Gazzetta Ufficiale: la delega fiscale con la riforma del catasto
14/03/2014
Sulla Gazzetta ufficiale n. 59 del 12 marzo 2014 è stata pubblicata
la legge 11 marzo 2014, n. 23 recante "Delega al Governo
recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e
orientato alla crescita". La legge entrerà in vigore il prossimo 27
marzo.
Il testo si compone di 16 articoli concernenti alcuni principi generali e tra le misure di particolare interesse per il settore delle costruzion segnaliamo:
Definiti nella legge n. 23/2014 i principi e i criteri direttivi generali, il Governo, nel rispetto della Costituzione, del diritto comunitario, dello Statuto dei diritti del contribuente e di quanto stabilito in materia di federalismo fiscale, avrà a disposizoone un anno dall'entrata in vigore della delega, cioè dal prossimo 27 marzo per adottare i decreti legislativi attuativi della delega.
La pietra angolare della Delega fiscale è costituita dall'attesa riforma del catasto degli immobili (articolo 2) con cui saranno corrette le sperequazioni delle attuali rendite, accentuate a seguito dell'introduzione di un nuovo moltiplicatore per il calcolo dell'imposta municipale sperimentale (IMU). Tra i principi e criteri per la determinazione del valore catastale la delega indica, in particolare, la definizione degli ambiti territoriali del mercato, nonché la determinazione del valore patrimoniale utilizzando il metro quadrato come unità di consistenza in luogo del numero dei vani. E' assicurato il coinvolgimento dei comuni nel processo di revisione delle rendite, anche al fine di assoggettare a tassazione gli immobili ancora non censiti. La riforma deve avvenire a invarianza di gettito, tenendo conto delle condizioni socio-economiche e dell’ampiezza e composizione del nucleo familiare, così come riflesse nell’ISEE, da rilevare anche attraverso le informazioni fornite dal contribuente, per il quale sono previste particolari misure di tutela anticipata in relazione all’attribuzione delle nuove rendite, anche nella forma dell’autotutela amministrativa. E' previsto un meccanismo di monitoraggio da parte del Parlamento del processo di revisione delle rendite.
In allegato il testo della legge ed un interessante dossier dell’Ance sui contenuti della delega fiscale.
© Riproduzione riservata
Il testo si compone di 16 articoli concernenti alcuni principi generali e tra le misure di particolare interesse per il settore delle costruzion segnaliamo:
- la riforma del catasto degli immobili, con l’attribuzione di un valore patrimoniale e di una rendita catastale più in linea sia con le reali caratteristiche degli stessi, sia con i relativi valori di mercato;
- l’introduzione, a regime, di sgravi sugli immobili per messa a punto di opere di adeguamento alla normativa in materia di sicurezza e di riqualificazione energetica e architettonica
- la previsione di un generale meccanismo di compensazione tra i crediti d’imposta e i debiti fiscali del contribuente;
- la revisione delle imposte di registro e delle ulteriori imposte indirette (bollo, ipotecarie e catastali);
- il potenziamento di sistemi di tracciabilità dei pagamenti e di utilizzo della fatturazione elettronica, attraverso una riduzione degli adempimenti amministrativi e contabili a carico del contribuente;
Definiti nella legge n. 23/2014 i principi e i criteri direttivi generali, il Governo, nel rispetto della Costituzione, del diritto comunitario, dello Statuto dei diritti del contribuente e di quanto stabilito in materia di federalismo fiscale, avrà a disposizoone un anno dall'entrata in vigore della delega, cioè dal prossimo 27 marzo per adottare i decreti legislativi attuativi della delega.
La pietra angolare della Delega fiscale è costituita dall'attesa riforma del catasto degli immobili (articolo 2) con cui saranno corrette le sperequazioni delle attuali rendite, accentuate a seguito dell'introduzione di un nuovo moltiplicatore per il calcolo dell'imposta municipale sperimentale (IMU). Tra i principi e criteri per la determinazione del valore catastale la delega indica, in particolare, la definizione degli ambiti territoriali del mercato, nonché la determinazione del valore patrimoniale utilizzando il metro quadrato come unità di consistenza in luogo del numero dei vani. E' assicurato il coinvolgimento dei comuni nel processo di revisione delle rendite, anche al fine di assoggettare a tassazione gli immobili ancora non censiti. La riforma deve avvenire a invarianza di gettito, tenendo conto delle condizioni socio-economiche e dell’ampiezza e composizione del nucleo familiare, così come riflesse nell’ISEE, da rilevare anche attraverso le informazioni fornite dal contribuente, per il quale sono previste particolari misure di tutela anticipata in relazione all’attribuzione delle nuove rendite, anche nella forma dell’autotutela amministrativa. E' previsto un meccanismo di monitoraggio da parte del Parlamento del processo di revisione delle rendite.
In allegato il testo della legge ed un interessante dossier dell’Ance sui contenuti della delega fiscale.
A cura di Gabriele
Bivona
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