IL MINISTERO ROVESCIA LE ELEZIONI
27/09/2006
Il Ministero della Giustizia, con una nota diramata giovedì
14 settembre ed in ottemperanza alla sentenza del Tar Lazio n.
7203 del 18 agosto che aveva dichiarato illegittimo il voto
espresso dall’Ordine di Roma, ha proclamato il nuovo Consiglio
nazionale.
Viene, dunque, annullata la proclamazione effettuata a suo tempo con riserva dallo stesso Ministero lo scorso 6 aprile e la presidenza passa dall’ing. Ferdinando Luminoso all’ing. Sergio Polese. In verità sembra che il nuovo presidente manterrà la carica solo per la metà del suo mandato per passarla, successivamente, all’attuale vice-presidente ing. Paolo Stefanelli.
Il nuovo consiglio, dopo la proclamazione degli eletti avvenuta dal parte del Ministero il 14 settembre scorso, si è insediato lunedì 18 ma resta pendente, in atto, il ricorso al Consiglio di Stato presentato dalla compagine di Ferdinando Luminoso e sembra che l’istanza cautelare sia stata discussa ieri 26 settembre.
L’ing. Luminoso ha precisato che “E’ singolare che il Ministero non abbia atteso anche l’ultimo grado di giudizio. Rispetto e non commento le sentenze, ma solo se il Consiglio di Stato rigetterà la richiesta di sospensiva –avallando il Tar – passeremo il testimone. Altrimenti, valuteremo i margini di un’ulteriore impugnazione”.
© Riproduzione riservata
Viene, dunque, annullata la proclamazione effettuata a suo tempo con riserva dallo stesso Ministero lo scorso 6 aprile e la presidenza passa dall’ing. Ferdinando Luminoso all’ing. Sergio Polese. In verità sembra che il nuovo presidente manterrà la carica solo per la metà del suo mandato per passarla, successivamente, all’attuale vice-presidente ing. Paolo Stefanelli.
Il nuovo consiglio, dopo la proclamazione degli eletti avvenuta dal parte del Ministero il 14 settembre scorso, si è insediato lunedì 18 ma resta pendente, in atto, il ricorso al Consiglio di Stato presentato dalla compagine di Ferdinando Luminoso e sembra che l’istanza cautelare sia stata discussa ieri 26 settembre.
L’ing. Luminoso ha precisato che “E’ singolare che il Ministero non abbia atteso anche l’ultimo grado di giudizio. Rispetto e non commento le sentenze, ma solo se il Consiglio di Stato rigetterà la richiesta di sospensiva –avallando il Tar – passeremo il testimone. Altrimenti, valuteremo i margini di un’ulteriore impugnazione”.
A cura di Paolo
Oreto
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