Inarcassa, agevolazione di pagamento solo per chi rispetta le scadenze
11/04/2016
Rateizzazione del conguaglio contributivo annuale solo agli associati in regola con le scadenze previdenziali.
È quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Inarcassa nella seduta del 24 marzo 2016, in merito alla nuova agevolazione di pagamento in favore di tutti gli associati che con puntualità rispettano le scadenze previdenziali.
In particolare, solo chi è regola e rispetta le scadenza previdenziali, potrà rateizzare il conguaglio contributivo annuale, in scadenza il 31 dicembre, in tre pagamenti posticipati con scadenza marzo, luglio e novembre dell’anno successivo, ad un tasso di interesse dell’1% senza alcun acconto.
L’agevolazione potrà essere richiesta contestualmente alla presentazione della dichiarazione annuale del reddito e del volume d’affari professionale 2015 entro il 31 ottobre.
Potranno accedere dunque i soli professionisti iscritti che, al 31 ottobre, si trovino in stato di regolarità nelle obbligazioni documentali e contributive e che:
- non abbiano importi a debito oggetto di ricorso amministrativo o giurisdizionale;
- non abbiano, per lo stesso anno di conguaglio, esercitato la deroga al versamento del minimo soggettivo;
- non siano titolari di pensione Inarcassa o pensionandi, intendendo per questi ultimi coloro che abbiano maturato i requisiti e presentato domanda di pensione.
La rateizzazione viene accordata per un importo minimo di euro 1.000. Inoltre:
- eventuali rettifiche reddituali in relazione ad una dichiarazione già presentata con contestuale richiesta del piano di rateizzazione, comunicate successivamente al 31 ottobre comportano l’obbligo del pagamento alla scadenza ordinaria (31/12), facendo decadere la richiesta;
- il Piano di rateizzazione decade al mancato pagamento anche di una sola rata: all’atto della decadenza vengono calcolate e notificate le sanzioni dalla data del 1° gennaio dell’anno successivo al conguaglio, sulla base delle somme non pagate.
Le rate possono essere saldate solo attraverso disposizione permanente di bonifico alla propria banca (SSD).
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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