Gare di progettazione: nessun effetto Covid-19 nel primo semestre 2020
di Redazione tecnica - 09/07/2020
Gare di progettazione: nonostante gli effetti disastrosi del Covid-19 registrati a marzo e aprile, i numeri di maggio e giugno 2020 fanno chiudere il primo semestre 2020 con un segno positivo sia in valore che in numero.
Gare di progettazione: l'Osservatorio OICE
A confermarlo è l'ultimo Osservatorio condotto dall'OICE sulle gare di progettazione, i cui dati testimoniano anche la bontà dei sistemi di aggiudicazione e delle soglie previste dal Codice dei contratti (che saranno a breve cambiate a tempo con il Decreto Semplificazioni).
Nonostante la frenata di giugno (-13,9% in numero e -72,0% in valore su maggio), il primo semestre 2020 si chiude con un +27,4% in numero (1.733 bandi) e +26,0% in valore (411,8 milioni di euro), grazie soprattutto all’apporto dei bandi per accordi quadro (100 per 211,5 milioni di euro) in particolare di ASPI a maggio.
Al netto del numero e del valore degli accordi quadro il confronto con il 2019 evidenzia un incremento del 20,1% nel numero dei bandi ma un calo del 38,7% nel loro valore.
”Il risultato positivo soprattutto del numero delle gare di questi primi sei mesi - afferma Gabriele Scicolone, presidente OICE - è importante dato che a marzo e aprile avevamo visto un forte rallentamento dell’operatività delle stazioni appaltanti, superato negli ultimi quaranta giorni, nonostante la permanenza dello smart working nella P.A. che certamente non aiuta".
Decreto Semplificazione: spariranno le gare di progettazione?
Scicolone ha anche parlato delle possibili variazioni per i contratti sottosoglia apportate dal Decreto Semplificazioni che, se confermate, consentiranno l'affidamento diretto per lavori, servizi e forniture (quindi anche per le gare di progettazione) fino a 150.000 euro. Ipotesi che non è piaciuta all'OICE dalle cui stime sembrerebbe che sparirà il 72,% del totale del numero delle gare di progettazione.
"Adesso - afferma Scicolone - bisognerà vedere cosa succederà con il decreto semplificazioni, un provvedimento che potrebbe determinare la cancellazione del 75% del numero delle gare sotto soglia, a causa dell'innalzamento a 150.000 della soglia per gli affidamenti diretti. Ci auguriamo che il Governo e poi il Parlamento, se necessario, possano porre un argine a questa scelta che per il nostro settore non ha veramente alcun senso: snellimenti e semplificazioni vanno cercati altrove, nei passaggi burocratici infiniti. Si era detto di differenziare le norme per i lavori da quelle per gli altri settori: lo si faccia e si riporti a 40.000 euro la soglia per le scelte fiduciarie e non in concorrenza; poi si semplifichi con procedure negoziate con 15 inviti sulla base di requisiti tecnici, trasparenza e controlli ex post. Il deficit di progetti è una difficoltà storica delle nostre amministrazioni ma non è con l’elusione del mercato che si risolverà: l’innalzamento della soglia per gli affidamenti diretti a 150.000 euro non aumenterà il numero dei progetti “cantierabili” né la loro qualità”.
Le gare di sola progettazione
Dopo il boom del mese di maggio e l'arretramento di giugno del mercato della sola progettazione: le gare sono 253 per 46,0 milioni di euro e calano del 13,9% in numero e del 72,0% in valore su maggio; rispetto a giugno 2019 invece crescono del 2,4% in numero e del 22,4% in valore. Cala il contributo dato dagli accordi quadro: 7 gare per 7,8 milioni di euro, di cui 3 gare pubblicate dall’Università di Urbino, per 2,5 milioni di euro, 3 pubblicate da Autostrade per l'Italia spa, per 0,7 milioni di euro, e 1 gara da Acquedotto Pugliese spa, per 4,6 milioni di euro. Al netto degli accordi quadro il risultato del mese di giugno raggiunge i 246 bandi per 38,2 milioni di euro, e rispetto ai dati del mese di maggio, anch’essi depurati dagli accordi quadro, cala del 14,1% in numero ma cresce del 17,4% in valore.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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