenta”. È quanto ha dichiarato, allarmato, l’architetto
Raffaele Sirica, presidente del Consiglio Nazionale degli
Architetti e del CUP (Comitato Unitario Professioni) al “Forum
sulle professioni in Sicilia” sui risvolti del Decreto
Bersani sul mondo delle professioni, tenutosi il 24 novembre
scorso al Grand Hotel Villa Igiea di Palermo. “Speriamo - ha pure
detto Sirica - che tra Governo e Ordini si riapra al più presto un
dialogo interrotto basato più sulla conoscenza della realtà dei
nostri iscritti che sulla equazione ideologica “professionista
uguale ricco”. “Più della metà dei nostri iscritti, si
ricordi, - sottolinea Sirica - sono giovani al loro primo
ingresso nel mondo delle professioni. Una urgenza sempre più grave
anche visto i riflessi che avrà sugli appalti l’introduzione della
Legge delega in materia di professioni intellettuali dell’on.
Mastella”.
Sul Forum di Palermo è intervenuto l’onorevole Gianfranco Fini.
“È importante - ha detto il leader di An - come l’Autonomia regionale siciliana per le sue prerogative statutarie possa contribuire a fornire standard qualitativi elevati delle prestazioni professionali a difesa degli interessi generali della collettività e dei cittadini attraverso piani di formazione professionale post laurea concordati con gli ordini regionali per i neo professionisti, corsi di aggiornamento per gli iscritti agli albi, misure di sostegno, borse di studio, agevolazioni fiscali per i giovani laureati che intendono entrare nel mondo della libera professione. Senza trascurare - ha detto Fini in un passo del suo intervento - anche la possibilità o meno di lasciare certi ordini, come quello dei giornalisti “.
Al varco, tra le altre cose, l’esame dei Regolamenti Statutari Regionali, dove i professionisti temono che la presenza al tavolo di consultazione legislativa, aperta a sindacaci e a Confindustria, possa diventare per gli Ordini professionali facoltativa e non più obbligatoria.
© Riproduzione riservata
Sul Forum di Palermo è intervenuto l’onorevole Gianfranco Fini.
“È importante - ha detto il leader di An - come l’Autonomia regionale siciliana per le sue prerogative statutarie possa contribuire a fornire standard qualitativi elevati delle prestazioni professionali a difesa degli interessi generali della collettività e dei cittadini attraverso piani di formazione professionale post laurea concordati con gli ordini regionali per i neo professionisti, corsi di aggiornamento per gli iscritti agli albi, misure di sostegno, borse di studio, agevolazioni fiscali per i giovani laureati che intendono entrare nel mondo della libera professione. Senza trascurare - ha detto Fini in un passo del suo intervento - anche la possibilità o meno di lasciare certi ordini, come quello dei giornalisti “.
Al varco, tra le altre cose, l’esame dei Regolamenti Statutari Regionali, dove i professionisti temono che la presenza al tavolo di consultazione legislativa, aperta a sindacaci e a Confindustria, possa diventare per gli Ordini professionali facoltativa e non più obbligatoria.
A cura di Arch. Salvo
Sbacchis
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