INDICI GENNAIO 2009 E ADEGUAMENTO PRESTAZIONI URBANISTICHE
24/02/2009
L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento
dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Gennaio 2009;
l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed
impiegati si è, dunque, attestato per il mese di Gennaio
2009 sul valore di 134,2 con una piccola variazione
negativa rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata dello -0,2 % e quella annua del +1,5%. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Gennaio 2009 ed il 14 Febbraio 2009, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2008 dello 0,125000%. Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato all'1,125% e l'indice biennale al 3,300%.
In riferimento all'aumento dell'indice dei prezzi al consumo per operai ed impiegati i compensi per le prestazioni urbanistiche degli ingegneri e degli architetti devono essere adeguati del 1577,5%.
L’Istat spiega che, nel mese di gennaio 2009, per quanto concerne l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività, gli aumenti congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Servizi sanitari e spese per la salute e Altri beni e servizi(+0,2% per entrambi), Prodotti alimentari e bevande analcoliche, Abbigliamento e calzature, Mobili, articoli e servizi per la casa (+0,1% per tutti e tre).
Variazioni nulle si sono verificate nel capitolo Bevande alcoliche e tabacchi e istruzione.
Variazioni negative si sono registrate nel capitolo Trasporti (-0,9%), Comunicazioni (-0,7%), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-0,4%), Ricreazione, spettacoli e cultura e Servizi ricettivi e di ristorazione (-0,2% per entrambi)
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+4,1%), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+3,8%) e Bevande alcoliche e tabacchi (+3,3%).
Variazioni tendenziali negative si sono registrate nei capitoli Comunicazioni (-3,3%) e Trasporti (-1,6%).
Nell’ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell’indice NIC si sono verificati nelle città di L’Aquila (+ 2,2 %), Napoli (+ 2,1 %) e Genova (+ 1,9 %); quelli più moderati hanno riguardato le città di Aosta (+ 0,6 %), Venezia, Bari (+ 1,1 % per entrambe) e Bologna (+ 1,2 %).
© Riproduzione riservata
La variazione mensile è stata dello -0,2 % e quella annua del +1,5%. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Gennaio 2009 ed il 14 Febbraio 2009, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2008 dello 0,125000%. Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato all'1,125% e l'indice biennale al 3,300%.
In riferimento all'aumento dell'indice dei prezzi al consumo per operai ed impiegati i compensi per le prestazioni urbanistiche degli ingegneri e degli architetti devono essere adeguati del 1577,5%.
L’Istat spiega che, nel mese di gennaio 2009, per quanto concerne l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività, gli aumenti congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Servizi sanitari e spese per la salute e Altri beni e servizi(+0,2% per entrambi), Prodotti alimentari e bevande analcoliche, Abbigliamento e calzature, Mobili, articoli e servizi per la casa (+0,1% per tutti e tre).
Variazioni nulle si sono verificate nel capitolo Bevande alcoliche e tabacchi e istruzione.
Variazioni negative si sono registrate nel capitolo Trasporti (-0,9%), Comunicazioni (-0,7%), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-0,4%), Ricreazione, spettacoli e cultura e Servizi ricettivi e di ristorazione (-0,2% per entrambi)
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+4,1%), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+3,8%) e Bevande alcoliche e tabacchi (+3,3%).
Variazioni tendenziali negative si sono registrate nei capitoli Comunicazioni (-3,3%) e Trasporti (-1,6%).
Nell’ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell’indice NIC si sono verificati nelle città di L’Aquila (+ 2,2 %), Napoli (+ 2,1 %) e Genova (+ 1,9 %); quelli più moderati hanno riguardato le città di Aosta (+ 0,6 %), Venezia, Bari (+ 1,1 % per entrambe) e Bologna (+ 1,2 %).
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