IN LINEA CON GLI EUROCODICI
27/06/2007
La Commissione incaricata di monitorare le Norme tecniche per le
costruzioni istituita presso il Ministero delle Infrastrutture
ha redatto una prima bozza licenziata il 2 maggio
scorso.
Ricordiamo che le Norme tecniche per le costruzioni di cui al Decreto del Ministero delle Infrastrutture dei Trasporti 14/09/2005 non sono mai entrate compiutamente in vigore perché ad un periodo transitorio di 18 mesi che scadeva il 23 aprile scorso si è aggiunta, con un emendamento inserito nel decreto milleproroghe (comma 4-bis, dell’articolo 3 della legge 26 febbraio 2007, n. 17) una proroga al 31 dicembre 2007.
Nell’articolo che ha fatto slittare al 31 dicembre prossimo la definitiva applicazione che di fatto altro non era che un escamotage per dare tempo alla Commissione di terminare i lavori per introdurre nel testo le modifiche necessarie, viene altresì precisato che le Amministrazioni aggiudicatrici che abbiano affidato lavori o avviato progetti definitivi o esecutivi secondo la normativa previgente, continuano ad applicare le precedenti norme tecniche fino alla data del collaudo.
La nuova bozza passerà, adesso, al vaglio della Commissione istituita nell’ambito del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che relazionerà sul testo il prossimo 13 luglio.
Luca Sanpaolesi, membro della commissione relatrice precisa che “L`impianto generale del decreto ministeriale del 14 settembre 2005 è rimasto immutato ma adesso le norme tecniche sono più in linea con gli eurocodici (sono i codici per la progettazione strutturale redatti dal Cen in 58 volumi): non ci sono differenze per quanto riguarda le formule generali, mentre il testo del 2005 si riferiva in parte alla vecchia normativa del 1996, in parte alla letteratura accademica, come ad esempio gli studi del comitato internazionale per la sicurezza nelle costruzioni”.
La nuova versione delle norme tecniche si compone di 431 pagine, contro le originarie 505 ed invece di introdurre molte norme di rinvio agli eurocodici, si e` preferito fornire con il nuovo testo un prontuario completo per i professionisti della progettazione, innestando le parti principali delle istruzioni dettate da Bruxelles all’interno del provvedimento.
E’ stata, anche, inserita nel testo la disciplina per la progettazione in zona sismica. che nasce da un mix dell’eurocodice 8 con l’ordinanza della protezione civile n. 3274/2003.
La bozza è stata anche svecchiata sul fronte della geotecnica, per la cui disciplina il testo del 2005 era rimasto fermo all’applicazione di tecnologie risalenti al 1988 e Sampaolesi speiga che “Stiamo apportando altri cambiamenti; il capitolo sul cemento armato è diventato maggiormente applicativo e la parte che riguarda le azioni sismiche è stata ulteriormente modificata”.
Ma il cammino è ancora lungo ed il testo per la pubblicazione sulla “Gazzetta Ufficiale” dopo essere messo ai voti voti del consiglio superiore per i lavori pubblici il prossimo 27 luglio, dovrà avere ottenere il parere delle regioni.
Si ha notizia, altresì, che prima del 31 dicembre sarà, anche, ultimata la stesura degli annessi agli eurocodici: una collana di 22 volumi, che spiegano come fare per rendere operative in Italia le prescrizioni e i metodi di calcoli applicati negli altri paesi della Comunità europea. Ricordiamo che la bozza delle Norme tecniche costruzioni è composta da 12 capitoli identici nel numero ma non nelle titolazioni a quelli del decreto 14/09/2005 ed infatti dal capitolo 3 ql capitolo 9 non coincidono più neanche le titolazioni dei capitolo stessi che in questa bozza sono i seguenti:
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Ricordiamo che le Norme tecniche per le costruzioni di cui al Decreto del Ministero delle Infrastrutture dei Trasporti 14/09/2005 non sono mai entrate compiutamente in vigore perché ad un periodo transitorio di 18 mesi che scadeva il 23 aprile scorso si è aggiunta, con un emendamento inserito nel decreto milleproroghe (comma 4-bis, dell’articolo 3 della legge 26 febbraio 2007, n. 17) una proroga al 31 dicembre 2007.
Nell’articolo che ha fatto slittare al 31 dicembre prossimo la definitiva applicazione che di fatto altro non era che un escamotage per dare tempo alla Commissione di terminare i lavori per introdurre nel testo le modifiche necessarie, viene altresì precisato che le Amministrazioni aggiudicatrici che abbiano affidato lavori o avviato progetti definitivi o esecutivi secondo la normativa previgente, continuano ad applicare le precedenti norme tecniche fino alla data del collaudo.
La nuova bozza passerà, adesso, al vaglio della Commissione istituita nell’ambito del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che relazionerà sul testo il prossimo 13 luglio.
Luca Sanpaolesi, membro della commissione relatrice precisa che “L`impianto generale del decreto ministeriale del 14 settembre 2005 è rimasto immutato ma adesso le norme tecniche sono più in linea con gli eurocodici (sono i codici per la progettazione strutturale redatti dal Cen in 58 volumi): non ci sono differenze per quanto riguarda le formule generali, mentre il testo del 2005 si riferiva in parte alla vecchia normativa del 1996, in parte alla letteratura accademica, come ad esempio gli studi del comitato internazionale per la sicurezza nelle costruzioni”.
La nuova versione delle norme tecniche si compone di 431 pagine, contro le originarie 505 ed invece di introdurre molte norme di rinvio agli eurocodici, si e` preferito fornire con il nuovo testo un prontuario completo per i professionisti della progettazione, innestando le parti principali delle istruzioni dettate da Bruxelles all’interno del provvedimento.
E’ stata, anche, inserita nel testo la disciplina per la progettazione in zona sismica. che nasce da un mix dell’eurocodice 8 con l’ordinanza della protezione civile n. 3274/2003.
La bozza è stata anche svecchiata sul fronte della geotecnica, per la cui disciplina il testo del 2005 era rimasto fermo all’applicazione di tecnologie risalenti al 1988 e Sampaolesi speiga che “Stiamo apportando altri cambiamenti; il capitolo sul cemento armato è diventato maggiormente applicativo e la parte che riguarda le azioni sismiche è stata ulteriormente modificata”.
Ma il cammino è ancora lungo ed il testo per la pubblicazione sulla “Gazzetta Ufficiale” dopo essere messo ai voti voti del consiglio superiore per i lavori pubblici il prossimo 27 luglio, dovrà avere ottenere il parere delle regioni.
Si ha notizia, altresì, che prima del 31 dicembre sarà, anche, ultimata la stesura degli annessi agli eurocodici: una collana di 22 volumi, che spiegano come fare per rendere operative in Italia le prescrizioni e i metodi di calcoli applicati negli altri paesi della Comunità europea. Ricordiamo che la bozza delle Norme tecniche costruzioni è composta da 12 capitoli identici nel numero ma non nelle titolazioni a quelli del decreto 14/09/2005 ed infatti dal capitolo 3 ql capitolo 9 non coincidono più neanche le titolazioni dei capitolo stessi che in questa bozza sono i seguenti:
- Cap. 1 Indice
- Cap. 2 Introduzione, Sicurezza e Prestazioni attese
- Cap. 3 Azioni sulle costruzioni
- Cap. 4 Costruzioni civili e industriali
- Cap. 5 Ponti
- Cap. 6 Progettazione geotecnica
- Cap. 7 Progettazione in presenza di azioni sismiche
- Cap. 8 Costruzioni esistenti
- Cap. 9 Collaudo statico
- Cap. 10 Norme per la redazione dei progetti strutturali esecutivi e delle relazioni di calcolo
- Cap. 11 Materiali e prodotti per uso strutturale
- Cap. 12 Riferimenti tecnici
A cura di Paolo
Oreto
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