INDICI DICEMBRE 2008
19/01/2009
L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento
dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Dicembre 2008;
l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed
impiegati si è, dunque, attestato per il mese di Dicembre
2008 sul valore di 134,5 con una piccola variazione
negativa rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata dello -0,1 % e quella annua del +2,0%. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Dicembre 2008 ed il 14 Gennaio 2009, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2007 del 3,036419%. Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato all'1,500% e l'indice biennale al 3,600%.
L’Istat spiega che, nel mese di dicembre 2008, per quanto concerne l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, gli aumenti congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Comunicazioni (+0,3%) e Mobili, articoli e servizi per la casa e Servizi sanitari e spese per la salute (+0,2% per entrambi).
Variazioni nulle si sono verificate nel capitolo Ricreazione, spettacoli e cultura.
Variazioni negative si sono registrate nel capitolo Trasporti (-2,4%) e Abitazione, acqua, elettricità e combustibili e Servizi ricettivi e di ristorazione (-0,3% per entrambi)
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+6,1%), Bevande alcoliche e tabacchi (+5,3%) e Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+4,7%).
Una Variazione tendenziale negativa si è registrata nel capitolo Comunicazioni (-4,4%).
Nell’ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell’indice NIC si sono verificati nelle città di Torino, L’Aquila, Napoli (+ 2,9 % per tutte e tre), Genova, Firenze, Ancona e Reggio Calabria (+ 2,8 % per tutte e quattro); quelli più moderati hanno riguardato le città di Aosta (+ 1,9 %), Bari (+ 2,0 %) e Potenza (+ 2,1 %).
© Riproduzione riservata
La variazione mensile è stata dello -0,1 % e quella annua del +2,0%. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Dicembre 2008 ed il 14 Gennaio 2009, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2007 del 3,036419%. Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato all'1,500% e l'indice biennale al 3,600%.
L’Istat spiega che, nel mese di dicembre 2008, per quanto concerne l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, gli aumenti congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Comunicazioni (+0,3%) e Mobili, articoli e servizi per la casa e Servizi sanitari e spese per la salute (+0,2% per entrambi).
Variazioni nulle si sono verificate nel capitolo Ricreazione, spettacoli e cultura.
Variazioni negative si sono registrate nel capitolo Trasporti (-2,4%) e Abitazione, acqua, elettricità e combustibili e Servizi ricettivi e di ristorazione (-0,3% per entrambi)
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+6,1%), Bevande alcoliche e tabacchi (+5,3%) e Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+4,7%).
Una Variazione tendenziale negativa si è registrata nel capitolo Comunicazioni (-4,4%).
Nell’ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell’indice NIC si sono verificati nelle città di Torino, L’Aquila, Napoli (+ 2,9 % per tutte e tre), Genova, Firenze, Ancona e Reggio Calabria (+ 2,8 % per tutte e quattro); quelli più moderati hanno riguardato le città di Aosta (+ 1,9 %), Bari (+ 2,0 %) e Potenza (+ 2,1 %).
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