INDICI OTTOBRE 2006
16/11/2006
L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento
dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Ottobre 2006;
l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed
impiegati si è, dunque, attestato per il mese di Ottobre
2006 sul valore di 128,2 con una piccola variazione
negativa rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata dello -0,200% e quella annua del 1,7%.
Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Ottobre 2006 ed il 14 Novembre 2006, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2005 dello 2,37827%.
Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato all'1,275% e l'indice biennale al 2,775%
. Il significativo rallentamento dell’inflazione - spiega l’Istat - risente in primo luogo della flessione dei prezzi nel comparto energetico e, secondariamente, delle riduzioni dei prezzi dei medicinali. Al contrario, un sostegno parziale alla dinamica dei prezzi al consumo si deve al proseguire della fase di accelerazione della crescita dei prezzi dei prodotti alimentari e al permanere su valori relativamente elevati dei tassi di crescita dei prezzi dei servizi, nonostante il calo congiunturale registrato a ottobre.
© Riproduzione riservata
La variazione mensile è stata dello -0,200% e quella annua del 1,7%.
Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Ottobre 2006 ed il 14 Novembre 2006, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2005 dello 2,37827%.
Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato all'1,275% e l'indice biennale al 2,775%
. Il significativo rallentamento dell’inflazione - spiega l’Istat - risente in primo luogo della flessione dei prezzi nel comparto energetico e, secondariamente, delle riduzioni dei prezzi dei medicinali. Al contrario, un sostegno parziale alla dinamica dei prezzi al consumo si deve al proseguire della fase di accelerazione della crescita dei prezzi dei prodotti alimentari e al permanere su valori relativamente elevati dei tassi di crescita dei prezzi dei servizi, nonostante il calo congiunturale registrato a ottobre.
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