INDICI GENNAIO 2008 E ADEGUAMENTO PRESTAZIONI URBANISTICHE
25/02/2008
L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento
dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Gennaio 2008;
l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed
impiegati si è, dunque, attestato per il mese di Gennaio
2008 sul valore di 132,2 con una sensibile variazione
positiva rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata dello +0,300% e quella annua dell’2,9%. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Gennaio 2008 ed il 14 Febbraio 2008, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2007 dello 0,35262%. Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato all'2,175% e l'indice biennale al 3,300%.
In riferimento all'aumento dell'indice dei prezzi al consumo per operai ed impiegati i compensi per le prestazioni urbanistiche degli ingegneri e degli architetti devono essere adeguati del 1552,50%.
L’Istat spiega che, nel mese di gennaio 2008, per quanto concerne l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, gli aumenti congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+1,4%), Bevande alcoliche e Tabacchi (+1,1 %), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+ 0,5 %).
Variazioni nulle si sono verificate nel capitolo Abbigliamento e calzature.
Variazioni negative si sono registrate nel capitolo Comunicazioni (- 0,7 %), Ricreazione, spettacoli e cultura (-0,5%) e Servizi sanitari e spese per la salute (- 0,1%) .
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Trasporti (+ 5,3 %), Prodotti alimentari e Bevande alcoliche (+ 4,5 %), Bevande alcoliche e tabacchi e Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 3,7 % per entrambi).
Variazione tendenziale negativa si è registrata nel capitolo Comunicazioni (- 8,6 %).
Nell’ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell’indice NIC si sono verificati nelle città di Palermo e Cagliari (+ 3,8 % per entrambi), Reggio Calabria (+ 3,5 %) e Potenza (+ 3,3 %); quelli più moderati hanno riguardato le città di Trento (+ 1,9 %), Genova (+ 2,3 %) e Venezia (+ 2,4 %).
© Riproduzione riservata
La variazione mensile è stata dello +0,300% e quella annua dell’2,9%. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Gennaio 2008 ed il 14 Febbraio 2008, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2007 dello 0,35262%. Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato all'2,175% e l'indice biennale al 3,300%.
In riferimento all'aumento dell'indice dei prezzi al consumo per operai ed impiegati i compensi per le prestazioni urbanistiche degli ingegneri e degli architetti devono essere adeguati del 1552,50%.
L’Istat spiega che, nel mese di gennaio 2008, per quanto concerne l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, gli aumenti congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+1,4%), Bevande alcoliche e Tabacchi (+1,1 %), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+ 0,5 %).
Variazioni nulle si sono verificate nel capitolo Abbigliamento e calzature.
Variazioni negative si sono registrate nel capitolo Comunicazioni (- 0,7 %), Ricreazione, spettacoli e cultura (-0,5%) e Servizi sanitari e spese per la salute (- 0,1%) .
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Trasporti (+ 5,3 %), Prodotti alimentari e Bevande alcoliche (+ 4,5 %), Bevande alcoliche e tabacchi e Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 3,7 % per entrambi).
Variazione tendenziale negativa si è registrata nel capitolo Comunicazioni (- 8,6 %).
Nell’ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell’indice NIC si sono verificati nelle città di Palermo e Cagliari (+ 3,8 % per entrambi), Reggio Calabria (+ 3,5 %) e Potenza (+ 3,3 %); quelli più moderati hanno riguardato le città di Trento (+ 1,9 %), Genova (+ 2,3 %) e Venezia (+ 2,4 %).
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