I Periti Industriali nella vicepresidenza dell’Uni
12/05/2017
Renato D’Agostin è stato eletto uno dei vicepresidenti dell’Uni, l’Ente italiano di normazione per il triennio 2017-2019.
Nella riunione Piero Torretta è stato confermato Presidente dell’UNI, mentre tra i Vicepresidenti, accanto a Stefano Calzolari, Massimo De Felice, Andrea Rolando, è stato nominato per la prima volta, un rappresentante dei periti industriali. Questo successo per la rappresentanza delle professioni segue quello delle scorse elezioni, in cui la categoria era già presente tra gli eletti nel Consiglio direttivo dell’ UNI.
“Lo scopo del nostro ingresso in UNI - ha affermato
Renato D’Agostin, Vicepresidente del Consiglio
nazionale dei periti industriali e dei periti industriali
laureati - è stato sin da subito quello di rafforzare l’ente
condividendone la governance, e lavorando in sinergia insieme a
tutti i componenti che sinora ne hanno portato avanti
l’amministrazione.
Come professionisti crediamo fortemente nell’esigenza di
modernizzazione e di sviluppo di questo paese, anche se questa
modernizzazione è spesso rallentata dalla presenza di troppi
soggetti regolatori. Ecco perché per favorire la semplificazione
delle attività normative, vogliamo che Uni sia il punto di
riferimento per accelerare le decisioni, per realizzare norme
intelligenti e utili, e soprattutto realizzate per chi, poi,
concretamente le deve utilizzare.
E’una stagione nuova in cui istituzioni, ricerca, professioni,
impresa e produzione, lavoreranno insieme per scrivere le regole
volontarie superando autoreferenzialità e divisioni che ormai non
hanno più ragione di esistere. L’impegno del nuovo Consiglio,
infatti, dovrà favorire la partecipazione di soggetti esperti nei
gruppi di lavoro a beneficio delle norme di sistema sulle attività
professionali che sono uno strumento quotidiano per l’esercizio
della professione.
Ma soprattutto, ha chiuso il neoeletto vicepresidente, dobbiamo
diffondere la norma tecnica e, quindi, la cultura della regola
d’arte a tutti gli addetti ai lavori e anche alla cittadinanza. Si
tratta, infatti, di un patrimonio della nostra società che non può
essere disperso e che garantisce qualità della produzione dei beni
materiali e dei servizi intellettuali. Naturalmente questa
diffusione dovrà coniugare la necessità degli introiti e la più
ampia fruibilità possibile della norma”.
A cura di Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali laureati
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