Il mercato dei servizi di ingegneria: Dall'Oice il Consuntivo 2010 ed il preventivo 2011

10/10/2011

La rilevazione che l'OICE ha eseguito nello scorso mese di luglio presso le imprese associate con l'intento di acquisire elementi informativi e conoscitivi sulla realtà produttiva e occupazionale rappresentata, ha evidenziato la situazione di difficoltà in cui versa il settore dei servizi di ingegneria ed architettura. il valore della produzione realizzata dalle imprese associate ha registrato una flessione dell'8,9% che fa seguito al ridimensionamento del 9,0% subito nell'anno precedente. Secondo le previsioni rilasciate dalle imprese il 2011 vedrà arrestarsi la tendenza negativa che ha condizionato l'andamento produttivo nel biennio precedente: il valore della produzione si assesterà sui bassi livelli del 2010. Tale risultato sarà reso possibile grazie allo sviluppo dell'attività svolta per i paesi esteri che contrasterà l'evoluzione ancora negativa dei servizi resi per il mercato nazionale.

Nonostante la flessione produttiva, nel 2010 il numero degli addetti mostra una contenuta crescita (+2,0%) che si consoliderà nel 2011 (+2,5%), evidenziando lo sforzo messo in atto dalle imprese per presidiare il mercato in un momento in cui la concorrenza si fa più pressante.
La crescita occupazionale risulta più intensa nelle grandi imprese, impegnate, in particolar modo nel 2011, a rafforzare la loro capacità commerciale e produttiva in previsione di una loro più attiva presenza sui mercati esteri. Solo il 2,5% delle imprese associate all'OICE intervistate ritiene elevata la consistenza del proprio portafoglio ordini mentre il 59,0% la giudica sufficiente e il restante 38,5% insufficiente. Il 31,1% delle imprese intervistate ritiene, inoltre, che il settore delle attività di ingegneria e architettura stia attraversando una fase di forte recessione mentre il 59,0% ne rileva la stagnazione e solo il 9,9% lo giudica in espansione. Le imprese associate segnalano fra i fattori che maggiormente ostacolano l'attività, i ritardi dei pagamenti da parte della clientela, la domanda insufficiente, l'inadeguato contesto normativo settoriale, le restrizioni del credito bancario e l'elevato costo dell'indebitamento.

Il fattore maggiormente segnalato dalle imprese con meno di 50 addetti concerne i ritardi di pagamento mentre per le imprese con 50 e più addetti è la domanda insufficiente. Fra le strategie adottate per contrastare la attuale fase recessiva le imprese segnalano con maggiore ricorrenza la diversificazione territoriale, le forme di associazionismo con altre imprese, il miglioramento degli standard qualitativi aziendali, l'aumento delle capacità promozionali, la diversificazione produttiva e la riduzione dei costi.
La strategia che ricorre più frequentemente fra le segnalazioni pervenute dalle imprese con 50 e più addetti è la diversificazione territoriale mentre per le imprese con meno di 50 addetti prevalgono le forme di associazionismo con altre aziende.

Fonte: www.oice.it


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