Giornata Nazionale per la Sicurezza nelle Scuole 2016: insieme per la scuola del futuro
23/11/2016
Un flashmob sulle note de La Cura di Franco Battiato, Viva la
Vida dei Coldplay e Happy di Pharrell Williams. Così si è aperta
la prima giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole
istituita per legge dal Miur. Una data - quella del 22
novembre - celebrata per rendere omaggio alla memoria di
Vito Scafidi, il diciasettenne che perse la vita a
seguito di un tragico crollo avvenuto nella sua scuola durante
l'orario di lezione. Una data simbolica, quindi, così come la
location scelta: la Neruda che sorge a Roma, in località Selva
Candida, è una scuola particolare perché attesa per 30 anni da un
quartiere a forte urbanizzazione ma carente di servizi e tirata su
da zero grazie allo sblocco del patto di stabilità voluto
dal governo Renzi con un investimento totale di oltre
cinque milioni di euro. L'istituto è stato inaugurato a settembre
dopo una storia travagliata, costellata di continui rinvii. Nel
2014 però i fondi per l'"Operazione edilizia scolastica" finalmente
sono arrivati e la scuola, che dal prossimo anno potrà accogliere
quasi 400 bambini, è stata portata a termine. Renzi ha voluto
sottolineare la "massima disponibilità di lavorare insieme al
Comune di Roma in particolare per l'edilizia scolastica. "Sulle
scuole - ha aggiunto - e sulla ricostruzione post terremoto non ci
può essere divisione di parte".
Il messaggio di questa giornata è chiaro: istituzioni, associazioni
e società civile devono lavorare insieme per portare avanti quella
che la Ministra dell'Istruzione Stefania Giannini ha definito una
"rivoluzione politica, sociale e culturale". Innanzitutto facendo
leva sulle risorse messe in campo dal Governo. Le più alte, degli
ultimi 20 anni: Stefania Giannini ha ricordato che complessivamente
sono stati stanziati 7,2 miliardi, oltre 4 sono già
impegnati. Certo, è necessaria la piena collaborazione tra
tutti, per lavorare ad un piano che mira alla riqualificazione di
oltre 42.000 istituti scolastici nazionali. Per questo in prima
fila erano presenti le delegazioni delle associazioni più attive
nella promozione della cultura della sicurezza nelle scuole. Tra
queste, Cittadinanzattiva, Legambiente, Fondazione Vito Scafidi.
Il Premier Renzi, durante il suo intervento, ha sottolineato
l'importanza del nuovo accordo che oggi il Governo ha
siglato con la Banca Europea degli investimenti e Cassa Deposito e
Prestiti, stanziando ulteriori 530 milioni per la sicurezza e la
nuova edificazione di delle scuole. Fondi che vanno a
sommarsi ai 905 milioni della prima annualità dell'operazione dei
cosiddetti Mutui Bei, mutui trentennali a totale carico dello
Stato. Gli interventi interesseranno circa ventimila istituti,
circa la meta' delle scuole del Paese.
Fondi, spiega Renzi, che arrivano dall' "Europa che ci
piace: non solo perché investe sulle scuole, ma perché investe sul
futuro". Per questo il premier ha rilanciato "con forza il
messaggio a tutti i sindaci, non solo al sindaco della capitale, ma
anche a quelli dei comuni più piccoli: tutti i soldi per
l'edilizia scolastica saranno fuori dal patto di stabilità, dovete
spenderli".
Tracciando un bilancio di quanto fatto fino ad oggi, Renzi ha
ricordato il numero di interventi realizzati nei primi due anni di
Governo: 5.300 cantieri aperti, di cui 3.100 conclusi. A
questi vanno aggiunte le oltre 7.000 indagini diagnostiche dei
solai e i gli oltre 17.000 interventi dell'operazione
#scuolebelle. E poi, l'auspicio del Presidente è chiaro:
la scuola deve unire le comunità. "E' inaccettabile che sulla
sicurezza dei nostri edifici scolastici si consumino scontri
politici".
Salutando gli studenti, il Premier li ha ringraziati per l'energia
e la vitalità con cui è stato accolto. "Non smettete mai di
ballare, magari non nelle ore di lezione, altrimenti c'e' il
rischio che i professori si arrabbino".
Durante la giornata sono stati premiate le scuole vincitrici del
concorso bandito dal Miur " La mia Scuola Sicura" grazie alla
realizzazione di un'app e di uno spot video.
A margine dell'evento Laura Galimberti,
coordinatrice della Struttura di Missione per l'Edilizia
Scolastica, ha ricordato la sfida che il Governo porta avanti da
due anni sull'edilizia scolastica dopo decenni di attività puntando
su tre fattori principali: innovazione, sicurezza, trasparenza. In
quest'ottica è stata resa operativa dopo vent'anni dalla sua
istituzione l'Anagrafe per l'edilizia scolastica e la Struttura di
Missione presenterà a breve un innovativo sistema di monitoraggio
informatico dei cantieri avviati: una mappatura puntuale redatta su
scala nazionale. Perché il lavoro del Governo sia sempre più chiaro
e tangibile.
A cura di #ItaliaSicura
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