Il Consiglio dei Ministri sopprime l'AVCP. Semplificazioni in progettazioni e gare

16/06/2014

Il Consiglio dei Ministri del 13 giugno 2014 ha approvato il decreto-legge sulla Riforma della Pubblica Amministrazione e sull'Anticorruzione che da conferma alle indiscrezioni che erano circolate poche ore prima: la soppressione dell'Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici.
L'articolo 15 della bozza, allegata alla presente notizia, è titolato, senza alcuna ombra di dubbio, Soppressione dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture e definizione delle funzioni dell'Autorità nazionale anticorruzione.

Nel dettaglio il Presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) viene nominato Commissario straordinario dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture con potere di nomina di un vice-commissario, il cui compenso, a carico del bilancio dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, è definito con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.

Entro il 31 dicembre 2014, il Commissario straordinario presenterà al Presidente del Consiglio dei Ministri un piano per la soppressione dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, che contemplerà:
  • a) l'attribuzione delle funzioni di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, ivi comprese quelle inerenti alle banche dati sui contratti pubblici, nonché dei poteri sanzionatori ali'Autorità nazionale anticorruzione;
  • b) il trasferimento delle risorse umane, finanziarie e strumentali, necessarie per lo svolgimento delle funzioni di cui alla precedente lettera a), all'Autorità nazionale anticorruzione;
  • c) l'attribuzione delle funzioni relative all'attività consultiva e di pre-contenzioso al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
  • d) riduzione non inferiore al venti per cento del trattamento economico accessorio del personale dipendente, inclusi i dirigenti, a decorrere dall'1 luglio 2014;
  • e) riduzione delle spese di funzionamento non inferiore al venti per cento.

Da segnalare, anche, che la bozza contiene altri articoli ed, in particolare quelli dal 33 al 35 che riguardano alcune modifiche al codice dei contratti relative:
  • alla verifica dei requisiti delle offerte negli appalti pubblici;
  • alla semplificazione degli oneri formali nella partecipazione a procedure di affidamento di contratti pubblici;
  • alle misure per l 'ulteriore accelerazione dei giudizi in materia di appalti pubblici.

Il testo che alleghiamo non è quello definitivo in cui sembrerebbe che abbiano trovato posto semplificazioni e tagli in gare e progettazioni con:
  • trasmissione di tutte le varianti in corso d'opera all'Autorità anticorruzione;
  • abrogazione della norma relativa alla determinazione del prezzo più basso al netto del costo del personale;
  • soppressione dell'incentivo 2% del valore dell'opera ai tecnici della pubblica amministrazione relativamente alla progettazione, la direzione dei lavori ed il collaudo;
  • soppressione dell'incentivo per la redazione degli atti di programmazione;
  • riduzione dei requisiti minimi per l'accesso alle gare di progettazione di importo oltre i 100.000 euro;
  • abrogazione della responsabilità fiscale dell'appaltatore;
  • semplificazione per le autodichiarazioni rese nelle gare di appalto;
  • verifica del solo aggiudicatario nelle procedure di affidamento di appalti pubblici a procedura aperta con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa.

A cura di arch. Paolo Oreto


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Documenti Allegati

Bozza decreto-legge