IV Conto Energia: è scontro Romani Prestigiacomo
03/05/2011
Sembrava cosa fatta il IV Conto Energia, ma la firma del decreto
sulle rinnovabili è saltata ieri per le neanche tanto velate
contrapposizioni tra il Ministro allo Sviluppo economico, Paolo
Romani, e il ministro all’Ambiente Stefania
Prestigiacomo.
Il punto principale che ha acceso la disputa tra i due ministri riguarda il momento di rilascio dell’incentivo, ovvero se al momento dell’allacciamento con il gestore della rete o al momento della fine dei lavori. In particolare, secondo quanto dichiarato dal Ministro Romani in occasione dell’anniversario dell’azienda di mobili di design Tisettanta in Brianza, ”gli incentivi vanno dati, a mio modesto avviso, nel momento in cui ci si aggancia alla rete, nel momento in cui Enel da certificazione che c’è stato l’allacciamento e quindi che hai fatto veramente i campi fotovoltaici, hai investito sulle macchine”
Ma il Ministro Romani, senza andare per il sottile, ha anche affermato: ”Se quella matta della Prestigiacomo non mi fa incaz... ancora oggi..., perché vorrebbe la Ministra dell’Ambiente…”. Secondo il Ministro Romani ”c’è qualche estremista, e purtroppo all’Ambiente ce ne sono annidati un bel pò, che vorrebbe che l’incentivo venisse dato nel momento in cui autocertifico la fine del lavoro. Ma io non posso dare l’incentivo quando qualcuno mi dice ho finito il lavoro. Noi non abbiamo strumenti, il GSE non ha strumenti" per poter fare delle verifiche accurate. Dopotutto "Dell’autocertificazione consentitemi di dubitare, non in Lombardia per l’amor di Dio. Non vorrei che si instaurasse questo grande, straordinario meccanismo in cui uno dice: “tra due mesi ho l’impianto, tu intanto dammi i soldi”. Poi magari i lavori non vengono fatti. Trovo che sia un meccanismo inaccettabile. Non può funzionare questo sistema"
. Siamo in attesa di conoscere la risposta della ”Ministra dell’Ambiente”, Prestigiacomo, coscienti del fatto che la maggioranza non conosce le regole basilari del gioco. Lavare i panni sporchi in pubblico, dimostra ancora una volta l’ennesima spaccatura di chi ci governa.
Le affermazioni del Ministro Romani hanno trovato, invece, una risposta nel WWF che ha definito ”Sgradevole nei toni, improprio negli argomenti l'attacco del ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, al ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo sulla procedura di erogazione degli incentivi agli operatori del settore fotovoltaicò'.
''Nel merito - continua il WWF - il ministro Prestigiacomo ha ragione, mentre il ministro Romani dovrebbe rispondere come intenda sostenere in Italia la crescita delle energie rinnovabili, che si è sviluppata solo negli ultimi anni e che ha mostrato come anche nel nostro Paese si possono raggiungere risultati importanti con livelli occupazionali di prim'ordine, soprattutto nel campo del solare.
L'Italia ha potenzialità ben maggiori della Germania, dove l'intero comparto delle energie rinnovabili dà lavoro ad oltre 300mila persone. Nel nostro Paese invece i tentennamenti del Governo e il prospettato taglio degli incentivi mettono a rischio aziende ed occupazione per circa 120mila lavoratori”.
Il Wwf non ha condiviso la posizione del ministro Prestigiacomo sul nucleare ”ma sulle energie rinnovabili ci auguriamo mantenga una posizione coerente con il ruolo di ministro dell'Ambiente e con la necessità di promuovere l'unica vera risposta al cambiamento climatico e alle esigenze di sicurezza energetica”.
© Riproduzione riservata
Il punto principale che ha acceso la disputa tra i due ministri riguarda il momento di rilascio dell’incentivo, ovvero se al momento dell’allacciamento con il gestore della rete o al momento della fine dei lavori. In particolare, secondo quanto dichiarato dal Ministro Romani in occasione dell’anniversario dell’azienda di mobili di design Tisettanta in Brianza, ”gli incentivi vanno dati, a mio modesto avviso, nel momento in cui ci si aggancia alla rete, nel momento in cui Enel da certificazione che c’è stato l’allacciamento e quindi che hai fatto veramente i campi fotovoltaici, hai investito sulle macchine”
Ma il Ministro Romani, senza andare per il sottile, ha anche affermato: ”Se quella matta della Prestigiacomo non mi fa incaz... ancora oggi..., perché vorrebbe la Ministra dell’Ambiente…”. Secondo il Ministro Romani ”c’è qualche estremista, e purtroppo all’Ambiente ce ne sono annidati un bel pò, che vorrebbe che l’incentivo venisse dato nel momento in cui autocertifico la fine del lavoro. Ma io non posso dare l’incentivo quando qualcuno mi dice ho finito il lavoro. Noi non abbiamo strumenti, il GSE non ha strumenti" per poter fare delle verifiche accurate. Dopotutto "Dell’autocertificazione consentitemi di dubitare, non in Lombardia per l’amor di Dio. Non vorrei che si instaurasse questo grande, straordinario meccanismo in cui uno dice: “tra due mesi ho l’impianto, tu intanto dammi i soldi”. Poi magari i lavori non vengono fatti. Trovo che sia un meccanismo inaccettabile. Non può funzionare questo sistema"
. Siamo in attesa di conoscere la risposta della ”Ministra dell’Ambiente”, Prestigiacomo, coscienti del fatto che la maggioranza non conosce le regole basilari del gioco. Lavare i panni sporchi in pubblico, dimostra ancora una volta l’ennesima spaccatura di chi ci governa.
Le affermazioni del Ministro Romani hanno trovato, invece, una risposta nel WWF che ha definito ”Sgradevole nei toni, improprio negli argomenti l'attacco del ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, al ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo sulla procedura di erogazione degli incentivi agli operatori del settore fotovoltaicò'.
''Nel merito - continua il WWF - il ministro Prestigiacomo ha ragione, mentre il ministro Romani dovrebbe rispondere come intenda sostenere in Italia la crescita delle energie rinnovabili, che si è sviluppata solo negli ultimi anni e che ha mostrato come anche nel nostro Paese si possono raggiungere risultati importanti con livelli occupazionali di prim'ordine, soprattutto nel campo del solare.
L'Italia ha potenzialità ben maggiori della Germania, dove l'intero comparto delle energie rinnovabili dà lavoro ad oltre 300mila persone. Nel nostro Paese invece i tentennamenti del Governo e il prospettato taglio degli incentivi mettono a rischio aziende ed occupazione per circa 120mila lavoratori”.
Il Wwf non ha condiviso la posizione del ministro Prestigiacomo sul nucleare ”ma sulle energie rinnovabili ci auguriamo mantenga una posizione coerente con il ruolo di ministro dell'Ambiente e con la necessità di promuovere l'unica vera risposta al cambiamento climatico e alle esigenze di sicurezza energetica”.
A cura di Ilenia
Cicirello
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