Imprese edili, difficile l'accesso al credito

17/10/2011

Mentre i parlamentari (maggioranza e opposizione) parlano di fiducia, intercettazioni, giustizia o di come fare per arrivare a mangiare il panettone, la crisi che attanaglia l'Italia continua a fare vittime soprattutto nel comparto più delicato (perché da sempre trainante per l'economia), quello dell'edilizia.

Come pronosticato da tempo, non solo i soldi per costruire sono terminati, non solo le pubbliche amministrazioni pagano con ritardi mostruosi, ma anche l'accesso al credito è divenuto pressoché impossibile per le imprese di costruzioni. Tralasciando il problema dei pagamenti (problema di non poco conto perché nei lavori pubblici se non ti pagano, non riesci a pagare i contributi dei tuoi dipendenti con la conseguenza di non avere più il DURC in regola e quindi...la PA non ti pagherà più per legge!!!), l'ANCE ha pubblicato uno studio in cui sono presentate le elaborazioni sui dati relativi ai flussi di nuovi finanziamenti erogati per investimenti in edilizia residenziale e non residenziale, e i mutui concessi per l'acquisto di abitazioni da parte delle famiglie.

Lo studio dell'ANCE ha evidenziato come:
  • i mutui erogati per investimenti in nuove costruzioni residenziali nel I trimestre del 2011 è calato dell'11,3% rispetto al 2010, mentre nel non residenziale il calo è stato del 4,1%;
  • i mutui erogati per l'acquisto di civili abitazioni sono cresciuti dell'1,2%, mentre quelli erogati per l'acquisto di abitazioni da parte di altri soggetti diversi dalle famiglie e quelli per l'acquisto di altri immobili sono scesi del 26%.

A cura di Gabriele Bivona


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