Il paradosso del Durc per i liberi professionisti
10/05/2012
Continua la nostra inchiesta in merito alle carenze legislative
nell'applicazione della normativa sul Documento Unico di Regolarità
Contributiva (DURC). Ricordiamo che il DURC è nato per certificare
la regolarità contributiva di un'impresa nei pagamenti e negli
adempimenti previdenziali, assistenziali e assicurativi nonché in
tutti gli altri obblighi previsti dalla normativa vigente nei
confronti di INPS, INAIL e Casse Edili.
Abbiamo già evidenziato i problemi applicativi del DURC per quanto concerne la partecipazione alle gare pubbliche da parte delle imprese che dovendo far fronte a ritardi medi nei pagamenti da parte della P.A. di 180 giorni con punte per il settore delle costruzioni di 238, devono spesso indebitarsi per poter regolarmente pagare i contributi ai propri dipendenti e avere in DURC in regola che consenta loro di "sperare" nel pagamento dell'amministrazione.
Per quanto concerne i liberi professionisti, la situazione entra ancor più nei limiti del paradosso kafkiano con contorni certamente interessanti e degni di essere evidenziati. I professionisti autonomi Ingegneri e Architetti senza dipendenti devono provvedere alla propria regolarità contributiva versando i contributi a Inarcassa (Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti). Anche per i liberi professionisti, in base alla normativa vigente avere il DURC in regola è una condizione necessaria per l'affidamento di incarichi professionali.
I professionisti Ingegneri e Architetti senza dipendenti per partecipare alle gare pubbliche e ottenere l'affidamento di incarichi professionali devono provvedere al pagamento dei propri contributi ad Inarcassa. Su segnalazione di molti nostri utenti, è stata evidenziata una casistica che negli ultimi tempi è capitata diverse volte: professionisti in contenzioso con Inarcassa vedono negato il proprio DURC e, nel dubbio, le pubbliche amministrazioni bloccano i mandati di pagamento. I professionisti che decidono di partecipare autonomamente a gare per l'affidamento di servizi di architettura e di ingegneria, difficilmente (anche in caso di palese ragione) si metteranno in contenzioso con Inarcassa, preferendo pagare anche più di quanto gli spetta, piuttosto che non avere il DURC in regola, con relativi problemi.
Continuano, dunque, ad essere evidenziate le dinamiche contorte nell'applicazione del DURC per ciò che attiene ai pagamenti degli onorari nelle gare pubbliche per i servizi di architettura e di ingegneria. Invitiamo i nostri lettori a partecipare al nostro sondaggio e lasciare un commento evidenziando le criticità nell'applicazione del DURC emerse nella propria attività lavorativa.
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© Riproduzione riservata
Abbiamo già evidenziato i problemi applicativi del DURC per quanto concerne la partecipazione alle gare pubbliche da parte delle imprese che dovendo far fronte a ritardi medi nei pagamenti da parte della P.A. di 180 giorni con punte per il settore delle costruzioni di 238, devono spesso indebitarsi per poter regolarmente pagare i contributi ai propri dipendenti e avere in DURC in regola che consenta loro di "sperare" nel pagamento dell'amministrazione.
Per quanto concerne i liberi professionisti, la situazione entra ancor più nei limiti del paradosso kafkiano con contorni certamente interessanti e degni di essere evidenziati. I professionisti autonomi Ingegneri e Architetti senza dipendenti devono provvedere alla propria regolarità contributiva versando i contributi a Inarcassa (Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti). Anche per i liberi professionisti, in base alla normativa vigente avere il DURC in regola è una condizione necessaria per l'affidamento di incarichi professionali.
I professionisti Ingegneri e Architetti senza dipendenti per partecipare alle gare pubbliche e ottenere l'affidamento di incarichi professionali devono provvedere al pagamento dei propri contributi ad Inarcassa. Su segnalazione di molti nostri utenti, è stata evidenziata una casistica che negli ultimi tempi è capitata diverse volte: professionisti in contenzioso con Inarcassa vedono negato il proprio DURC e, nel dubbio, le pubbliche amministrazioni bloccano i mandati di pagamento. I professionisti che decidono di partecipare autonomamente a gare per l'affidamento di servizi di architettura e di ingegneria, difficilmente (anche in caso di palese ragione) si metteranno in contenzioso con Inarcassa, preferendo pagare anche più di quanto gli spetta, piuttosto che non avere il DURC in regola, con relativi problemi.
Continuano, dunque, ad essere evidenziate le dinamiche contorte nell'applicazione del DURC per ciò che attiene ai pagamenti degli onorari nelle gare pubbliche per i servizi di architettura e di ingegneria. Invitiamo i nostri lettori a partecipare al nostro sondaggio e lasciare un commento evidenziando le criticità nell'applicazione del DURC emerse nella propria attività lavorativa.
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A cura di Ilenia
Cicirello
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