Indagini in situ: Cancellata la Commissione per la redazione della nuova Circolare

24/10/2013

Era del mese di ottobre 2012 la notizia che Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici aveva anticipato l'imminente predisposizione di una circolare riguardante l’esecuzione e la certificazione di indagini geognostiche (materia quest’ultima di certa ed inequivocabile appartenenza alle competenze del geologo così come disciplinato dalla legge), che sostituisca la precedente n. 7619/2010 annullata dal Tar di Roma con sentenza n. 3761/2012.
Leggiamo oggi, confessiamo con grande stupore, quanto pubblicato sul sito del Consiglio nazionale dei Geologi e cioè che “Dopo quella bocciatura si era voluta formare, presso il Ministero delle Infrastrutture, una Commissione per la redazione di una nuova circolare. Commissione invero molto sbilanciata su pressante richiesta dei soliti noti avversari della geologia che godono però di un rapporto privilegiato presso lo stesso Ministero.
Una Commissione che era morta in partenza e così è stato. Il Ministero, e per esso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, per altro senza sentire la necessità di comunicare l’avvenuto decesso a nessuno dei componenti, per lo meno dei componenti geologi, ha istituito una nuova Commissione “tutta di giuristi” ma con la straordinaria, e strana per la verità, partecipazione di alcune associazione di settore per riscrivere la circolare bocciata.
I Geologi Italiani mentre prendono atto, senza rammarico, di questo ennesimo sgarbo perpetrato dal Ministero nei confronti del Consiglio Nazionale e della volontà di esclusione dei rappresentanti geologi anche all’interno dello stesso CSLLPP, precisano la loro volontà e determinazione di impedire che pochi debbano decidere, tra l’altro in camera caritatis, su questioni che appartengono essenzialmente, se non esclusivamente, alle scienze della terra.”

Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio nazionale dei Geologi nel discorso di apertura al Convegno Vajont aveva precisato che "La maggior parte delle criticità rilevate nella costruzione delle grandi opere, ma anche in quelle medie e piccole deriva da una modellazione geologica ora errata, ora scadente, ora persino assente, eppure gli organi tecnici, anche quelli più importanti e più rappresentativi dello Stato italiano, preposti a valutare prima di approvare, preposti persino a porre rimedio, a pretendere sicurezza, sembrano occuparsi soltanto di far valere ragioni di bottega".
Oggi il Presidente Graziano ha aggiunto che "Invece di occuparsi delle circolari, si preoccupino di cose ben più importanti, come la sicurezza sismica del nostro Paese ed il rispetto delle regole. Per certi organismi appare più che mai necessario un restyling nella forma e ancor più nella sostanza".
A cura di Ilenia Cicirello



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