Geometri: la bozza del nuovo Regolamento al vaglio dell'Assemblea dei Presidenti
12/02/2013
Geometri uniti per il varo del Regolamento professionale. Questo,
in poche parole, il contenuto della circolare prot. 0001004 che il
Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri laureati ha inviato il
30 gennaio 2013 al presidente della Cassa Italiana di Previdenza e
Assistenza Geometri, ai presidenti dei Consigli dei Collegi, ai
presidenti dei Comitati Regionali, ai consiglieri nazionali, ai
presidenti delle Associazioni di categoria e ai dirigenti di
categoria, al fine di condividere una prima bozza del nuovo
Regolamento Professionale che sarà oggetto di discussione e
confronto all'Assemblea dei Presidente del prossimo 6 marzo ed al
successivo 44° Congresso dei Geometri programmato a Rimini dal 10
al 13 aprile.
Nella circolare predisposta dal Consiglio Nazionale dei Geometri, a cui è stato allegata la bozza di Regolamento, il presidente Fausto Savoldi parte dalla necessità di mettere fine ai contenziosi causati da una norma troppo obsoleta (Regio Decreto 11 febbraio 1929, N. 274 recante "Regolamento per la professione di geometra" - G.U. 15/03/1929, n. 273) che difficilmente negli anni ha subito modifiche e correttivi utili a far fronte ai cambiamenti tecnologici. Al fine di proporre una bozza di Regolamento da poter presentare in Parlamento, il Presidente dei Geometri italiani ha evidenziato l'importanza che questa sia il più possibile condivisa dall'intera categoria.
Nella definizione delle competenze del Geometra, la bozza fa riferimento a:
Per ognuno dei suddetti punti, la bozza di Regolamento individua le specifiche competenze dei Geometri. Nella circolare, il Presidente Savoldi specifica che le competenze elencate nell'art. 3 della bozza sono "quelle dell'intera categoria, il singolo iscritto si sceglierà quanto è più consono alla sua indole, al proprio territorio ed alla propria preparazione". Il Presidente dei Geometri riconosce, infatti, le difficoltà che il giovane incontrerà non essendo inizialmente in grado di svolgere determinate prestazioni.
Le competenze sono state scritte da 3 commissioni appositamente costituite (Commissioni Sviluppo Professionale "edilizia", "topografia" ed "estimo") che hanno scelto la strada di non redigere un elenco di prestazioni ma di individuare temi e campi di attività che nel tempo possano riconfigurarsi comprendendo settori ad oggi ignoti.
Le commissioni hanno esaminato la situazione del Geometra laureato ed hanno rilevato che le loro competenze non sono state indicate nel D.P.R. n. 328/2001 in quanto avrebbero creato una sezione B all'interno dell'Albo dei Geometri generando un doppione delle sezioni B di altre professioni. Il Presidente Savoldi ha affermato che questa non è stata in realtà una dimenticanza piuttosto un tentativo di vedere i geometri scomparire nel Tempo.
L'attuale bozza di Regolamento è composta da 67 articoli che, come premesso, saranno discussi prima dall'Assemblea dei Presidenti e poi al Congresso Nazionale di Rimini. Segnaliamo solo l'art. 3, punto C, lettera b) che per quanto concerne il settore dell'edilizia si propone di mettere la parola fine al più grande dei problemi che sin'ora hanno dovuto affrontare i geometri e che ha portato la più grande quantità di contenzioni. La lettera in questione definisce inequivocabilmente le competenze del geometra in quanto a progettazione e direzione dei lavori delle opere edili, anche in zona sismica, precisando che il calcolo e la direzione delle opere strutturali vengano eseguiti da un tecnico abilitato e nel limite massimo i 5.000 mc fuori terra.
© Riproduzione riservata
Nella circolare predisposta dal Consiglio Nazionale dei Geometri, a cui è stato allegata la bozza di Regolamento, il presidente Fausto Savoldi parte dalla necessità di mettere fine ai contenziosi causati da una norma troppo obsoleta (Regio Decreto 11 febbraio 1929, N. 274 recante "Regolamento per la professione di geometra" - G.U. 15/03/1929, n. 273) che difficilmente negli anni ha subito modifiche e correttivi utili a far fronte ai cambiamenti tecnologici. Al fine di proporre una bozza di Regolamento da poter presentare in Parlamento, il Presidente dei Geometri italiani ha evidenziato l'importanza che questa sia il più possibile condivisa dall'intera categoria.
Nella definizione delle competenze del Geometra, la bozza fa riferimento a:
- tutela del territorio e dell'ambiente;
- conoscenza e misura del territorio e dell'ambiente (topografia, geomatica);
- utilizzo (edilizia);
- valutazione (estimo);
- sicurezza.
Per ognuno dei suddetti punti, la bozza di Regolamento individua le specifiche competenze dei Geometri. Nella circolare, il Presidente Savoldi specifica che le competenze elencate nell'art. 3 della bozza sono "quelle dell'intera categoria, il singolo iscritto si sceglierà quanto è più consono alla sua indole, al proprio territorio ed alla propria preparazione". Il Presidente dei Geometri riconosce, infatti, le difficoltà che il giovane incontrerà non essendo inizialmente in grado di svolgere determinate prestazioni.
Le competenze sono state scritte da 3 commissioni appositamente costituite (Commissioni Sviluppo Professionale "edilizia", "topografia" ed "estimo") che hanno scelto la strada di non redigere un elenco di prestazioni ma di individuare temi e campi di attività che nel tempo possano riconfigurarsi comprendendo settori ad oggi ignoti.
Le commissioni hanno esaminato la situazione del Geometra laureato ed hanno rilevato che le loro competenze non sono state indicate nel D.P.R. n. 328/2001 in quanto avrebbero creato una sezione B all'interno dell'Albo dei Geometri generando un doppione delle sezioni B di altre professioni. Il Presidente Savoldi ha affermato che questa non è stata in realtà una dimenticanza piuttosto un tentativo di vedere i geometri scomparire nel Tempo.
L'attuale bozza di Regolamento è composta da 67 articoli che, come premesso, saranno discussi prima dall'Assemblea dei Presidenti e poi al Congresso Nazionale di Rimini. Segnaliamo solo l'art. 3, punto C, lettera b) che per quanto concerne il settore dell'edilizia si propone di mettere la parola fine al più grande dei problemi che sin'ora hanno dovuto affrontare i geometri e che ha portato la più grande quantità di contenzioni. La lettera in questione definisce inequivocabilmente le competenze del geometra in quanto a progettazione e direzione dei lavori delle opere edili, anche in zona sismica, precisando che il calcolo e la direzione delle opere strutturali vengano eseguiti da un tecnico abilitato e nel limite massimo i 5.000 mc fuori terra.
A cura di Ilenia
Cicirello
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