In Piemonte siglata intesa fra Regione e Agronomi e Forestali per prevenzione rischio idrogeologico e incendi boschivi
18/11/2015
Professionalità al servizio nelle situazioni di emergenza e per
prevenire i rischi derivanti da dissesto idrogeologico e incendi
boschivi: è quanto prevede lo schema di Protocollo d'intesa con la
federazione interregionale dei dottori agronomi e forestali di
Piemonte e Valle d'Aosta per l'attività di cooperazione nel campo
della Protezione civile, approvato oggi dalla Giunta regionale
piemontese.
"Dopo l'accordo con gli Ordini degli ingegneri, dei geometri e degli architetti - ha detto l'assessore all'Ambiente e alla Protezione civile della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia - quello con gli agronomi e forestali amplia il ventaglio delle professionalità messe a disposizione della Protezione civile nelle emergenze ma anche nel delicato lavoro di formazione e prevenzione dei rischi. In questo modo il sistema di intervento si arricchisce di figure competenti e capaci di coordinare le azioni in maniera complessiva". In vista anche un accordo di eguale portata con l'Ordine dei geologi".
I primi protocolli erano nati in seguito ai terremoti de L'Aquila e dell'Emilia Romagna e riguardavano la valutazione della stabilità degli edifici dopo il sisma. Una collaborazione che si è poi estesa anche al campo del rischio idrogeologico. "L'apporto dei professionisti agronomi e forestali sarà determinante nelle decisioni sulla manutenzione dei corsi d'acqua e per i tagli selettivi della vegetazione che ostruisce il corso dei fiumi", ha aggiunto Valmaggia.
La collaborazione investe anche il campo della formazione. Un apporto decisivo per affiancare e dirigere il lavoro dei volontari e degli operatori della Protezione civile in tutto il territorio regionale.
© Riproduzione riservata
"Dopo l'accordo con gli Ordini degli ingegneri, dei geometri e degli architetti - ha detto l'assessore all'Ambiente e alla Protezione civile della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia - quello con gli agronomi e forestali amplia il ventaglio delle professionalità messe a disposizione della Protezione civile nelle emergenze ma anche nel delicato lavoro di formazione e prevenzione dei rischi. In questo modo il sistema di intervento si arricchisce di figure competenti e capaci di coordinare le azioni in maniera complessiva". In vista anche un accordo di eguale portata con l'Ordine dei geologi".
I primi protocolli erano nati in seguito ai terremoti de L'Aquila e dell'Emilia Romagna e riguardavano la valutazione della stabilità degli edifici dopo il sisma. Una collaborazione che si è poi estesa anche al campo del rischio idrogeologico. "L'apporto dei professionisti agronomi e forestali sarà determinante nelle decisioni sulla manutenzione dei corsi d'acqua e per i tagli selettivi della vegetazione che ostruisce il corso dei fiumi", ha aggiunto Valmaggia.
La collaborazione investe anche il campo della formazione. Un apporto decisivo per affiancare e dirigere il lavoro dei volontari e degli operatori della Protezione civile in tutto il territorio regionale.
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