IL TESTO DEL NUOVO REGOLAMENTO APPROVATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI
18/07/2007
Come promesso, pubblichiamo lo schema del Regolamento di attuazione
ed esecuzione del codice dei contratti pubblici relativi a lavori,
servizi e forniture (D.Lgs. n. 163/2006) nel tetso approvato dal
Consiglio dei Ministri di venerdì scorso e, quindi, con le
modifiche proposte dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
Oltre al testo che, così come abbiamo avuto modo di precisare nelle news precedenti, è composto da 363 pubblichiamo anche l’indice del provvedimento ed i 15 allegati.
Con l’occasione pubblichiamo anche un Comunicato stampa del Ministero delle Infrastrutture in cui vendono descritti i nuovi istituti regolamentati.
Comunicato stampa del Ministero
Tra i nuovi istituti che entrano nel mercato delle opere pubbliche in Italia il “dialogo competitivo”, una procedura utilizzabile nelle opere particolarmente complesse, che consente alla stazione appaltante di acquisire il “know how” di imprese specializzate con un confronto articolato e trasparente, che si conclude con la definizione della migliore soluzione da porre a base di gara. Il Regolamento prevede che vinca la gara l’impresa che produce il miglior progetto preliminare . Essa fornirà i successivi livelli progettuali e provvederà all’esecuzione dell’opera.
Il regolamento disciplina inoltre le modalità di svolgimento dell’asta elettronica, con una serie di norme, che consentono di evitare la gara statica (con una sola offerta da parte di ogni operatore) e aprono il campo ad una gara dinamica, con un meccanismo di continui rilanci che dovrebbe favorire grandi risparmi per le amministrazioni. Il regolamento introduce una tecnica innovativa che consente di vivacizzare costantemente la gara evitando che gli operatori economici propongano i rilanci concentrandosi tutti a ridosso della scadenza del termine ultimo.
Il Regolamento introduce poi maggiori controlli sul sistema di qualificazione e maggiore solidità richiesta alle società chiamate ad accreditare le imprese che vogliono partecipare agli appalti pubblici. È contemplato poi l’obbligo di validazione dei prezzi a base di gara, da sottoporre ad aggiornamento obbligatorio, per evitare aggiudicazioni a prezzi impossibili e conseguente contenzioso.
Tra i punti più significativi del nuovo regolamento, va ricordata anche una definizione più analitica dei livelli di progettazione e la regolamentazione della verifica del progetto da parte di strutture interne o esterne alla stazione appaltante ma, comunque, accreditate. La verifica accerta la completezza della progettazione, l’appaltabilità della soluzione progettuale prescelta, la minimizzazione dei rischi di introduzione di varianti e di contenzioso. Considerando il primato comunitario dell’Italia relativo al contenzioso, spesso relativo a problemi progettuali, si tratta di norme che potrebbero inaugurare un circolo virtuoso: più qualità progettuale, più opere di qualità, meno contenzioso.
Sono state introdotte inoltre alcune misure in adesione alle richieste avanzate dalle associazioni di categoria delle piccole e medie imprese, volte a consentire una crescita imprenditoriale più graduale. Inoltre è stato ridimensionato il requisito della cifra d’affari in lavori, troppo dipendente dalle oscillazioni del mercato, per valorizzare anche altri requisiti di affidabilità come il patrimonio netto, il personale, le attrezzature. Misure che daranno respiro soprattutto alle imprese più affidabili, altrimenti in balia della rincorsa a ribassi impossibili. Maggiore flessibilità anche per i requisiti di qualificazione dei progettisti, che tra l’altro potranno utilizzare anche i servizi di ingegneria svolti per privati, certificati dai competenti ordini professionali. Agevolazioni anche per i consorzi, che usufruiranno di agevolazioni tariffarie per la qualificazione.
Per quanto riguarda le categorie di opere generali e speciali, tra le innovazioni più significative una è legata particolarmente alle preoccupazioni “ambientali”: per promuovere la divulgazione e la diffusione delle tecnologie non invasive che consentono di operare nel sottosuolo senza alcuna, o con una ridotta, operazione di scavo in trincea è stata predisposta l’istituzione di una nuova categoria specialistica che concerne gli interventi a basso impatto ambientale.
Il regolamento disciplina anche il “performance bond”, la garanzia globale di esecuzione, obbligatoria per le opere di maggiore importo. La garanzia globale, secondo la terminologia usata dal legislatore, è un sistema inteso ad associare alla semplice garanzia fìdejussoria di buon adempimento una più vasta “garanzia di fare”. E’ un sistema non presente finora in l'Italia, ma di uso frequente negli Stati Uniti ed in altri Stati, che dovrebbe favorire una essenziale funzione di selezione qualitativa delle imprese, ai fini dell'accesso alle gare. La garanzia globale dovrebbe consentire di conseguire, in caso di inadempienza grave delle imprese esecutrici, non già il semplice risarcimento monetario, ma la stessa realizzazione sollecita dell'opera attraverso “sostituti” precedentemente individuati ed in possesso dei requisiti.
Per servizi e forniture, il regolamento segue l’orientamento generale del Codice volto a garantire i maggiori vincoli che caratterizzano tradizionalmente la normativa sui lavori, nel rispetto delle differenze di questi settori. Tra le maggiori novità l’introduzione della finanza di progetto in adattamento della disciplina per i lavori, che consentirà agli operatori privati di proporre all’amministrazione progetti per servizi in grado di autofinanziarsi, di interesse pubblico ma a costo zero per l’amministrazione.
Il Ministro delle Infrastrutture, On. Antonio Di Pietro, ha sintetizzato così il risultato del Regolamento: “Più trasparenza e maggiori controlli per la qualificazione alle gare. Ampio utilizzo delle tecnologie informatiche. Possibilità di partecipare a tutta la procedura di affidamento comodamente seduti davanti al computer. Progetti più dettagliati e sempre “verificati” per evitare il contenzioso tra stazioni appaltanti e costruttori che paralizza i cantieri e vede l’Italia detentrice di un triste primato comunitario”.
“Si tratta – ha aggiunto il Ministro – di un testo dal valore storico, il primo dai tempi dell’Unità d’Italia che contiene tutte le disposizioni regolamentari relative a lavori, forniture e servizi. La struttura del testo, elaborato a costo zero da una commissione interna al Ministero delle Infrastrutture, segue l’evoluzione temporale della prestazione e distingue tra lavori, servizi e forniture ed è articolata in modo da consentire agli operatori una consultazione fluida”.
© Riproduzione riservata
Oltre al testo che, così come abbiamo avuto modo di precisare nelle news precedenti, è composto da 363 pubblichiamo anche l’indice del provvedimento ed i 15 allegati.
Con l’occasione pubblichiamo anche un Comunicato stampa del Ministero delle Infrastrutture in cui vendono descritti i nuovi istituti regolamentati.
Comunicato stampa del Ministero
Tra i nuovi istituti che entrano nel mercato delle opere pubbliche in Italia il “dialogo competitivo”, una procedura utilizzabile nelle opere particolarmente complesse, che consente alla stazione appaltante di acquisire il “know how” di imprese specializzate con un confronto articolato e trasparente, che si conclude con la definizione della migliore soluzione da porre a base di gara. Il Regolamento prevede che vinca la gara l’impresa che produce il miglior progetto preliminare . Essa fornirà i successivi livelli progettuali e provvederà all’esecuzione dell’opera.
Il regolamento disciplina inoltre le modalità di svolgimento dell’asta elettronica, con una serie di norme, che consentono di evitare la gara statica (con una sola offerta da parte di ogni operatore) e aprono il campo ad una gara dinamica, con un meccanismo di continui rilanci che dovrebbe favorire grandi risparmi per le amministrazioni. Il regolamento introduce una tecnica innovativa che consente di vivacizzare costantemente la gara evitando che gli operatori economici propongano i rilanci concentrandosi tutti a ridosso della scadenza del termine ultimo.
Il Regolamento introduce poi maggiori controlli sul sistema di qualificazione e maggiore solidità richiesta alle società chiamate ad accreditare le imprese che vogliono partecipare agli appalti pubblici. È contemplato poi l’obbligo di validazione dei prezzi a base di gara, da sottoporre ad aggiornamento obbligatorio, per evitare aggiudicazioni a prezzi impossibili e conseguente contenzioso.
Tra i punti più significativi del nuovo regolamento, va ricordata anche una definizione più analitica dei livelli di progettazione e la regolamentazione della verifica del progetto da parte di strutture interne o esterne alla stazione appaltante ma, comunque, accreditate. La verifica accerta la completezza della progettazione, l’appaltabilità della soluzione progettuale prescelta, la minimizzazione dei rischi di introduzione di varianti e di contenzioso. Considerando il primato comunitario dell’Italia relativo al contenzioso, spesso relativo a problemi progettuali, si tratta di norme che potrebbero inaugurare un circolo virtuoso: più qualità progettuale, più opere di qualità, meno contenzioso.
Sono state introdotte inoltre alcune misure in adesione alle richieste avanzate dalle associazioni di categoria delle piccole e medie imprese, volte a consentire una crescita imprenditoriale più graduale. Inoltre è stato ridimensionato il requisito della cifra d’affari in lavori, troppo dipendente dalle oscillazioni del mercato, per valorizzare anche altri requisiti di affidabilità come il patrimonio netto, il personale, le attrezzature. Misure che daranno respiro soprattutto alle imprese più affidabili, altrimenti in balia della rincorsa a ribassi impossibili. Maggiore flessibilità anche per i requisiti di qualificazione dei progettisti, che tra l’altro potranno utilizzare anche i servizi di ingegneria svolti per privati, certificati dai competenti ordini professionali. Agevolazioni anche per i consorzi, che usufruiranno di agevolazioni tariffarie per la qualificazione.
Per quanto riguarda le categorie di opere generali e speciali, tra le innovazioni più significative una è legata particolarmente alle preoccupazioni “ambientali”: per promuovere la divulgazione e la diffusione delle tecnologie non invasive che consentono di operare nel sottosuolo senza alcuna, o con una ridotta, operazione di scavo in trincea è stata predisposta l’istituzione di una nuova categoria specialistica che concerne gli interventi a basso impatto ambientale.
Il regolamento disciplina anche il “performance bond”, la garanzia globale di esecuzione, obbligatoria per le opere di maggiore importo. La garanzia globale, secondo la terminologia usata dal legislatore, è un sistema inteso ad associare alla semplice garanzia fìdejussoria di buon adempimento una più vasta “garanzia di fare”. E’ un sistema non presente finora in l'Italia, ma di uso frequente negli Stati Uniti ed in altri Stati, che dovrebbe favorire una essenziale funzione di selezione qualitativa delle imprese, ai fini dell'accesso alle gare. La garanzia globale dovrebbe consentire di conseguire, in caso di inadempienza grave delle imprese esecutrici, non già il semplice risarcimento monetario, ma la stessa realizzazione sollecita dell'opera attraverso “sostituti” precedentemente individuati ed in possesso dei requisiti.
Per servizi e forniture, il regolamento segue l’orientamento generale del Codice volto a garantire i maggiori vincoli che caratterizzano tradizionalmente la normativa sui lavori, nel rispetto delle differenze di questi settori. Tra le maggiori novità l’introduzione della finanza di progetto in adattamento della disciplina per i lavori, che consentirà agli operatori privati di proporre all’amministrazione progetti per servizi in grado di autofinanziarsi, di interesse pubblico ma a costo zero per l’amministrazione.
Il Ministro delle Infrastrutture, On. Antonio Di Pietro, ha sintetizzato così il risultato del Regolamento: “Più trasparenza e maggiori controlli per la qualificazione alle gare. Ampio utilizzo delle tecnologie informatiche. Possibilità di partecipare a tutta la procedura di affidamento comodamente seduti davanti al computer. Progetti più dettagliati e sempre “verificati” per evitare il contenzioso tra stazioni appaltanti e costruttori che paralizza i cantieri e vede l’Italia detentrice di un triste primato comunitario”.
“Si tratta – ha aggiunto il Ministro – di un testo dal valore storico, il primo dai tempi dell’Unità d’Italia che contiene tutte le disposizioni regolamentari relative a lavori, forniture e servizi. La struttura del testo, elaborato a costo zero da una commissione interna al Ministero delle Infrastrutture, segue l’evoluzione temporale della prestazione e distingue tra lavori, servizi e forniture ed è articolata in modo da consentire agli operatori una consultazione fluida”.
A cura di Paolo
Oreto
© Riproduzione riservata